PaSqualo
12-09-07, 10:00
Mio padre domenica 2 settembre u.s. si reca a Cassano alla Jonio, nel Centro Termale Sibarite.
Cure che gli spettano per via di una caduta di 2 anni fa, all’indietro, da un’altezza di 2,5 m.
Mamma decide di andarlo a trovare e naturalmente mi chiede se mi andava di rimanere con loro 2 giorni e mezzo, visto che comunque era da tanto che tutti e 3 assieme, non si andava da qualche parte, se non nelle vicinanze.
Naturalmente crescendo, la ragazza, gli amici, le ferie in particolar modo, ognuno se le fa con chi gli pare, a 24 anni poi…………
Ok, dato che sono uno molto legato alla famiglia, decido di farmi questi 2 giorni con loro tanto sono di ottima compagnia, giovani ancora, amici oltre che genitori.
Arriviamo a Cassano domenica mattina alle 10.
Mio padre lo aveva anticipato…………..provare per credere.
La DESOLAZIONE.
Poche anime vive, tutti di età medio/alta, pochissimi giovani, ma non è un problema, solo 2 giorni………..
Il problema serio è che non ci sono locali, intrattenimenti, fa fresco anche a voler far un bagno in piscina o al mare.
Giro qualche meccanico, carrozziere, garage, in cerca di qualche reperto vespistico storico, trovo qualcosa ma nulla si vende e nulla si tocca, mamma mia che gelosi.
Vabbè. Vado in un ricambiata, prezzi più alti che da noi, vado alla Piaggio ma non trovo nulla di interessante.
In breve questi sono i momenti più brutti passati in questi 2 giorni.
Veniamo al bello, durato poco, ma almeno………
Domenica mi chiama lo zio Calabrone, dicendomi che è riuscito a liberarsi dal lavoro per il lunedì pomeriggio e che quindi volendo potrei andarlo a trovare.
Che gioia.
Parto alle 13.30 del lunedì, direzione Paola (CS).
Strade belle, curve stupende, folta vegetazione, montagne, eccezionale ma il bello deve ancora arrivare.
Il bello arriva proprio quando tra le alte montagne, inizio a vedere il Tirreno. Qualcosa di eccezionale ed io che ce l’ho sempre con me, quel giorno non mi ero portato la digitale. Vabbè.
Arrivo a Paola e lo zio mi raggiunge a piedi sin dove ero parcheggiato.
Andiamo verso casa sua, parcheggiamo l’auto nel cortile della palazzina, saliamo in casa.
Molto gentile la sig.ra Calabrona ci prepara un buon caffè, due chiacchiere, uno sguardo a qualche moneta (altra passione in comune) e poi via per un giro in Vespa.
Io con l’eccezionale Nina 2, ancor più eccezionale dei tempi di Ardea, quando per la prima volta la provai (ricorda zio che quando finirai il rodaggio, una tiratina vorrò farla) e lo zio con la mitica Super PKizzata nel parafango anteriore (simpatica idea).
Partenza ed arrivo nel mitico “Antro da zio Calabrone”, visto in foto e mai toccato con mano, bello, interessante, un po come tutti i nostri antri in cui prevalgono, giustamente, pezzi di Vespa, trionfi vespistici e, nello specifico motociclistici, ecc ecc.
Bello.
Due chiacchiere anche li, qualche confronto, qualche sano consiglio e poi via verso alcuni luoghi che consiglio vivamente a tutti di visitare.
Oltre alla bella, perché tale è, cittadina di Paola, da visitare vi è senz’altro la bottega di mest/mesciu Osvaldo Jorio, grande artigiano, battilamiera, nonché primo maestro dello zio Calabrone, nonché ideatore e realizzatore della fantastica (fantastica è poco), meravigliosa scultura “L’ultima cena”. Eccezionale davvero.
Poi giro sul lungo mare di Paola, lungo non so quanto, stupendo, limpido, sabbia pulita, da invidia.
Poi visita al bellissimo e gigantesco Santuario di San Francesco da Paola che nulla ha da invidiare al Santuario di San Giovanni Rotondo.
Bel posto, tanto verde anche lì, un bel ruscello (di cui però non ricordo il nome) la fonte, la bomba inesplosa, bello bello davvero. Ci ritornerei volentieri e come promesso, ci ritornerò.
In fine, aperitivo al bar e via verso la “bella” località termale, dato che si stava facendo sera e la strada non era proprio bella e breve. Percorsa per la prima volta poi.
Insomma 3 ore e mezza circa in bella, sana compagnia, fratellanza vespistica.
Da ripetersi volentieri.
Dimenticavo, son passato sia all’andata che al ritorno dall’altrettanto “bella” località Monteg*****no, insomma, l’innominabile, che per fortuna non mi ha portato sfortuna.
Per questo merito di essere nominata. Bella MONTEGIORDANO, un giorno sarò anche ospite tuo, magari in occasione di qualche raduno e magari in compagnia degli amici della Puglia, tutta, da Foggia a “Lecce”.
Grazie ancora a Calabrone per il bel pomeriggio passato assieme, alla Calabrona per il caffè e per l’ospitalità, ci vediamo a Natale.
Ciao ragazzi.
P.S. Scusate se ho scritto male qualche parola , ma purtroppo in ufficio bisogna andar abbastanza di fretta.
:roll:
Cure che gli spettano per via di una caduta di 2 anni fa, all’indietro, da un’altezza di 2,5 m.
Mamma decide di andarlo a trovare e naturalmente mi chiede se mi andava di rimanere con loro 2 giorni e mezzo, visto che comunque era da tanto che tutti e 3 assieme, non si andava da qualche parte, se non nelle vicinanze.
Naturalmente crescendo, la ragazza, gli amici, le ferie in particolar modo, ognuno se le fa con chi gli pare, a 24 anni poi…………
Ok, dato che sono uno molto legato alla famiglia, decido di farmi questi 2 giorni con loro tanto sono di ottima compagnia, giovani ancora, amici oltre che genitori.
Arriviamo a Cassano domenica mattina alle 10.
Mio padre lo aveva anticipato…………..provare per credere.
La DESOLAZIONE.
Poche anime vive, tutti di età medio/alta, pochissimi giovani, ma non è un problema, solo 2 giorni………..
Il problema serio è che non ci sono locali, intrattenimenti, fa fresco anche a voler far un bagno in piscina o al mare.
Giro qualche meccanico, carrozziere, garage, in cerca di qualche reperto vespistico storico, trovo qualcosa ma nulla si vende e nulla si tocca, mamma mia che gelosi.
Vabbè. Vado in un ricambiata, prezzi più alti che da noi, vado alla Piaggio ma non trovo nulla di interessante.
In breve questi sono i momenti più brutti passati in questi 2 giorni.
Veniamo al bello, durato poco, ma almeno………
Domenica mi chiama lo zio Calabrone, dicendomi che è riuscito a liberarsi dal lavoro per il lunedì pomeriggio e che quindi volendo potrei andarlo a trovare.
Che gioia.
Parto alle 13.30 del lunedì, direzione Paola (CS).
Strade belle, curve stupende, folta vegetazione, montagne, eccezionale ma il bello deve ancora arrivare.
Il bello arriva proprio quando tra le alte montagne, inizio a vedere il Tirreno. Qualcosa di eccezionale ed io che ce l’ho sempre con me, quel giorno non mi ero portato la digitale. Vabbè.
Arrivo a Paola e lo zio mi raggiunge a piedi sin dove ero parcheggiato.
Andiamo verso casa sua, parcheggiamo l’auto nel cortile della palazzina, saliamo in casa.
Molto gentile la sig.ra Calabrona ci prepara un buon caffè, due chiacchiere, uno sguardo a qualche moneta (altra passione in comune) e poi via per un giro in Vespa.
Io con l’eccezionale Nina 2, ancor più eccezionale dei tempi di Ardea, quando per la prima volta la provai (ricorda zio che quando finirai il rodaggio, una tiratina vorrò farla) e lo zio con la mitica Super PKizzata nel parafango anteriore (simpatica idea).
Partenza ed arrivo nel mitico “Antro da zio Calabrone”, visto in foto e mai toccato con mano, bello, interessante, un po come tutti i nostri antri in cui prevalgono, giustamente, pezzi di Vespa, trionfi vespistici e, nello specifico motociclistici, ecc ecc.
Bello.
Due chiacchiere anche li, qualche confronto, qualche sano consiglio e poi via verso alcuni luoghi che consiglio vivamente a tutti di visitare.
Oltre alla bella, perché tale è, cittadina di Paola, da visitare vi è senz’altro la bottega di mest/mesciu Osvaldo Jorio, grande artigiano, battilamiera, nonché primo maestro dello zio Calabrone, nonché ideatore e realizzatore della fantastica (fantastica è poco), meravigliosa scultura “L’ultima cena”. Eccezionale davvero.
Poi giro sul lungo mare di Paola, lungo non so quanto, stupendo, limpido, sabbia pulita, da invidia.
Poi visita al bellissimo e gigantesco Santuario di San Francesco da Paola che nulla ha da invidiare al Santuario di San Giovanni Rotondo.
Bel posto, tanto verde anche lì, un bel ruscello (di cui però non ricordo il nome) la fonte, la bomba inesplosa, bello bello davvero. Ci ritornerei volentieri e come promesso, ci ritornerò.
In fine, aperitivo al bar e via verso la “bella” località termale, dato che si stava facendo sera e la strada non era proprio bella e breve. Percorsa per la prima volta poi.
Insomma 3 ore e mezza circa in bella, sana compagnia, fratellanza vespistica.
Da ripetersi volentieri.
Dimenticavo, son passato sia all’andata che al ritorno dall’altrettanto “bella” località Monteg*****no, insomma, l’innominabile, che per fortuna non mi ha portato sfortuna.
Per questo merito di essere nominata. Bella MONTEGIORDANO, un giorno sarò anche ospite tuo, magari in occasione di qualche raduno e magari in compagnia degli amici della Puglia, tutta, da Foggia a “Lecce”.
Grazie ancora a Calabrone per il bel pomeriggio passato assieme, alla Calabrona per il caffè e per l’ospitalità, ci vediamo a Natale.
Ciao ragazzi.
P.S. Scusate se ho scritto male qualche parola , ma purtroppo in ufficio bisogna andar abbastanza di fretta.
:roll: