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Leggete questo articolo: Yamaha Italia chiude la produzione e lascia a casa 67 persone su 180 (http://www.motociclismo.it/edisport/moto/MotoCiclismoR2.nsf/gd/Yamaha-Italia-chiude-la-produzione-e-lascia-a-casa-67-persone-su-180-) :-(
va gia bene che honda non chiude atessa per spostarsi anche lei in spagna sai che disastro .....
ci sarebbe molto da discutere al riguardo....
massima solidarietà agli impieati, ma il lavoro in italia costa caro, e non ho detto che quei soldi vadano in tasca agli operai, ma se ne vanno di spese, contributi, accise e cassate varie...
io pago gli f24 per i miei dipendenti, e vi garantisco che le spese possono arrivare alla metà dello stipendio.... troppo.
in spagna evidentemente costa meno sia la manodopera nuda e cruda, sia la gestione dei dipendenti dal punto di vista della tassazione
in spagna evidentemente costa meno sia la manodopera nuda e cruda, sia la gestione dei dipendenti dal punto di vista della tassazione[/QUOTE]
non credo che gli stipendi siano inferiori di tanto ai nostri ... credo che fiscalita sia diversa e le tasse siano minori per tutti ..titolare-operaio
Alla fine a rimetterci è sempre il dipendente!:-(
eleboronero
27-10-09, 20:39
la stessa fine che farà la moto guzzi:testate:
come detto sono molto dispiaciuto di questa situazione, io abito in una cittadina industriale, dove la crisi si sente più che altrove.
è notizia di pochi giorni fa che un gruppo di operai della alstom ha "trattenuto" i dirigenti in fabbrica...
Giallo alla Alstom di Colleferro, tre dirigenti chiusi in azienda per ore - Corriere Roma (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_6/colleferro_operai_alstom-1601847571319.shtml)
qualche tempo fa altre aziende hanno messo in cassa integrazione o licenziato centinaia di persone lo dice anche questo articolo
"Abbiamo sequestrato tre manager" Tensione alla Alstom di Colleferro | Roma la Repubblica.it (http://roma.repubblica.it/dettaglio/abbiamo-sequestrato-tre-manager-tensione-alla-alstom-di-colleferro/1741444)
insomma produrre in italia non è conveniente....
La Yamaha di Lesmo è a 2 km da casa mia. Parecchi dei lavoratori abitano nel mio paese. Mi dispiace davvero, anche se sono abbastanza d'accordo con quanto dice Leopoldo.
cazzarola, hanno festeggiato il mondiale SBK alla grande.. chisà quanto c'è di Yamaha Italia nel numero 1 che si porterà a spasso il Sig. Spies il prossimo anno...
La speranza è che quanto prima il vento cambi e torni a soffiare, speriamo presto..
Io purtroppo non sono così confidente in una rapida ripresa dell'economia, anzi...
insomma produrre in italia non è conveniente....Certo. Come no!:rabbia: Da oltre un quarto di secolo sentiamo intonare questo peana. Lo dicono i governi, lo urla confindustria, lo bercia confapi. Salvo poi le statistiche riportano come i salari in ItaGlia siano i più bassi d'Europa. La colpa è delle tasse ripetono le note, tronituanti, associazioni padr ... pardon datoriali:ciapet: ovvia constatazione: le pagano i soli dipendenti. Per abbassare le tasse si privatizzano i beni pubblici, si tagliano le pensioni, la scuola, la sanità. Cioè le ragioni stesse dell'esistenza delle tasse e dell'esistenza dello Stato. I dipendenti stanno sempre peggio. La colpa è del posto fisso fulminano i cosidetti imprenditori e si legalizza ogni tipo di rapporto di lavoro precario. I dipendenti stanno sempre peggio. Imprenditori, maGnager, dirigenti, professionisti, in compenso sono sempre più ricchi, la distanza tra i guadagni di un dipendente e quelli degli appartenenti a queste categorie cresce a dismisura, le statistiche lo indicano. Ma a pagare sono sempre i dipendenti. Guardatevi intorno: la ricchezza, l'arroganza e lo spreco si vedono bene. Tanto quanto la povertà.
Infine, poichè comunque produrre in ItaGlia non conviene, ecco i nostri ineffabili industriali, imprenditori, maGnager gli alfieri del libero mercato, della concorrenza, della meritocrazia (perlopiù ricchi nati ricchi figli e nipoti di ricchi) precipitarsi a produrre dove il lavoro costa poco o nulla. Nientemeno che sotto le bandiere rosse con la falce ed il martello, senza alcun imbarazzo nel collaborare con certi, sanguinari, regimi ma ovviamente guardandosi bene dall'andare a vivere li dove han delocalizzato le fabbriche.
Nella testa di questi personaggi :mah: forse il ripristino della schiavitù potrebbe tornare a render conveniente produrre in ItaGlia, con buona pace di quegli strnz degli operai così definiti oggi da un ministro itaGliano ex maGnager.
Dal momento che il nostro è un forum motociclistico forse un paragone tra l'evoluzione dell'industria motociclistica tedesca e la decadenza della nostra può essere illuminante: notoriamente tra i salari (e lo stato sociale) tedeschi ed i nostri vi è un abisso a favore dei primi. Dal che ne consegue che l'industria tedesca dovrebbe esser defunta da tempo. Al contrario la BMW è oggi la principale industria motociclistica europea, persino le nostre forze dell'ordine dismesse le Guzzi e le Gilera cavalcano BMW. Però BMW gli investimenti li ha fatti, e li fa, nel corso degli anni hanno sfornato motori nuovi ed originali hanno innovato come nessuno nel campo delle sospensioni. Da noi, (tanto la colpa è sempre dei dipendenti) la Ducati, unica industria che manifesta una certa vitalità, continua a produrre un motore, il bicilindrico ad elle, progettato e realizzato con i soldi di Pantalone quando la Ducati era dell'IRI, Moto Guzzi non ne parliamo, altri han chiuso. I nostri cosidetti imprenditori denari in ricerca, sviluppo e formazione non ne rischiano, li vogliono da Pantalone, poi, casomai c'è da guadagnare loro si fanno avanti se c'è da perdere torna Pantalone. Questo è il paese da cui dovettero andarsene Marconi, Fermi, in ultimo Rubbia. Tanto la colpa alla fine ricade sempre sui dipendenti:nono:
fabrizio, quando vuoi venire a vedere i versamenti delle tasse sul lavoro fami un fischio....
andare avanti non è così semplice....
non so agli alti livelli, ma come piccole imprese noi siamo al collasso....
fabrizio, quando vuoi venire a vedere i versamenti delle tasse sul lavoro fami un fischio....
andare avanti non è così semplice....
non so agli alti livelli, ma come piccole imprese noi siamo al collasso....
condivido in toto. :applauso:
Non vorrei polemizzare con nessuno e men che mai con gli amici. Ma, per mia disgrazia sono lavoratore dipendente, le tasse mi vengono trattenute alla fonte così non posso avere la tentazione di evadere ma posso cavarmi la soddisfazione di dire che pago tutto sino all'ultimo centesimo. D'altra parte il "chiagni e fotti" è da decenni lo stilema della italica imprenditoria a quanti si lamentano non posso che invitare a cercarsi un lavoro da dipendenti. Sicuramente vivranno meglio.
Forse la notiziola sarà sfuggita, perchè pochi giornali l'han pubblicata, ma in France Telecom, azienda che era una perla nel campo delle telecomunicazioni (so di cosa parlo), negli scorsi mesi decine di dipendenti si sono suicidati.
Questo grazie all'operato di colleghi di quelli trattenuti in fabbrica a Colleferro.
Uncato_Racing
30-10-09, 21:57
Non vorrei polemizzare con nessuno e men che mai con gli amici. Ma, per mia disgrazia sono lavoratore dipendente, le tasse mi vengono trattenute alla fonte così non posso avere la tentazione di evadere ma posso cavarmi la soddisfazione di dire che pago tutto sino all'ultimo centesimo. D'altra parte il "chiagni e fotti" è da decenni lo stilema della italica imprenditoria a quanti si lamentano non posso che invitare a cercarsi un lavoro da dipendenti. Sicuramente vivranno meglio.
Forse la notiziola sarà sfuggita, perchè pochi giornali l'han pubblicata, ma in France Telecom, azienda che era una perla nel campo delle telecomunicazioni (so di cosa parlo), negli scorsi mesi decine di dipendenti si sono suicidati.
Questo grazie all'operato di colleghi di quelli trattenuti in fabbrica a Colleferro.
:cioe: :?: :shock: :scalata:
Se è così semplice fare i professionisti o gli imprenditori e arricchire ... perchè non ti licenzi e cominci anche tu a diventar ricco? :roll:
E perché non lo fanno alcune decine di migliaia di lavoratori dipendenti, o magari di dipendenti licenziati e disoccupati? :mah:
Forse perchè le cose non stanno così come le hai dipinte nella tua visione, parziale e di parte. :nono: Non é giusto fare di tutta l'erba un fascio. :noncisiamo:
Se è uno sfogo è un discorso; se si vuol parlare seriamente dei problemi del mondo del lavoro è un altro discorso.
Fricicchia
30-10-09, 22:40
Io nel mio piccolo la penso come Fabrizio quasi al 100%,
lavoro come dipendente ma sono stato anche libero professionista.
Lo affermo visto che giornalmente l'80% dei pazienti che arrivano all' Unità Operativa di Radiologia dove lavoro
autocertificano di non raggiungere il reddito lordo annuo come nucleo familiare di 22.000e.
La legge comminerebbe 600e di multa ogni firma falsa,
ma chi controlla?
Anche se poi controllassero molti albergatori della zona risultano disoccupati senza reddito, percepiscono l'assegno di disoccupazione.
E quelli invece hanno sempre lavorato e che lavorano in nero perchè gli conviene dove li mettete?
Non ditemi che non vi siete mai sentiti dire "con fattura sono 100e, senza fattura 70e", sono gli stessi a cui paghiamo i servizi e un giorno pagheremo la pensione minima.
http://img259.imageshack.us/img259/8589/a3mp2a.gif
Uncato_Racing
30-10-09, 23:42
siamo OT, ormai; cmq le autocertificazioni false le possono fare tutti, dipendenti, pensionati e autonomi.
Perchè le dovrebbero fare soltanto gli autonomi? E' questo che non capisco.
Fine del mio OT.
Se è così semplice fare i professionisti o gli imprenditori e arricchire ... perchè non ti licenzi e cominci anche tu a diventar ricco? :roll:
E perché non lo fanno alcune decine di migliaia di lavoratori dipendenti, o magari di dipendenti licenziati e disoccupati? :mah:.
Io da operaio che qualche mese fa ha perso il lavoro avrei voluto diventare volentieri imprenditore, anche di una piccolissima impresa, ma con i soldi della mia liquidazione che mi compro?
Altre fonti di reddito non ne ho, non posso ipotecare la casa perchè sono in affitto, che faccio? Non è affatto semplice diventar ricchi.
O mi cerco un altro lavoro da operaio oppure vado a vendere il Qulo per 6-7 anni poi mi apro una gelateria, così lavoro solo d'estate e d'inverno mi gratto.
e qui quoto Fabrizio
(perlopiù ricchi nati ricchi figli e nipoti di ricchi)Mio padre e mia madre sono due persone oneste, entrambi lavoratori dipendenti, mi hanno dato amore in quantità, un'ottima educazione, la vespa, volevano farmi studiare ma non ci sono riusciti :Lol_5: (cito gli MCR "anche l'operaio vuole il figlio dottore" )
Purtroppo l'unica cosa che non hanno potuto darmi è un azienda già avviata da gestire oppure il capitale per crearla....
Alla fine di questa storia mi piacerebbe intervistare il neo-campione del mondo Valentino Rossi, e chiederegli cosa ne pensa del fatto che il marchio per il quale corre lascia a casa un sacco di operai suoi connazionali.
che non sia facile diventare imprenditori se non si ha nulla è verissimo,
ma se voi pensaste che a me una commessa in negozio costa(tutto compreso tredicesima 14cesima ferie contributi ecc) circa 18 euro l'ora capireste che non è così assurdo che la yamaha vada a produrre dove costa meno....
insomma, se la mia commessa prendesse 18 euro l'ora che mi costa percepirebbe uno stipendio di 144 euro al giorno che per 26 giorni lavorativi mensili fanno oltre 3700 euro al mese!!!!!!
non è che sono io che la affamo se posso dargliene solo 1000.....
io quei soldi li tiro fuori adesso ho 2 dipendenti, da gennaio sarò costretto a tenerne una sola. mio malgrado.
Oggi sono un dipendente. Sono stato libero professionista ed imprenditore e la vita è stata tutt'altro che facile. Ti assicuro che ho pagato, eccome se ho pagato.
Che esista il problema dell'evasione nessuno può negarlo, ma schematizzare il problema dicendo che a pagare sono solo i dipendenti, ed a riempirsi la panza sono le partite iva, il bene ed il male, i buoni ed i cattivi, non mi va giù.
Allora licenziatevi ed aprite la partita iva anche voi che sostenete queste tesi. Non lo fate per questioni morali o c'è qualche altro motivo?
Questi ragionamenti classisti e semplicistici mi fanno solo rabbia.
Uncato_Racing
31-10-09, 07:09
@dexolo: lo so, ho seguito te e non solo te, anche se non ci conosciamo, anche se non sono intervenuto, e mi sono dispiaciuto tanto. E' una situazione che ha travolto tante, tante, tante persone, purtroppo quello trascorso -il 2008-, questo -il 2009- (e il prossimo -il 2010-) sono anni orribili.
@GustaV: era quello che volevo dire io, quando ho concluso "se è uno sfogo ... ecc. ecc. "; grazie.
Io cmq non mi posso lamentare, nella sfortuna di perdere il lavoro ho avuto la fortuna di trovare subito altri disposti a prendermi di corsa, cosa non facile visto il periodo. Lo scazzo è non fare più quello che mi piaceva.
Purtroppo per moltissimi altri non è stato così :roll:
ragazzi avete letto articoli come questo?????
La crisi chiude centinaia di piccole aziende | Milano la Repubblica.it (http://milano.repubblica.it/dettaglio/la-crisi-chiude-centinaia-di-piccole-aziende/1601104)
se gli operai piangono gli imprenditori non ridono.....
io credo che nessuno abbia piacere a chiudere una azienda e mandare a casa persone...
Comunque conosco personalmente parecchi imprenditori che in questo momento stanno mettendo mano al portafogli personale per far stare in piedi la propria azienda e per non lasciare a casa le persone.
Uncato_Racing
31-10-09, 18:03
Comunque conosco personalmente parecchi imprenditori che in questo momento stanno mettendo mano al portafogli personale per far stare in piedi la propria azienda e per non lasciare a casa le persone.
anche io ne conosco di questi ... non pagano il commercialista (libero professionista, lavoratore autonomo, uno dei "ricchi" a sentire qualcuno) ma pagano i dipendenti.
Scusate, ma secondo me questa contrapposizione tra imprenditori (onesti) ed operai non esiste!
Sono semplicemente due facce dello stesso problema!
In Italia esiste una cosa "mostruosa" che si chiama cuneo fiscale: grazie ad esso le imprese devono sopportare un costo del lavoro troppo alto, ed i lavoratori dipendenti percepiscono un salario troppo basso.
Anch'io come Leopoldo ho una piccola impresa e confermo che per ogni 1.000 Euro netti percepiti da un lavoratore dipendente l'azienda sostiene un costo pari a 2.000 Euro.
Quando le aziende italiane, tranne poche e fortunate eccezioni, devono confrontarsi con aziende che producono in paesi dove il costo del lavoro è solo una piccola frazione del nostro, la situazione diventa spesso insostenibile. Il periodo di crisi che stiamo vivendo poi aggrava ulteriormente la situazione.
Dall'altro lato è assolutamente inaccettabile che un lavoratore dipendente, dopo aver pagato tasse, contributi ecc. resti con uno stipendio in tasca di poco superiore ad un migliaio di Euro! Come si può!
Tra l'altro, grazie al meccanismo di imposizione alla fonte, quella dei lavoratori dipendenti è l'unica categoria (e sottolineo l'UNICA) che in Italia paga le tasse fino all'ultimo centesimo!
Poi invece vediamo tante persone, tra cui ovviamente molti imprenditori disonesti, che dichiarano redditi inferiori ad un operaio e poi girano in macchinoni da centinaia di migliaia di Euro ed hanno casa e yacht a mare.
Contrariamente a quanto accade in altri paesi (vedi USA), da noi l'evasione non è perseguita adeguatamente ed è spesso tollerata.
Eppoi, alla fine della fiera, tutti questi soldi di tasse pagati dagli italiani onesti dove vanno a finire? Lo scopriamo ogni giorno dal telegiornale in quali tasche vanno a finire!
Ma forse è il caso di non allargare ulteriormente il discorso, tanto siamo alle solite: è una vergogna!
quoto frankesco in toto.........
sono d'accordo sul fatto che non esiste una vera contrapposizione fra imprenditori e operai...definiamoli così MA nella misura in cui intendiamo gli imprenditori come le piccole e medie imprese che come piace dire agli economisti sono il "tessuto economico del nostro Paese"....in Italia purtroppo esistono tantissime Pmi che subiscono forti tassazioni, così come esistono altrettanti dipendenti mal pagati...esiste però anche un'elite di imprenditori-affaristi-legati alla politica che succhia sangue allo Stato e ai cittadini con prestiti e garanzie che nessun'azienda vera in un paese vero potrebbe permettersi. e penso a Fiat, a Telecom, a Trenitalia, alla nuova fanta Alitalia, alla società Autostrade e via dicendo.....sono loro il vero cancro del nostro Paese e sono loro quelli che grazie agli inciuci politici riescono ad arricchirsi e a rimanere a galla, sempre e comunque.....
sono d'accordo sul fatto che non esiste una vera contrapposizione fra imprenditori e operai...definiamoli così MA nella misura in cui intendiamo gli imprenditori come le piccole e medie imprese che come piace dire agli economisti sono il "tessuto economico del nostro Paese"....in Italia purtroppo esistono tantissime Pmi che subiscono forti tassazioni, così come esistono altrettanti dipendenti mal pagati...esiste però anche un'elite di imprenditori-affaristi-legati alla politica che succhia sangue allo Stato e ai cittadini con prestiti e garanzie che nessun'azienda vera in un paese vero potrebbe permettersi. e penso a Fiat, a Telecom, a Trenitalia, alla nuova fanta Alitalia, alla società Autostrade e via dicendo.....sono loro il vero cancro del nostro Paese e sono loro quelli che grazie agli inciuci politici riescono ad arricchirsi e a rimanere a galla, sempre e comunque.....
Verissimo candido,
infatti intendevo proprio riferirmi alla prima categoria di imprenditori da te citata.
:ciao:
io posso dire che se la FIAT salta per torino e piemonte e un vero disastro ... torino non ha sviluppato altre attivita oltre all auto , quindi anche se non e moralmente giusto bisogna finanziarla se no vanno in pologna -turchia-serbia e qui ciao . forse l unico industriale piemontese che non ha vissuto di soldi publici e FERRERO che porta lavoro in alba e prov di cuneo .
beh...io tra una cosa e l'altra pago intorno al 57% di tasse...
vi sembra giusto che praticamente da gennaio a giugno lavori per lo stato ?
pagare circa il 30 % di tasse sarebbe accettabile... ma non così...
vanno in spagna perchè hanno una tassazione migliore ? e che gli possiamo dire ?
Riflettiamo anche sul fatto che la tassazione reale è molto superiore a quello che stiamo dicendo:
oltre alla tassazione sul reddito, c'è anche la tassazione sugli acquisti.
Quindi se incasso 2000, me ne rimangono 1000 in tasca. Se spendo quei 1000 per comprarmi del fil di ferro ad uso privato, su quello ci pago l'iva ad esempio. Quindi per comprare 800 euro di fil di ferro ne devo cacciare di tasca circa 1000.
Comunque conosco personalmente parecchi imprenditori che in questo momento stanno mettendo mano al portafogli personale per far stare in piedi la propria azienda e per non lasciare a casa le persone.
Io ho lavorato per 15anni in una piccola azienda, molto piccola visto che eravamo 6 dipendenti.
E non hanno esitato un attimo a lasciarci a casa senza stipendio, e quando sono andato a consegnare le mie dimissioni mi hanno pure detto che potevo anche aspettare qualche mese che la situazione si riprendesse.
Da notare che il mio capo aveva appena comprato il macchinone nuovo da non so quante migliaia di euro, io invece con il mio stipendio mi ci pago l'affitto e le rate di una fiesta....
Io penso che il divario tra un imprenditore ed un suo dipendente non sia così minimo come lo si dipinge, nessun imprenditore lavora in perdita, non conosco imprenditori che non abbiano macchinoni o case/ville di propietà.
Dite che un buon operaio pagato 1000 euro, costa all'azienda 2000 euro, ma quanto fa guadagnare quell'operaio all'azienda? Di questo non si parla mai....
Inoltre c'è da dire che se i piccoli imprenditori mettono mano al portafoglio per non licenziare vuol dire che hanno il portafoglio gonfio, e quindi possono permetterselo.
C'è da dire che anche se non possono permetterselo è come se facciano un investimento, perchè (porto ad esempio il mio caso) trovare un operaio specializzato, con una certa esperienza, che non stia mai in mutua e non faccia girare le scatole, e che all'occorrenza ti faccia girare tutta l'officina non è facile trovarlo.
... forse l unico industriale piemontese che non ha vissuto di soldi publici e FERRERO che porta lavoro in alba e prov di cuneo .
Stai tranquillo che ha anche lui i suoi scheletri nell'armadio, ed almeno una ventina di stabilimenti sparsi in tutto il mondo.
A me dispiace sentire ste cose, sopratutto quando la gente resta a casa...
E mi fà ancora più rabbia non riuscire a capire perchè succedono queste cose, dalla mia ignoranza non riesco a capire perchè in Spagna che non è terzo mondo riescano a far andare avanti industrie meglio che in Italia. Non capisco cosa bisognerebbe cambiare qui da noi...cmq mi pare che l'Italia sia andata bene solo nei primi anni del dopoguerra nella ripresa che c'è stata dopo il conflitto. Io sono del 1985 e da quando sono nato vedo un peggiorare continuo della situazione. Forse quando ero piccolo mi sembrava che si stasse meglio che negli anni 80' la situazione fosse migliore, poi è iniziato il declino. Non lo so forse la mia impressione è questa perchè ero piccolo, ma ricordo con un pò di nostalgia i tempi di SIP ENEL FS in qui questi colossi ancora erano dello stato...ricordo con nostalgia le auto a carburatore e le mattine nebbiose di fine anni 80...però qui sto uscendo dal topic...
In ogni caso mi dispiace moltissimo per i dipendenti e per una importante azienda che sparisce.
Stai tranquillo che ha anche lui i suoi scheletri nell'armadio, ed almeno una ventina di stabilimenti sparsi in tutto il mondo.
dex stai tranquillo che alba e dintorni vive grazie a FERRERO si ha alcune sedi a MONTECARLO e LUSSEMBURGO chissa come mai .... pa porta lavoro , al contrario MIROGLIO sfutta la cassa e investe i soldi in altre cose ... tipo TENUTA CARRETTA ... anche la SITO fa lo stesso cassa e tutta la produzione in pologna però poi compra ettari di terra per fare il betè con il vino ... gira con le mercedes con le macchine targate polacche ... questi sono i nostri imprenditori ....
Si, quello che dici è vero, vedendola così devo dire che tra i vari è ancora il migliore, ma la mia avversione da pugnosinistrochiuso verso i padroni non me lo fa piacere lo stesso ;-)
Tra l'altro, andando OT, è vero che nelle cantine della SITO ci sono un sacco di moto, motorini, Vespe praticamente nuove ed utilizzate solo per testare i nuovi modelli di scarico?
Io è già da un po che sento sta voce e non riesco a capire se è vera oppure una leggenda metropolitana.
Tra l'altro, andando OT, è vero che nelle cantine della SITO ci sono un sacco di moto, motorini, Vespe praticamente nuove ed utilizzate solo per testare i nuovi modelli di scarico?
Io è già da un po che sento sta voce e non riesco a capire se è vera oppure una leggenda metropolitana.[/QUOTE]
IN TEORIA E PRATICA E PROPIO COSI nel senso che un caro amico che lavora li mi ha detto che esiste e ci sono parecchie vespe e lambrette .. ma neanche per i 50 anni dalla fondazione non aprirono le segrete .. poi dietro la fabbrica il padrone ha aperto una mega cantina attorniata da etteri di terra .. i dipendenti in cassa e lui a fare il badola sui trattori nuovi e attrezzatura comprati con i sussidi per l' agricoltura ....
Uncato_Racing
02-11-09, 00:06
A me dispiace sentire ste cose, sopratutto quando la gente resta a casa...
E mi fà ancora più rabbia non riuscire a capire perchè succedono queste cose, dalla mia ignoranza non riesco a capire perchè in Spagna che non è terzo mondo riescano a far andare avanti industrie meglio che in Italia. Non capisco cosa bisognerebbe cambiare qui da noi...cmq mi pare che l'Italia sia andata bene solo nei primi anni del dopoguerra nella ripresa che c'è stata dopo il conflitto. Io sono del 1985 e da quando sono nato vedo un peggiorare continuo della situazione. Forse quando ero piccolo mi sembrava che si stasse meglio che negli anni 80' la situazione fosse migliore, poi è iniziato il declino. Non lo so forse la mia impressione è questa perchè ero piccolo, ma ricordo con un pò di nostalgia i tempi di SIP ENEL FS in qui questi colossi ancora erano dello stato...ricordo con nostalgia le auto a carburatore e le mattine nebbiose di fine anni 80...però qui sto uscendo dal topic...
In ogni caso mi dispiace moltissimo per i dipendenti e per una importante azienda che sparisce.
... + i soldi americani del piano mashall per la ricostruzione + i soldi che sino al 1989 sono arrivati da occidente e dall'est perché essendo paese di confine qui ci buttavano miliardi di dollari da una parte e dall'altra.
Poi con la caduta del muro non siamo più stati paese di confine e la pacchia è finita, a dx e a sx ... pardon, a occidente e ad est.
Se si va a vedere quante aziende son saltate nei primi anni '90 si capisce da dove arrivavano i finanziamenti; e oggi tiriamo le somme di quel periodo, è la fine di un'epoca, sancita anche da una crisi internazionale.
Dite che un buon operaio pagato 1000 euro, costa all'azienda 2000 euro, ma quanto fa guadagnare quell'operaio all'azienda? Di questo non si parla mai....
Purtroppo Dex, di questi tempi Marx è abbastanza fuori moda......l'unico economista che si sia mai preoccupato di affrontare in modo serio tale aspetto (plusvalore)...agli altri economisti non è mai venuto in mente..che sbadati, poverini!!!!
P.S.:Scusate se con quanto ho scritto possa essere andato oltre il divieto di parlare di politica in questo forum...ma non è mia intenzione fare proselitismo politico, anche perchè ho menzionato Marx come economista e non come teorico politico e penso questo possa bastare...in caso contrario, accetterò di buon grado la cancellazione del post...
A me dispiace sentire ste cose, sopratutto quando la gente resta a casa...
E mi fà ancora più rabbia non riuscire a capire perchè succedono queste cose, dalla mia ignoranza non riesco a capire perchè in Spagna che non è terzo mondo riescano a far andare avanti industrie meglio che in Italia. Non capisco cosa bisognerebbe cambiare qui da noi...cmq mi pare che l'Italia sia andata bene solo nei primi anni del dopoguerra nella ripresa che c'è stata dopo il conflitto. Io sono del 1985 e da quando sono nato vedo un peggiorare continuo della situazione. Forse quando ero piccolo mi sembrava che si stasse meglio che negli anni 80' la situazione fosse migliore, poi è iniziato il declino. Non lo so forse la mia impressione è questa perchè ero piccolo, ma ricordo con un pò di nostalgia i tempi di SIP ENEL FS in qui questi colossi ancora erano dello stato...ricordo con nostalgia le auto a carburatore e le mattine nebbiose di fine anni 80...però qui sto uscendo dal topic...
In ogni caso mi dispiace moltissimo per i dipendenti e per una importante azienda che sparisce.
Queste cose succedono perchè chi dovrebbe fare qualcosa se ne sbatte tanto il pranzo glielo paghiamo noi e con i suoi 19000 euri può farci quello che vuole....:testate: magari andarci anche a p.....e!
Purtroppo Dex, di questi tempi Marx è abbastanza fuori moda......l'unico economista che si sia mai preoccupato di affrontare in modo serio tale aspetto (plusvalore)...agli altri economisti non è mai venuto in mente..che sbadati, poverini!!!!
P.S.:Scusate se con quanto ho scritto possa essere andato oltre il divieto di parlare di politica in questo forum...ma non è mia intenzione fare proselitismo politico, anche perchè ho menzionato Marx come economista e non come teorico politico e penso questo possa bastare...in caso contrario, accetterò di buon grado la cancellazione del post...
MrOizo, ritornando con la memoria ai miei studi unversitari, ricordo che ogni economista poneva l'accento su alcuni aspetti della teoria economica ai quali era evidentemente più sensibile, dando invece meno rilievo ad altri.
Il ragionamento di Marx ovviamente non fa una grinza, e del resto se così non fosse nessun imprenditore avrebbe utilità a fare impresa avvalendosi della collaborazione di lavoratori dipendenti....se lo fa, è perchè riesce a trarne un plusvalore.
Per molte aziende però negli ultimi anni la situazione è drasticamente peggiorata, prima con l'avvento di Cina ed altri LCC che hanno invaso i mercati con prodotti a prezzi inarrivabili per le imprese italiane, e poi con la recente durissima crisi enonomico/finanziaria.
Molte aziende che prima riuscivano a stare sul mercato, oggi sono in grosse difficoltà, molte hanno cessato l'attività ed altre hanno delocalizzato con enorme perdita di posti di lavoro in Italia.
Dico io: ma non si potrebbe spingere queste imprese a continuare a produrre in Italia, anche con una tassazione meno opprimente?
E' vero, ci sono i vincoli di bilancio, il debito pubblico...ma tra cassa integrazione e sussidi vari quanto stiamo spendendo?
E poi, si deve salvaguardare la dignità di tutti i lavoratori e gli imprenditori che fanno onestamente il loro lavoro e, ingiustamente, pagano il prezzo più alto di questa situazione.
:ciao::ciao:
..e non so sei hai visto report ieri sera.....io lo dico da svariati anni, cioè da quando uscì la nuova legge sul made in italy, che ci sono molti, troppi imprenditori che non solo delocalizzano la produzione, ma si possono anche permettere di apporre il marchio made in italy in un paio di scarpe alle quali in italia si aggiungono solo le stringhe.....fortunatamente dopo un pò di anni se ne stanno accorgendo anche i piccoli imprenditori che questa legge li rovina.....e comunque occorre porre al più presto una questione "morale" nell'economia....chi delocalizza e paga di meno gli operai lo fa solo perchè nel paese in cui si trasferisce il lavoratore viene pagato di meno perchè non ha nessuna tutela......non si possono calpestare i diritti umani in nome del famoso "maxpigreco"; ed il bello è che l'ultimo nobel per l'economia l'hanno dato proprio ad un economista israeliano che proponeva un'economia di questo tipo.....cioè l'economia deve essere al servizio del progresso e non viceversa......
cit. Travaglio
Ci pisciano in testa e ci dicono che piove!
..e non so sei hai visto report ieri sera.....io lo dico da svariati anni, cioè da quando uscì la nuova legge sul made in italy, che ci sono molti, troppi imprenditori che non solo delocalizzano la produzione, ma si possono anche permettere di apporre il marchio made in italy in un paio di scarpe alle quali in italia si aggiungono solo le stringhe.....fortunatamente dopo un pò di anni se ne stanno accorgendo anche i piccoli imprenditori che questa legge li rovina.....e comunque occorre porre al più presto una questione "morale" nell'economia....chi delocalizza e paga di meno gli operai lo fa solo perchè nel paese in cui si trasferisce il lavoratore viene pagato di meno perchè non ha nessuna tutela......non si possono calpestare i diritti umani in nome del famoso "maxpigreco"; ed il bello è che l'ultimo nobel per l'economia l'hanno dato proprio ad un economista israeliano che proponeva un'economia di questo tipo.....cioè l'economia deve essere al servizio del progresso e non viceversa......
Esatto MrOizo, purtroppo è proprio come dici tu!
:ciao::ciao:
:lol:vedo che ho lanciato il cerino in una pozza di benza. Sapevo di farlo, quantomeno si è tra persone intelligenti.
Da notare che il mio capo aveva appena comprato il macchinone nuovo da non so quante migliaia di euro, io invece con il mio stipendio mi ci pago l'affitto e le rate di una fiesta....La ricchezza, l'arroganza, lo spreco si vedono benissimo.
Appunto ....!
Immaginate il dolore del nostro amico operaio se un giorno dovesse scoprire che il suo padr ... pardon capo non può più permettersi di girare con l'orrido suv. Sicuramente perderebbe il sonno e l'appetito!
... perchè non ti licenzi e cominci anche tu a diventar ricco? Esiste la possibilità che divenire ricco possa non interessare?
Esiste la possibilità che si possa considerare l'eccessiva ricchezza moralmente abominevole?
In ogni caso per diventare ricco da sempre mi sarebbe mancato quel che ha Lapo, quel che ha Marcegaglia:che non è solo l'esser nato ricco figlio, nipote, cugino, genero, cognato ed amico di ricchi, ma il cosidetto capitale sociale cioè l'essere nell'ambiente dei ricchi, il frequentarne le scuole, avere aperte le porte, avere la (passatemi il termine) complicità dei membri della classe sociale. Poi, forse, in ultimo, ma molto, molto staccate in ordine di importanza mi sarebbero potute mancare intelligenza e capacità.
Il ricco che si è fatto da solo non è una leggenda metropolitana, ne esistono: sono le eccezioni necessarie a confermare la regola, poi su queste eccezioni si costruisce un mito quello che tutti possono farcela ed è assolutamente falso.
In Italia esiste una cosa "mostruosa" che si chiama cuneo fiscale: grazie ad esso le imprese devono sopportare un costo del lavoro troppo alto, ed i lavoratori dipendenti percepiscono un salario troppo basso.C'è molto di vero ed altrettanto populismo e benaltrismo. Le tasse sono necessarie. Certo in ItaGlia c'è il fondato sospetto che di quel denaro si faccia un pessimo uso. Tra i principali beneficiari del pessimo uso, con la complicità dei politici che dovrebbero evitarlo, abbiamo proprio i cosidetti imprenditori: opere pubbliche inutili, dai costi gonfiati, truffe ai danni dello stato a beneficio di imprese private. Mai sentito dire?
Oggi si cerca di convincere il dipendente che la colpa del suo basso reddito è da attribuirsi all'ingordigia dello stato che si fa pagare le tasse. Il fesso abbocca e si ritrova la pensione ai novantenni accompagnati dai genitori, la sanità privata che se non hai quattrini per pagare ti manda direttamente dal becchino e via peggiorando.
Quanto alla concorrenza dei paese dal basso costo del lavoro: una volta al basso costo corrispondeva una bassa qualità che ne rendeva i prodotti inaccettabili. Caduto il muro ed altre frontiere i geniali imprenditori dei paesi industrializzati, italiani in primis, per fottere i propri esosi dipendenti si son precipitati in quei paesi con macchinari e know how, spesso collaborando con regimi odiosi.
Quel che non hanno considerato, ma in fondo a loro non interessava, è che in quei paesi non ci vivono i babbei ed una volta appreso quanto necessario degli imprenditori stranieri non sapranno più che farsene e gli daranno una bella pedata nel sedere.
[QUOTE=Oizirbaf;308410]:lol:vedo che ho lanciato il cerino in una pozza di benza. Sapevo di farlo, quantomeno si è tra persone intelligenti.
Piromane!!:Lol_5::Lol_5::boxing::boxing::mrgreen:: mrgreen::ciao::ciao:
fabrizio, io posso garantirti che mio nonno ha lavorato una vita ed è morto a 63 anni seza essersi fatto un solo giorno di ferie, per lasciare qualcosa a mia madre.
su quelle cose mia mamma paga un sacco di tasse.
quanto a mio padre, ha cominciato a vendere libri usati comprandoli a Colleferro li portava a roma in una valigia col treno, e li rivendeva fuori da Maraldi (storica libreria di Roma) a piazza risorgimento.
il padre di mio padre era un operaio, la mamma casalinga.
mio padre ha anche aperto una fabbrica negli anni 70 e si è sempre tirato d'impaccio da solo.
lui non aveva nè il padre ricco, nè la mamma nè il genero ecc ecc.
la questione è una sola, se la iccola impresa(come sta acadendo) collassa e con essa la classe media sono caxxi amari per tutti.
andatevi a vedere quello che succede in venezuela...
gente ricchissima e poverissima, in mezzo il vuoto.
con conseguenze che si traducono in cronaca nera ogni giorno.
Uncato_Racing
02-11-09, 22:09
Siamo messi male?!
no, lo eravamo già da tempo, ma un pò l'essere nell'area dell'Euro, un pò essere europei, ci consentiva di vivacchiare ... mentre altri crescevano a ritmi serrati.
Oggi con la crisi il giochino è allo scoperto, e si vedono i buchi del sistema Italia.
E tutto sommato è andata bene che la finanza e i derivati qui non sono diffusi capillarmente tra la popolazione e quindi abbiamo retto meglio gli effetti "finanziari" della crisi, quelli che vengono fuori adesso (e per buona parte del 2010) sono i problemi del nostro sistema produttivo.
Questo è un paese che non ha più un tessuto produttivo, troppa delocalizzazione.
Ritornando a Report di ieri sera, c'era anche la "buona notizia"; i GAS, un esempio di come funzionano, i vantaggi che hanno, ecc. ecc.. E guarda caso, due esempi di imprenditori Made in Italy che hanno tenuto, anzi hanno assunto (!!!) nuovi dipendenti, e nel primo caso l'imprenditore è tornato a fare tutto il ciclo produttivo (calzature nel suo caso) in azienda, dopo avere delocalizzato decenni or sono.
Insomma dovrà cambiare il nostro modo di pensare e di produrre, per tornare alla normalità; e in qualche caso sarà come fare un passo indietro, ma sarà necessario, si deve tornare indietro al bivio sbagliato preso tanti anni fa e tornare sulla vecchia strada.
Forse non sbagliava chi voleva introdurre dazi doganali sulle merci provenienti dall'Est a dalla Cina ... ma la storia non si fa con i "se" e con i "ma".
L'ho visto tutto ieri sera e mi sono un po rivisto.
...E guarda caso, due esempi di imprenditori Made in Italy che hanno tenuto, anzi hanno assunto (!!!) nuovi dipendenti...
Io sono un dipendente assunto da una ditta come queste, che in questo periodo ha migliorato la produzione, ha assunto nuovi dipendenti, comprato nuove macchine e probabilmente costruirà una nuova ala alla fabbrica, una delle poche ditte in provincia di torino che lavora poco per fiat e molto per marchi come bmw, audi e mercedes. Politica interna basata sulla qualità e sulla meritrocrazia, spero un giorno di riuscire a far carriera, adesso purtroppo faccio lavori molto al di sotto delle mie possibilità :roll:
Vesponauta
02-11-09, 22:40
Mirko: tutto arriva a chi sa aspettare! ;-)
''Valentino Rossi aiutaci tu'': Ecco le parole di alcuni dipendenti licenziati dalla Yamaha
MONZA (MI) - "Caro Vale, noi siamo disperati. La Yamaha ha deciso di chiudere la fabbrica e di licenziare i 67 dipendenti. Il prossimo 8 gennaio, se non ci saranno cambiamenti sostanziali, noi saremo tutti fuori, senza lavoro, senza futuro. Ti abbiamo aiutato tante volte a sistemare le moto, siamo stati contenti dei tuoi successi perchè ci sembrava che fossero il successo dell'azienda e anche del nostro lavoro. Adesso ti chiediamo una mano, aiutaci a salvare il nostro posto di lavoro".
Ed ecco i dipendenti della Yamaha di Gerno di Lesmo che hanno inviato attraverso il giornale l'Unità, una lettera al campione di Tavullia.
"Più volte -si legge da alcune dichiarazioni di un partavoce degli operai- abbiamo tentato di metterci in contatto con Valentino, ma la Yamaha ha sempre creato un muro per evitare che questa vertenza diventi una vera e propria caduta di immagine, come se il licenziamento di decine di persone non lo sia già".
La voce è forte, è unita.
I dipendenti di Yamaha Motors non ci stanno a perdere così il lavoro.
Il Motomondiale ha visto il trionfo di Valentino Rossi sulla Yamaha, seguito da Jorge Lorenzo su Yamaha, ed inoltre la vittoria del mondiale costruttori che è andata, indovinate un po', alla Yamaha.
Come si può accettare un licenziamento dopo tanti trionfi? I dipendenti vorrebbero al loro fianco Valentino Rossi, del resto è molto più facile farsi ascoltare quando accanto si ha uno come lui. Vale accetterà questa sfida?
''Valentino Rossi aiutaci tu'': Ecco le parole di alcuni dipendenti licenziati dalla Yamaha
MONZA (MI) - "Caro Vale, noi siamo disperati. La Yamaha ha deciso di chiudere la fabbrica e di licenziare i 67 dipendenti. Il prossimo 8 gennaio, se non ci saranno cambiamenti sostanziali, noi saremo tutti fuori, senza lavoro, senza futuro. Ti abbiamo aiutato tante volte a sistemare le moto, siamo stati contenti dei tuoi successi perchè ci sembrava che fossero il successo dell'azienda e anche del nostro lavoro. Adesso ti chiediamo una mano, aiutaci a salvare il nostro posto di lavoro".
Ed ecco i dipendenti della Yamaha di Gerno di Lesmo che hanno inviato attraverso il giornale l'Unità, una lettera al campione di Tavullia.
"Più volte -si legge da alcune dichiarazioni di un partavoce degli operai- abbiamo tentato di metterci in contatto con Valentino, ma la Yamaha ha sempre creato un muro per evitare che questa vertenza diventi una vera e propria caduta di immagine, come se il licenziamento di decine di persone non lo sia già".
La voce è forte, è unita.
I dipendenti di Yamaha Motors non ci stanno a perdere così il lavoro.
Il Motomondiale ha visto il trionfo di Valentino Rossi sulla Yamaha, seguito da Jorge Lorenzo su Yamaha, ed inoltre la vittoria del mondiale costruttori che è andata, indovinate un po', alla Yamaha.
Come si può accettare un licenziamento dopo tanti trionfi? I dipendenti vorrebbero al loro fianco Valentino Rossi, del resto è molto più facile farsi ascoltare quando accanto si ha uno come lui. Vale accetterà questa sfida?
Io pero di sbagliarmi ma credo che valentino li considererà il giusti :nono:
che valentino li considererà il giusti
Scusa, non ho capito cosa vuoi dire.......
Scusa, non ho capito cosa vuoi dire.......
Volevo dire che secondo me valentino se ne sbatte degli operai. Ma spero di sbagliarmi!!!
Volevo dire che secondo me valentino se ne sbatte degli operai. Ma spero di sbagliarmi!!!
Ah ok! bhè speriamo di no! spero comunque che un suo intervento possa contribuire a salvare il posto di lavoro di queste persone.
Ah ok! bhè speriamo di no! spero comunque che un suo intervento possa aiutare a salvare il posto di lavoro di queste persone.
Basterebbe che il suo stipendio fosse diminuito!!!!
Basterebbe che il suo stipendio fosse diminuito!!!!
Questa potrebbe essere una soluzione. Non credo che lui accetti!;-)
Questa potrebbe essere una soluzione. Non credo che lui accetti!;-)
:azz: credo propio di no, con quanto guadagna se da 700.000 euro per gli stipendi dei dipendenti per un anno credo che non muoia di fame.
scusate, ma secondo voi come può valentino (che tra l'altro è abbastanza ai ferri corti con la yamaha) intervenire?
capisco la disperazione, ma certo non è nel suo potere intervenire... e soprattutto in che modo?
scusate, ma secondo voi come può valentino (che tra l'altro è abbastanza ai ferri corti con la yamaha) intervenire?
Si, ma infatti non credo che un suo intervento, (se mai dovesse intervenire), cambi la sorte di queste persone.
e soprattutto in che modo?
lo abbiamo già detto: diminuendosi lo stipendio!:Lol_5:
scusate, ma non vedo perchè vale dovrebbe mettere una pezza dove lo stato è carente....
insomma dai, se ci tassassimo 10 euro per uno al mese glielo possiamo pagare pure noi lo stipendio non credete?
scusate, ma non vedo perchè vale dovrebbe mettere una pezza dove lo stato è carente....
insomma dai, se ci tassassimo 10 euro per uno al mese glielo possiamo pagare pure noi lo stipendio non credete?
(modalità odio valentino) Con quanti soldi ha se li spende per fare del bene visto che la finanza dopo che lui ha evaso gli ha chiesto solo una parte di quelli che doveva restituire credo che non muoia di fame piccinino. Io non ho problemi ha tassarmi di dieci euro m a non vedo perchè lui non potrebbe aiutare dipendenti di un azienda che gli da il pane :rabbia::rabbia::rabbia::rabbia: Siete sempre a difenderlo poro passerottino (modalità odio valentino terminata)
A parte che secondo me Valentino la maggiorparde del suo capitale lo guadagna dagli sponsor che non sono pochi.
Quello che può fare è un intervento mediatico, per ritardarne la chiusura, oppure con la sua "pubblicità" trovare per quegli operai un posto in un altra azienda.
A parte che secondo me Valentino la maggiorparde del suo capitale lo guadagna dagli sponsor che non sono pochi.
Quello che può fare è un intervento mediatico, per ritardarne la chiusura, oppure con la sua "pubblicità" trovare per quegli operai un posto in un altra azienda.
concordo....." intervento mediatico" e basta....non vedo perchè dovrebbe preoccuparsi lui, quando è l'azienda a doversi preoccuparsi dei propri operai!
Quello che può fare è un intervento mediatico, per ritardarne la chiusura, oppure con la sua "pubblicità" trovare per quegli operai un posto in un altra azienda.
Quoto.
Valentino non ha stipendio, ha un contratto con ingaggio e sponsorizzazioni. Sempre soldi sono, ma è una cosa diversa.
E lui non è dipendente Yamaha, non è un collega degli operai, non ha potere decisionale. Yamaha è il suo committente, contraente, cliente, chiamtelo come volete.
E smettiamola con sta guerra tra ricchi e poveri, se Valentino guadagna una montagna di soldi è perchè è un fuoriclasse ed ha un enorme potere contrattuale. E le regole le fa il mercato.
Valentino non ha stipendio, ha un contratto con ingaggio e sponsorizzazioni. Sempre soldi sono, ma è una cosa diversa.
E lui non è dipendente Yamaha, non è un collega degli operai, non ha potere decisionale. Yamaha è il suo committente, contraente, cliente, chiamtelo come volete.
E smettiamola con sta guerra tra ricchi e poveri, se Valentino guadagna una montagna di soldi è perchè è un fuoriclasse ed ha un enorme potere contrattuale. E le regole le fa il mercato.
Qual'è la soluzione per queste povere persone?
Qual'è la soluzione per queste povere persone?
Non ho la presunzione di avere la soluzione, ma so cosa non può costituire una soluzione.
Il mondo, volenti o nolenti, funziona seguendo la legge di mercato.
Perdere il lavoro è una cosa tremenda e porta disperazione, soprattutto per certi profili, questo lo riconosco.
Tuttavia se l'offerta di lavoro è minore della domanda, per forza di cose qualcuno è destinato a rimanere, almeno temporaneamente, senza lavoro.
Se vogliamo fare qualcosa concentriamoci sugli ammortizzatori sociali e sulla contrattazione delle condizioni di uscita per gli operai, cercando di creare delle politiche mirate a reinserire chi perde il lavoro in un contesto occupazionale. Personalmente preferirei spendere meno risorse in ammortizzatori sociali e di più nelle iniziative di supporto, riqualificazione (formazione) e reinserimento.
Questo secondo me dovrebbe fare una società civile che ha senso di esistere nel contesto socioeconomico mondiale di questi anni.
Basta demagogia per favore.
Non ho la presunzione di avere la soluzione, ma so cosa non può costituire una soluzione.
Il mondo, volenti o nolenti, funziona seguendo la legge di mercato.
Perdere il lavoro è una cosa tremenda e porta disperazione, soprattutto per certi profili, questo lo riconosco.
Tuttavia se l'offerta di lavoro è minore della domanda, per forza di cose qualcuno è destinato a rimanere, almeno temporaneamente, senza lavoro.
Se vogliamo fare qualcosa concentriamoci sugli ammortizzatori sociali e sulla contrattazione delle condizioni di uscita per gli operai, cercando di creare delle politiche mirate a reinserire chi perde il lavoro in un contesto occupazionale. Personalmente preferirei spendere meno risorse in ammortizzatori sociali e di più nelle iniziative di supporto, riqualificazione (formazione) e reinserimento.
Questo secondo me dovrebbe fare una società civile che ha senso di esistere nel contesto socioeconomico mondiale di questi anni.
Basta demagogia per favore.
Il discorso sullo stipendio di Valentino Rossi, (almeno personalmente), era provocatorio, e riconosco che non poteva e non può essere quella la soluzione al problema. Su problemi di questa entità deve assolutamente e necessariamente intervenire il governo, e nessun altro! Per il resto quoto tutto quello che hai appena detto.
Uncato_Racing
20-11-09, 15:48
concordo; Valentino è a contratto con Yamaha, se rompe al committente resta a piedi, poi non è Gesù e nemmeno il buon samaritano e di crucci degli altri non è tenuto a prendersene.
Credo che una sua presa di posizione gli ritorcerebbe Yamaha contro; e chissà che non sia tutta una strategia dell'azienda per sbarazzarsi di uno che ormai è un pò "vecchiotto".
Ricordate quello che è successo a Max Biaggi? Bravo (forse) si, ma alla fine aveva talmente rotto che lo hanno appiedato ed è finito in altre categorie, credo superbike.
Questi corridori non hanno potere, hanno soldi, ma non contano nulla nella politica aziendale.
Tempo fa ripensavo a questa discussione; qualche settimana fa, forse una decina di giorni fa, sulla stampa sono uscite due notizie.
La prima, che la crisi era in fase recessiva, c'erano segnali di ripresa.
La seconda, che era attesa una ulteriore stretta sull'occupazione, con altre perdite di lavoro.
Quindi l'economia sarebbe in ripresa, però l'occupazione è in calo ... come fare a conciliare le due cose? Se misuriamo il benessere col PIL forse ce la si può fare a spiegare questa strana e brutta cosa.
Se invece si pensa a modelli economici classici, dove l'economia quando va bene crea lavoro e annulla la disoccupazione, allora non si spiega.
Se le prime 50 aziende del Paese hanno begli utili e fanno salire il PIL, ma poi noi (dipendenti e autonomi) mangiamo pane e cipolla, non mi sento di dire che tutto va bene. Posso capire che oggi il caviale lo mangi un altro e domani spero di mangiarlo io, ma che tutti mangino pane e cipolla no, proprio non va bene.
quoto con chi è del parere che non è Valentino la soluzione di questo problema, molte aziende sono in crisi, malgrado abbiano squadre sportive o siano sponsor...
highlander
20-11-09, 17:07
Qual'è la soluzione per queste povere persone?
rottamiamo le nostre vespe e compriamo tutti uno scuteroone yamaha ... :azz:
Personalmente preferirei spendere meno risorse in ammortizzatori sociali e di più nelle iniziative di supporto, riqualificazione (formazione) e reinserimento.
Questo secondo me dovrebbe fare una società civile che ha senso di esistere nel contesto socioeconomico mondiale di questi anni.
Basta demagogia per favore.
Io penso anche che debba anche essere l'individuo a sapersi "vendere" bene. E gli aggiornamenti o le riqualificazioni uno se le può fare anche da solo, basta averne voglia, io che a scuola ho imparato a programmare i CN anche se nel mio lavoro non ne ho mai avuto bisogno per diversi anni mi sono sempre tenuto allenato ripassando i miei libricini, così quando è stata ora non mi sono fatto trovare impreparato.
Il risultato è stato che quando non molto tempo fa ho avuto problemi di lavoro non mi sono perso d'animo e mi sono cercato qualcosa d'altro, ed in tempo di crisi ho avuto la possibilità di scegliere il posto che più mi piaceva.
E qua in piemonte in questo periodo non siamo messi per niente bene.
Possibile che i lavori li abbia trovati tutti io? :mah:
Ovviamente i soldi della cassa integrazione (straordinaria) di giugno devo ancora vederli, se per campare avessi aspettato quelli a quest'ora sarei morto di fame.
Ed ora cito di nuovo Davide prendendo come esempio sempre il mio lavoro in un azienda metalmeccanica.
Tuttavia se l'offerta di lavoro è minore della domanda, per forza di cose qualcuno è destinato a rimanere, almeno temporaneamente, senza lavoro.
E' brutto da dire, ma il mondo del lavoro vuole gente sveglia, abile e preparata, il lavoratore dipendente ha un costo e deve fruttare all'azienda il massimo possibile :roll:
Quindi quei "qualcuno" che temporaneamente rimarranno senza lavoro sono quelli che sono meno dotati, oppure non hanno voglia di far valere le propie doti.
Eh Mirko, quanto hai ragione.
Questa è la selezione naturale, solo i migliori vanno avanti, i deboli sono destinati a soccombere. Le politiche a protezione dei lavoratori cercano di smussare questa legge naturale ed in una certa misura ritengo sia giusto così, altrimenti sarebbe peggio della giungla che già è.
Anche se tuttavia mi rendo conto che nel contesto attuale ci sia gente che non vale niente, ma che è stratutelata ed occupa spazi e risorse tali da non lasciare spazio a tanta altra gente che se lo meriterebbe, ma che a propria volta ha meno tutele o comunque è arrivata dopo e non riuesce ad accedere ad un'occupazione adeguata.
Ogni tanto mi piacerebbe che tutti ci mettessimo in gioco: "Licenziati tutti. Si ricomincia daccapo".
Le tutele del lavoro sono mal distribuite: c'è gente che si può permettere di non far nulla, di assentarsi, ma ha stipendio e posto fisso garantito e gente che viene sfruttata e buttata via come un fazzoletto a seconda di come tira il vento, considerando il fatto che non concedere tutele è facile, toglierle una volta concesse è un casino.
Riporto l'ultima, (brutta), notizia che riguarda la protesta degli operai:
Quattro operai dello stabilimento Yamaha Italia di Lesmo (Monza), del quale è stata annunciata la chiusura, sono saliti sul tetto della fabbrica "per intensificare e drammatizzare la protesta dei lavoratori in lotta da oltre un mese e mezzo". Secondo i compagni di lavoro dei quattro, tutti uomini, gli operai sarebbero attrezzati per rimanere sul tetto della fabbrica "fino a un mese, Natale e Capodanno inclusi". Con loro hanno portato anche una tenda da campeggio
Uncato_Racing
20-12-09, 22:53
ne hanno parlato oggi, lassù hanno temperature polari e si sono difesi dal freddo con i cartoni.
Yamaha sembra voler continuare nei propositi di chiusura.
ne hanno parlato oggi, lassù hanno temperature polari e si sono difesi dal freddo con i cartoni.
Yamaha sembra voler continuare nei propositi di chiusura.
Ieri sera verso le 20 da me, che sono nel paese accanto a Lesmo, c'erano 8 sotto zero...
Mi auguro, e gli auguro che la loro protesta serva a trovare una soluzione nel piu' breve tempo possibile.
buone notizie per i 66 lavoratori della Yamaha italia. Riporto un articolo che ho trovato oggi nel sito di motociclismo:
Gerno di Lesmo (MONZA E BRIANZA) 22 dicembre 2009 – Tornano a sperare i 66 lavoratori della Yamaha che sono stati messi in mobilità dalla Casa giapponese e successivamente subiranno la misura di licenziamento collettivo. Da giorni alcuni di loro protestavano, nonostante le intemperie, sul tetto dello stabilimento brianzolo, chiedendo che l’azienda utilizzasse sino all’ultima misura possibile gli ammortizzatori sociali. Ieri sera Yamaha ha fatto sapere con una nota che “la direzione ha comunicato al Ministero del Lavoro la propria disponibilità ad esaminare un ricorso alla cassa integrazione straordinaria per le 66 persone oggetto della procedura di mobilità al fine di trovare una soluzione concordata di tale procedura, avviata a causa delle chiusura del reparto produzione. Era stato il Ministero stesso a suggerire di percorre questa strada al fine di trovare una soluzione concordata, promettendo il proprio sostegno e il proprio impegno. L’azienda auspica quindi che si possa giungere al più presto alla sigla di una soluzione concordata che ponga fine all’attuale difficile situazione”.
Speriamo si risolva in modo positivo. Io abito a 10 km dalla fabbrica, la mia ragazza lavora all'asilo nido prticamente li a fianco e un suo bimbo è figlio di una dipendente della ditta, per fortuna non di quei 66, ma resta il fatto ke le vittorie in SBK vengono da quella fabbrica. Quest'ultimo anno si chiamava Yamaha world superbike, ma è sempre stata Yamaha motor Italia nei campinati SBK precedenti. Davide brivio(team menager di Rossi) abita in zona Casatenovo ( 4km dalla fabbrica) e li si è sviluppata anke la moto di Rossi. I costi saranno anke alti, ma parte dei meriti delle vittorie è anke di quei dipendenti e non meritano questo.
Forse una "buona notizia", sembrerebbe che sia stata richiesta ed accolta la cassa integrazione. I lavoratori sono rientrati a casa..... speriamo bene.
In questo periodo sono particolarmente sensibile a queste cose. E' da un asettimana che sono senza lavoro:roll:, ma non mollo!!!
vesponeparma
23-12-09, 12:56
è molto triste che una marca internazionale come yamaha con i suoi successi mondiali lasci a casa tanti lavoratori!
E' veramente brutto quello che sta succedendo nel mondo del lavoro, solidarietà a tutti i lavoratori! sono disoccupato anche io!
Saluti, vesponeparma
E' da un asettimana che sono senza lavoro
sono disoccupato anche io!
auguri a entrambi allora! vi auguro di trovare lavoro quanto prima.:ciao:
ipercarletto
23-12-09, 14:34
Do a quegli operai tutta la mia solidarietà, la stessa solidarietà e conforto morale che hanno chiesto a Valentino Rossi e che non hanno ricevuto, la stessa solidarietà che io ed i miei ex 250 colleghi dell' AGV (caschi per moto) abbiamo chiesto a Valentino Rossi nel momento in cui l' azienda ci ha messo fuori dalla porta, anche solo con un piccolo appello pubblico, e che non abbiamo mai ricevuto.....cosa posso dire.....Valentino mi fai schifo!!!!!!!
auguri a entrambi allora! vi auguro di trovare lavoro quanto prima.:ciao:
GRAZIE:ciao:
Riporto l'ultima bellissima notizia: :risata1::risata1::risata1::risata1::risata1:
Gerno di Lesmo (MONZA E BRIANZA) 23 dicembre 2009 – Approvata la cassa integrazione per i 66 operai della Yamaha, sono scesi dal tetto dello stabilimento i quattro operai che protestavano da una settimana. Si è conclusa la scorsa notte la trattativa fra la Yamaha e i sindacati. L’azienda si è impegnata a chiedere gli ammortizzatori sociali, sino ad ora negati, per i dipendenti del reparto di produzione. Il ministro Sacconi ha annunciato un vertice, che si terrà oggi a Roma, per ratificare l’accordo raggiunto nella notte. Raggiunti telefonicamente i quattro lavoratori, Paolo Mapelli (39 anni), Emanuele Colombo (31), Martino Sanvito (27) e Jarno Colosio (21), sono stati informati sul buon esito della trattativa e hanno liberato il tetto (con l’aiuto dei pompieri) dove si erano accampati dallo scorso mercoledì 16 dicembre, con due tende e quattro sacchi a pelo, resistendo al gelo e alle intemperie e “tirando fuori il nostro carattere. Noi del Marchio Yamaha siamo sempre andati orgogliosi. Ci vantavamo con gli amici. Non volevamo arrivare a questo punto” ha raccontato Colombo al Corriere Della Sera. Nella trattativa è stato fondamentale il lavoro del sindacato Cisl, capitanato da Gigi Redaelli.
E' da una settimana che sono senza lavoro:roll:, ma non mollo!!!
Non mollare, mai! Bruttissimo quest'anno, speriamo che il prossimo sia migliore, ti faccio gli auguri di buon Natale, e sono sicuro che con le tue qualità troverai presto qualcosa ;-) :ciao: :ciao: :ciao:
Grazie Dexolo :lol:... "barcollo , ma non mollo!!!":boxing:
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