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Visualizza Versione Completa : Un pò di domande meccanico/telaistiche



Grapa
10-01-12, 19:44
il web è ricco di siti di restauratori, storici, meccanici che "operano" spesso sui vecchi modelli creando dei capolavori.
Tuttavia girando per la rete non sono riuscito a trovare risposte ad alcuni quesiti sulle vespe, in particolare:
1)Il telaio della vespa era in lamiera stampata e saldata, per motivi di risparmio economico o per particolare scelta tecnica?
2)Quali sono le differenze, nel senso di distribuzione delle sollecitazioni, deformabilità, tra il telaio a tubi e quello monoscocca?
3)La miscela si sposta da serbatoio a vaschetta carburatore con un solo tubo?
4) QUalcuno mi può spiegare le differenze d'aspirazione tra distribuzione rotante e classica?
5) (è l'ultima, giruo) COme avviene l'accensione con la pedivella? In particolare che funzione ha il settore?

Badate che sono un ignorante, quindi magari se vi và rispondete in termini civili e non prettamente meccanici. Grazie mille!! :mrgreen:

DeXoLo
11-01-12, 01:41
1)Il telaio della vespa era in lamiera stampata e saldata, per motivi di risparmio economico o per particolare scelta tecnica
Il telaio della vespa, quella vera, è ancora in lamiera stampata e saldata, perchè fin dall'origine si era scelto di avere un mezzo con carrozzeria portante, che fosse come una macchina a 2 ruote, quindi come l'auto con il motore coperto per non sporcarsi, ed uno spazio comodo per stare seduti.


2)Quali sono le differenze, nel senso di distribuzione delle sollecitazioni, deformabilità, tra il telaio a tubi e quello monoscocca
Le LML che hanno un telaio la cui parte posteriore è costituita da un traliccio di tubi sono più rigide delle vespe.


3)La miscela si sposta da serbatoio a vaschetta carburatore con un solo tubo?
Si


4) QUalcuno mi può spiegare le differenze d'aspirazione tra distribuzione rotante e classica?
Prima che io dica cavolate lascio la parola a chi ne sa più di me.


5) (è l'ultima, giruo) COme avviene l'accensione con la pedivella? In particolare che funzione ha il settore?
Agendo sulla pedivella metti in movimento il motore, in pratica "fai a mano" l'inizio del ciclo.

Grapa
11-01-12, 11:52
Il telaio della vespa, quella vera, è ancora in lamiera stampata e saldata, perchè fin dall'origine si era scelto di avere un mezzo con carrozzeria portante, che fosse come una macchina a 2 ruote, quindi come l'auto con il motore coperto per non sporcarsi, ed uno spazio comodo per stare seduti.


Le LML che hanno un telaio la cui parte posteriore è costituita da un traliccio di tubi sono più rigide delle vespe.

quindi in generale: il telaio è fatto così sia per isolare il motore che per motivi di produzione, giusto? Ma la differenza tra questo tipo di telaio ed il tubolare, oltre la rigidezza, sta anche nel fatto che il motore sia elemento attivo nella trasmissione delle forze, che riceve tramite l'ammortizzatore incernierato?

Si


Prima che io dica cavolate lascio la parola a chi ne sa più di me.


Agendo sulla pedivella metti in movimento il motore, in pratica "fai a mano" l'inizio del ciclo.
Quindi faccio ruotare il volane che per induzione magnetica fa passare corrente tra le bobine che attraverso il circuito A.T. fanno accendere la candel, giusto? Ma quello che non capisco io, è perchè c'è un settore dentato fissato alla pedivella, qual è la sua funzione.



Ti ringrazio, sei stato gentilissimo. Per la distribuzione mi sapresti indirizzare da qualcuno che possa contattare in pvt? Te lo chiedo perchè è una cosa che dovrei sapere con una certa urgenza.
Grazie ancora! :ciao:

DeXoLo
11-01-12, 11:59
Cosa devi sapere di preciso? La domanda non è molto chiara, per distribuzione cosa intendi?

Grapa
11-01-12, 12:16
Cosa devi sapere di preciso? La domanda non è molto chiara, per distribuzione cosa intendi?

Nel senso che, da quello che ho letto, con l'aspirazione normale è il cilindro che crea la depressione con il movimento alternativo e prende la miscela che arriva tramite la luce di ammissione direttamente dal carburatore.
Nel caso di distribuzione rotativa, ho letto che è la spalla dell'albero ad aspirare la benzina grazie ad un fianco diversamente lavorato, ed ho letto che aspira la miscela dal carter, ed è proprio questo che non capisco: qual è lo spostamento della miscela dal carburatore al carter, perchè dalle voto si vede solo che bisogna mettere il carburatore sul carter, non sono evidenziati canali, tubi o solchi tra carburatore e carter.

E' una domanda abbastanza intricata, lo sò :mrgreen:

Flycat
11-01-12, 12:37
Nel caso di distribuzione rotativa, ho letto che è la spalla dell'albero ad aspirare la benzina grazie ad un fianco diversamente lavorato, ed ho letto che aspira la miscela dal carter, ed è proprio questo che non capisco: qual è lo spostamento della miscela dal carburatore al carter, perchè dalle voto si vede solo che bisogna mettere il carburatore sul carter, non sono evidenziati canali, tubi o solchi tra carburatore e carter.

Lo spostamento è sempre lo stesso, il carter si mette in depressione e attraverso l'apertura che c'è nel blocco aspira la miscela dal carburatore, l'apertura può essere regolata dalle spalle dell'albero motore opportunamente riprofilate oppure da un vero e proprio disco finestrato. La miscela aspirata dal carter sale dai travasi verso le luci di aspirazione ed entra in camera di combustione.

Bye, Luca

Grapa
11-01-12, 12:43
Lo spostamento è sempre lo stesso, il carter si mette in depressione e attraverso l'apertura che c'è nel blocco aspira la miscela dal carburatore, l'apertura può essere regolata dalle spalle dell'albero motore opportunamente riprofilate oppure da un vero e proprio disco finestrato. La miscela aspirata dal carter sale dai travasi verso le luci di aspirazione ed entra in camera di combustione.

Bye, Luca

Quindi il carburatore quando è montato sul cilindro manda direttamente la miscela in camera, e quando è sul carter la miscela passa attraverso il carter?

Scusami ma non ho mai visto una vespa smontata in vita mia se non in foto, e non è che sia il massimo per capire.
Grazie

ASSEACAMME
11-01-12, 12:48
Nel senso che, da quello che ho letto, con l'aspirazione normale è il cilindro che crea la depressione con il movimento alternativo e prende la miscela che arriva tramite la luce di ammissione direttamente dal carburatore.
Nel caso di distribuzione rotativa, ho letto che è la spalla dell'albero ad aspirare la benzina grazie ad un fianco diversamente lavorato, ed ho letto che aspira la miscela dal carter, ed è proprio questo che non capisco: qual è lo spostamento della miscela dal carburatore al carter, perchè dalle voto si vede solo che bisogna mettere il carburatore sul carter, non sono evidenziati canali, tubi o solchi tra carburatore e carter.

E' una domanda abbastanza intricata, lo sò :mrgreen:
http://www.vesparesources.com/tuning-largeframe/802-preparazione-carter-200-per-polini-208-a.html
Video guida Lavorazione Carter Piaggio By assettocorseteam.it - YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=uxBPVIB4XkU)
forse questo potrebbe chiarirti le ideeee:mrgreen:

Grapa
11-01-12, 12:57
http://www.vesparesources.com/tuning-largeframe/802-preparazione-carter-200-per-polini-208-a.html
Video guida Lavorazione Carter Piaggio By assettocorseteam.it - YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=uxBPVIB4XkU)
forse questo potrebbe chiarirti le ideeee:mrgreen:

dal video si vede che in corrispondenza della sede del pistone in un angolo c'è un foro che è il travaso, e a questo punto credo che la miscela alla camera arrivi da lì, giusto? Grazie mille!

Flycat
11-01-12, 13:06
Quindi il carburatore quando è montato sul cilindro manda direttamente la miscela in camera, e quando è sul carter la miscela passa attraverso il carter?

Scusami ma non ho mai visto una vespa smontata in vita mia se non in foto, e non è che sia il massimo per capire.
Grazie

La miscela passa sempre dal carter, quella che cambia è la modalità di come viene immessa, rispolveriamo un immagine chiarificatrice dal sempre valido Facchinelli.

Come puoi vedere l'ingresso viene parzializzato dal moto del pistone, il movimento verso l'alto crea la depressione che aspira la miscela che passa dal cilindro dentro il carter e poi dai travasi viene immessa in camera. :-)

Bye, Luca

Flycat
11-01-12, 13:28
dal video si vede che in corrispondenza della sede del pistone in un angolo c'è un foro che è il travaso, e a questo punto credo che la miscela alla camera arrivi da lì, giusto? Grazie mille!

Però non devi fare confusione, la vespa ha l'aspirazione regolata dall'albero motore, non è una piston port.

Bye, Luca

Grapa
11-01-12, 13:50
La miscela passa sempre dal carter, quella che cambia è la modalità di come viene immessa, rispolveriamo un immagine chiarificatrice dal sempre valido Facchinelli.

Come puoi vedere l'ingresso viene parzializzato dal moto del pistone, il movimento verso l'alto crea la depressione che aspira la miscela che passa dal cilindro dentro il carter e poi dai travasi viene immessa in camera. :-)

Bye, Luca

quindi il pistone sale, avviene l'aspirazione di miscela che passa al carter, e dal carter passa alla camera attraverso i travasi? Ma i suddetti travasi, sono delle cavità concave ricavate nel carter?

Flycat
11-01-12, 14:55
quindi il pistone sale, avviene l'aspirazione di miscela che passa al carter, e dal carter passa alla camera attraverso i travasi? Ma i suddetti travasi, sono delle cavità concave ricavate nel carter?

Per essere più precisi sono dei condotti che si trovano nel cilindro e che mettono in comunicazione la camera di manovella con la parte alta del cilindro, nella foto allegata, alla base del cilindro si vedono i travasi veri e propri, nella camicia, si vedono tutta una serie di aperture, quelle sono le cosiddette luci ed è da quelle che la miscela e i gas di scarico entrano/escono.

Bye, Luca

Grapa
11-01-12, 16:27
Per essere più precisi sono dei condotti che si trovano nel cilindro e che mettono in comunicazione la camera di manovella con la parte alta del cilindro, nella foto allegata, alla base del cilindro si vedono i travasi veri e propri, nella camicia, si vedono tutta una serie di aperture, quelle sono le cosiddette luci ed è da quelle che la miscela e i gas di scarico entrano/escono.

Bye, Luca

Quindi i fori alla base sono i travasi, mentre le luci sono quelle lungo le pareti del cilindro.E quindi il pistone quando scende aspira la miscela dalla luce d'ingresso e scarica i gas da quelli di uscita. Ma la miscela dai travasi alla luce d'ingresso arriva tramite dei canali all'interno del cilindro?

Lo sò che ti sembra di parlare con un'idiota, ma purtroppo non ho mai visto parti meccaniche dal vivo... Ciao e grazie per la pazienza, già è tanto se mi stai ancora rispondendo :mrgreen:

Flycat
11-01-12, 22:31
Quindi i fori alla base sono i travasi, mentre le luci sono quelle lungo le pareti del cilindro.E quindi il pistone quando scende aspira la miscela dalla luce d'ingresso e scarica i gas da quelli di uscita. Ma la miscela dai travasi alla luce d'ingresso arriva tramite dei canali all'interno del cilindro.

Si esatto, riassumendo, la miscela entra nel carter, può farlo tramite piston port o il disco rotante o la valvola a lamelle, entrata nel carter viene sparata dentro i travasi, che sono dei veri e proprio condotti la cui fine è la "luce".

Credo che adesso sia chiaro :ok:

Bye, Luca

panzer
11-01-12, 22:50
il web è ricco di siti di restauratori, storici, meccanici che "operano" spesso sui vecchi modelli creando dei capolavori.
Tuttavia girando per la rete non sono riuscito a trovare risposte ad alcuni quesiti sulle vespe, in particolare:
1)Il telaio della vespa era in lamiera stampata e saldata, per motivi di risparmio economico o per particolare scelta tecnica?
2)Quali sono le differenze, nel senso di distribuzione delle sollecitazioni, deformabilità, tra il telaio a tubi e quello monoscocca?
3)La miscela si sposta da serbatoio a vaschetta carburatore con un solo tubo?
4) QUalcuno mi può spiegare le differenze d'aspirazione tra distribuzione rotante e classica?
5) (è l'ultima, giruo) COme avviene l'accensione con la pedivella? In particolare che funzione ha il settore?

Badate che sono un ignorante, quindi magari se vi và rispondete in termini civili e non prettamente meccanici. Grazie mille!! :mrgreen:

beh da un pusto di vista puramente meccanico il telaio tubolare è molto meglio, più rigido, trasmette meglio gli sforzi ecc, è anche più costoso farlo.
l' accensione a pedivella comporta che fai girare l' albero motore, quindi il volano (che è magnetico) e quindi generi corrente che va alla candela

Grapa
11-01-12, 22:54
Si esatto, riassumendo, la miscela entra nel carter, può farlo tramite piston port o il disco rotante o la valvola a lamelle, entrata nel carter viene sparata dentro i travasi, che sono dei veri e proprio condotti la cui fine è la "luce".

Credo che adesso sia chiaro :ok:

Bye, Luca

Grande Luca!! in due post hai risolto i dubbi di una settimana!! :applauso: :applauso: :applauso:

Grapa
12-01-12, 10:21
i cuscinetti vanno cambiati ogni 50000 giusto?

:ciao:

gian-GTR
12-01-12, 10:31
i cuscinetti vanno cambiati ogni 50000 giusto?
non é detto dipende da mille fattori, tra cui modello di vespa ecc.
vesponauta gira con un motore che ha quasi 100000km e non ha mai aperto, altri motori dopo 30 000 hanno bisogno di una revisione....
la vespa non é una scienza esatta :mrgreen:
:ciao:

Grapa
12-01-12, 12:09
non é detto dipende da mille fattori, tra cui modello di vespa ecc.
vesponauta gira con un motore che ha quasi 100000km e non ha mai aperto, altri motori dopo 30 000 hanno bisogno di una revisione....
la vespa non é una scienza esatta :mrgreen:
:ciao:

ah perfetto. Allora devo prendere con le molle quello che leggo in rete :mrgreen:

Piccolo O.T.: ho chiamato al venditore per quella vespa, dice che ha documenti originali e non è radiata. Mercoledì vado a vederla, speriamo bene!!
Dal punto di vista meccanico cosa cè che io possa controllare esternamente oltre al num di telaio e motore, per capire se meccanicamente è apposto??
fine O.T.

vesclaudio
12-01-12, 12:44
senza parole vai qui e guarda con i tuoi occhi

http://www.vespaonline.com/avatars/angelo255.gif?type=sigpic&dateline=1248541744

Grapa
12-01-12, 13:02
senza parole vai qui e guarda con i tuoi occhi

http://www.vespaonline.com/avatars/angelo255.gif?type=sigpic&dateline=1248541744

perfetto, direi che questa fuga ogni sorta di dubbio.
Grazie davvero, siete tutti molto disponibili! :ciao:

vesclaudio
12-01-12, 13:03
non'è che ci vuoi copiare la vespa??? eh???

Grapa
12-01-12, 15:16
non'è che ci vuoi copiare la vespa??? eh???

nono, non copiole cose agli altri XD.
Complimenti per l'animazione, è molto ben fatta!

vesclaudio
12-01-12, 15:25
no non mi prendere sulserio skerzavo

Grapa
12-01-12, 15:41
no non mi prendere sulserio skerzavo

è che quando sono iscritto ad un forum da poco e non conosco gli utenti, prendo tutti con le molle ;-)

vesclaudio
12-01-12, 16:08
non ti preoccupare,comunque benvenuto si vr!

Grapa
12-01-12, 17:03
non ti preoccupare,comunque benvenuto si vr!

Grazie!!

Scusate se abuso della vostra pazienza, ma dopo tatnto cercare ho trovato qualcuno che sa darmi delle risposte: nel Vespa Tecnica si parla di distribuzione a luci incrociate ed a tre luci.
Ora: il sistema classico di ammissione scarico è quello a due luci, giusto?
Che vantaggi tecnici può dare l'aumento del numero di luci a tre(a parte un maggior afflusso di carburante), o il fatto che siano incrociate?

Flycat
12-01-12, 21:06
Grazie!!

Scusate se abuso della vostra pazienza, ma dopo tatnto cercare ho trovato qualcuno che sa darmi delle risposte: nel Vespa Tecnica si parla di distribuzione a luci incrociate ed a tre luci.
Ora: il sistema classico di ammissione scarico è quello a due luci, giusto?
Che vantaggi tecnici può dare l'aumento del numero di luci a tre(a parte un maggior afflusso di carburante), o il fatto che siano incrociate?

Eh qui iniziamo a entrare in un campo di domande che meriterebbero una trattazione approfondita, cercherò di essere il più elementare possibile, ma non è semplicissimo farlo senza tirare in ballo cose un pò complesse.

Ok il sistema classico è a due luci e penso che non ci sia molto da dire al riguardo, l'aumento delle luci fa si aumentare la quantità di miscela, ma la cosa importante, non è questa, ma il modo in cui ciò avviene, la disposizione e dimensione delle luci, è frutto di una serie di scelte che implicano mettere in ballo la fluidodinamica, le risonanze e soprattutto le fasature, cioè quello che mi preme farti capire, è il fatto che non si tratti di un mero aumento di punti di afflusso di miscela, ma di una serie di interventi che in base a come vengono messi in opera, genera una serie di conseguenze che va ben oltre la semplice quantità di miscela che entra in camera di scoppio. In sostanza non si tratta che con più travasi, aumenta la quantità di miscela e quindi si va di più, si tratta che aumentando i travasi inizio ad agire in modo più aggressivo sui fenomeni fisici che si verificano all'interno del motore, con la conseguenza di avere diverse efficienze e di conseguenza prestazioni.

Spero di essere stato sufficientemente sintetico ed elementare...

Bye, Luca

Grapa
12-01-12, 21:44
Eh qui iniziamo a entrare in un campo di domande che meriterebbero una trattazione approfondita, cercherò di essere il più elementare possibile, ma non è semplicissimo farlo senza tirare in ballo cose un pò complesse.

Ok il sistema classico è a due luci e penso che non ci sia molto da dire al riguardo, l'aumento delle luci fa si aumentare la quantità di miscela, ma la cosa importante, non è questa, ma il modo in cui ciò avviene, la disposizione e dimensione delle luci, è frutto di una serie di scelte che implicano mettere in ballo la fluidodinamica, le risonanze e soprattutto le fasature, cioè quello che mi preme farti capire, è il fatto che non si tratti di un mero aumento di punti di afflusso di miscela, ma di una serie di interventi che in base a come vengono messi in opera, genera una serie di conseguenze che va ben oltre la semplice quantità di miscela che entra in camera di scoppio. In sostanza non si tratta che con più travasi, aumenta la quantità di miscela e quindi si va di più, si tratta che aumentando i travasi inizio ad agire in modo più aggressivo sui fenomeni fisici che si verificano all'interno del motore, con la conseguenza di avere diverse efficienze e di conseguenza prestazioni.

Spero di essere stato sufficientemente sintetico ed elementare...

Bye, Luca

ho capito, in effetti ieri notte ho trovato un volume che avete postato qui, il facchinelli, nel quale ad esempio si parlava della particolare forma dei travasi utilizzata per gli effetti fluidodinamici che conferiva alla miscela. Magari provo a dargli un'occhiata, sicuramente trovo qualcosa sulle luci, credo.

Come sempre, grazie della disponibilità luca! :ciao:

Grapa
13-01-12, 17:16
Leggendo il Facchinelli si spiega l'importanza delle onde di pressione e depressione nell'evitare la fuoriuscita di carica fresca dal collettore di scarico.
Ma queste onde si generano solo nelle marmitte ad espansione o in ogni tipo di marmitta?
E qual è la differenza tra marmitta normale e ad espansione?

Flycat
14-01-12, 09:40
Ma queste onde si generano solo nelle marmitte ad espansione o in ogni tipo di marmitta?
E qual è la differenza tra marmitta normale e ad espansione?

Le onde si generano in qualsiasi tipo di condotto e quindi di marmitta, solo che utilizzando l'espansione, si riescono a sfruttare alcuni effetti di tipo fisico, in pratica all'aumentare del regime, la fase di lavaggio inizia ad avere problemi a generarsi, l'espansione correttamente dimensionata, fa si che si generino delle onde di depressione tali da aiutare il riempimento di miscela in questa fase, con i relativi benefici in termini di regime utile e potenza, c'è da dire che le onde si generano anche sull'aspirazione, creando a determinati regimi il cosiddetto "ram jet" o colpo d'ariete.

Bye, Luca

P.S. Anche se non è proprio regalato, il Facchinelli compralo....

Grapa
14-01-12, 11:31
Le onde si generano in qualsiasi tipo di condotto e quindi di marmitta, solo che utilizzando l'espansione, si riescono a sfruttare alcuni effetti di tipo fisico, in pratica all'aumentare del regime, la fase di lavaggio inizia ad avere problemi a generarsi, l'espansione correttamente dimensionata, fa si che si generino delle onde di depressione tali da aiutare il riempimento di miscela in questa fase, con i relativi benefici in termini di regime utile e potenza, c'è da dire che le onde si generano anche sull'aspirazione, creando a determinati regimi il cosiddetto "ram jet" o colpo d'ariete.

Bye, Luca

P.S. Anche se non è proprio regalato, il Facchinelli compralo....

Eh dammi un pò di settimane che raccimolo i soldi della laurea, e per un libro così li spendo volentieri:mrgreen:

Flycat
14-01-12, 11:34
Eh dammi un pò di settimane che raccimolo i soldi della laurea, e per un libro così li spendo volentierib:mrgreen:

Bravo ragazzo :mrgreen: Dottore in?

Bye, Luca

Grapa
14-01-12, 11:38
Bravo ragazzo :mrgreen: Dottore in?

Bye, Luca

Triennale di Ing. Meccanica. No non la sto facendo al cepu, è che a catania, a differenza del resto d'italia, non facciamo materie riguardanti i MCI a parte i rudimenti di meccanica applicata ed i cicli rankine otto diesel ecc di in fisica tecnica, da noi si preferisce fare "meccatronica" o "costruzioni biomeccaniche" :azz:

E qui la necessità di iscrivermi ad un forum di gente preparata per sapere qualcosa sui motori, partendo dai due tempi

Flycat
14-01-12, 11:45
Triennali dei Ing. Meccanica. No non la sto facendo al cepu, è che a catania, a differenza del resto d'italia, non facciamo materie riguardanti i MCI a parte i rudimenti di meccanica applicata ed i cicli rankine otto diesel ecc di in fisica tecnica, da noi si preferisce fare "meccatronica" o "costruzioni biomeccaniche" :azz:

Si ho presente, a Catania si va molto su questo tipo di cose, mi sembra anche giusto, un meccanico puro qui non avrebbe praticamente nessuna possibilità di lavoro :roll:
Come da noi in Archiettura a Siracusa, il corso di laurea è impostato molto sul restauro e il recupero, più che sulla progettazione pura o il design, d'altronde, visto l'andazzo del mercato, direi che non gli si può dare torto :roll:


E qui la necessità di iscrivermi ad un forum di gente preparata per sapere qualcosa sui motori, partendo a due tempi

Cmq, potevi anche dirlo prima, sarebbe stato più semplice spiegare le cose. ;-)

Bye, Luca

P.S. In bocca al lupo per la discussione della tesi.

Grapa
14-01-12, 11:49
Si ho presente, a Catania si va molto su questo tipo di cose, mi sembra anche giusto, un meccanico puro qui non avrebbe praticamente nessuna possibilità di lavoro :roll:
Come da noi in Archiettura a Siracusa, il corso di laurea è impostato molto sul restauro e il recupero, più che sulla progettazione pura o il design, d'altronde, visto l'andazzo del mercato, direi che non gli si può dare torto :roll:



Cmq, potevi anche dirlo prima, sarebbe stato più semplice spiegare le cose. ;-)

Bye, Luca

P.S. In bocca al lupo per la discussione della tesi.

Si anche mia sorella ad architettura ha visto non pochi guai, storia e tavole a china a non finire!!
Da noi forse si predilige di più la figura di impiantista, visto che non abbiamo più indirizzi separati, e quindi il meccanico puro si ferma a due tre materie su tutto il piano di studi.

devo farti i miei complimenti comunque, immagino che tu abbia studiato per i fatti tuoi, ma hai raggiunto veramente delle ottime conoscenze!

E bè, metti che incontravo un'ingegnere della vecchia guardia, non c'avrei capito una mazza di quello che mi avrebbe detto :mrgreen:

crepi crepi crepiiiiiiiii XD

vesclaudio
14-01-12, 12:02
allora stai diventando dottore!complimenti,dopo anni di studio la vita ti sta ripagando con una laurea!se vuoi le cose meccaniche in parole povere te lo posso dire,ma di onde e sopraonde non ci capisco una mazza!
l'unica cosa che so e il venturi del carburatore...

Grapa
14-01-12, 12:07
allora stai diventando dottore!complimenti,dopo anni di studio la vita ti sta ripagando con una laurea!se vuoi le cose meccaniche in parole povere te lo posso dire,ma di onde e sopraonde non ci capisco una mazza!
l'unica cosa che so e il venturi del carburatore...

grazie grazie. ancora diciamo, sono a metà strada, mi aspetta la specialistica. Ma onestamente arrivare a questo punto dopo che il primo anno a causa di analisi 1 mi volevo ritirare, bè è una soddisfazione!

Flycat
14-01-12, 12:11
Si anche mia sorella ad architettura ha visto non pochi guai, storia e tavole a china a non finire!!

Beh, il mio corso in particolare, è stato un massacro, nel senso che la varietà degli studi è stata tale da far impallidire chiunque, considera solo che per dare l'esame di legislazione, mi sono dovuto fare lo steso identico programma di diritto amministrativo che ha fatto un mio amico che studia legge...se non c'era lui che mi spiegava quella roba, ero ancora a cercare di capire la differenza tra potere e diritto soggettivo...:rabbia::rabbia::rabbia:


Da noi forse si predilige di più la figura di impiantista, visto che non abbiamo più indirizzi separati, e quindi il meccanico puro si ferma a due tre materie su tutto il piano di studi.

Alla fine, se consideri la meccanica legata ai motori, basta che ti studi, il giocosa, il ferrari e il pignone, sei apposto, considera che in ingegneria del veicolo, alla fine questo si studia, con la sola aggiunta di un uso abbastanza spinto delle simulazioni fem.


devo farti i miei complimenti comunque, immagino che tu abbia studiato per i fatti tuoi, ma hai raggiunto veramente delle ottime conoscenze!

Prima geometra, poi architetto, decisamente autodidatta :-)

In fondo, il vero studio, è quello spontaneo, studiare per un'esame, non è mai servito a nulla e mai servirà...


E bè, metti che incontravo un'ingegnere della vecchia guardia, non c'avrei capito una mazza di quello che mi avrebbe detto :mrgreen:

Se devo essere onesto, ho avuto modo di avere professori anziani e devo dire che spesso, "l'old style" era incentrato molto sulla pratica, cioè, quando dovevano spiegare il concetto si andava molto più sul pratico rispetto agli insegnanti moderni...quindi non è detto che sarebbe stata un'esperienza "disarmante" :-)

Bye, Luca

Grapa
14-01-12, 20:37
Beh, il mio corso in particolare, è stato un massacro, nel senso che la varietà degli studi è stata tale da far impallidire chiunque, considera solo che per dare l'esame di legislazione, mi sono dovuto fare lo steso identico programma di diritto amministrativo che ha fatto un mio amico che studia legge...se non c'era lui che mi spiegava quella roba, ero ancora a cercare di capire la differenza tra potere e diritto soggettivo...:rabbia::rabbia::rabbia:



Alla fine, se consideri la meccanica legata ai motori, basta che ti studi, il giocosa, il ferrari e il pignone, sei apposto, considera che in ingegneria del veicolo, alla fine questo si studia, con la sola aggiunta di un uso abbastanza spinto delle simulazioni fem.



Prima geometra, poi architetto, decisamente autodidatta :-)

In fondo, il vero studio, è quello spontaneo, studiare per un'esame, non è mai servito a nulla e mai servirà...



Se devo essere onesto, ho avuto modo di avere professori anziani e devo dire che spesso, "l'old style" era incentrato molto sulla pratica, cioè, quando dovevano spiegare il concetto si andava molto più sul pratico rispetto agli insegnanti moderni...quindi non è detto che sarebbe stata un'esperienza "disarmante" :-)

Bye, Luca

Da me quelli vecchia scuola sono stati tra i più teorici, un'incubo.

Gironzolando su internet ho trovato delle descrizioni delle marmitte ad espansione che presentano cono-tratto costante-troncocono, dove nel divergente si riflette un certo tipo di onda e nel convergente prosegue un'altra che viene riflessa pure indietro. ora io non capisco una cosa: li dice che per funzionare bene la marmitta deve essere in risonanza con il motore, e che questa non si verifica per numeri di giri troppo alti o troppo bassi. Adesso io mi chiedo: ma le marmitte normali funzionano ugualmente senza entrare in risonanza? Entrano in risonanza solo quelle ad espansione'
E se entrano in risonanza: funzionano solo per un numero limitato di giri?
E per i restanti numeri di giri che succede??

Grapa
15-01-12, 02:48
Da me quelli vecchia scuola sono stati tra i più teorici, un'incubo.

Gironzolando su internet ho trovato delle descrizioni delle marmitte ad espansione che presentano cono-tratto costante-troncocono, dove nel divergente si riflette un certo tipo di onda e nel convergente prosegue un'altra che viene riflessa pure indietro. ora io non capisco una cosa: li dice che per funzionare bene la marmitta deve essere in risonanza con il motore, e che questa non si verifica per numeri di giri troppo alti o troppo bassi. Adesso io mi chiedo: ma le marmitte normali funzionano ugualmente senza entrare in risonanza? Entrano in risonanza solo quelle ad espansione'
E se entrano in risonanza: funzionano solo per un numero limitato di giri?
E per i restanti numeri di giri che succede??

E per farti capire meglio ad esempio ti cito la marmitta della 200 rally: è rettangolare. Però sul vespa tecnica sta scritto che dà il 30 % di potenza, ma come? Non vedo condotti convergenti divergenti o cotroconi. E' questo che non capisco.
O la stessa domanda potrei fartela guardando la marmitta della 90SS tipo.

Flycat
15-01-12, 13:40
E per farti capire meglio ad esempio ti cito la marmitta della 200 rally: è rettangolare. Però sul vespa tecnica sta scritto che dà il 30 % di potenza, ma come? Non vedo condotti convergenti divergenti o cotroconi. E' questo che non capisco.
O la stessa domanda potrei fartela guardando la marmitta della 90SS tipo.

Tutti i sistemi di aspirazione e scarico hanno delle risonanze, la questione è solo come sfruttarle, devi considerare che l'onda si propaga nel condotto, arriva alla sua fine e poi torna indietro, l'uso di forme coniche serve per poter avere condotti di dimensione accettabile, in quanto a parità di ingombro in altezza, consente di far fare all'onda un percorso più lungo, rispetto al condotto dritto, gli scarichi hanno le loro risonanze caratteristiche, indipendentemente dal fatto che siano ad espansione o meno, l'espansione ha il pregio di riuscire ad aumentare, grazie alla sua conformazione, l'intervallo di frequenze (e quindi di regimi) in cui il motore riesce ad essere accordato e quindi ad avvalersi del maggior effetto estrattivo dello scarico, in modo da migliorare il riempimento in camera.

Bye, Luca

Grapa
18-01-12, 17:43
Tutti i sistemi di aspirazione e scarico hanno delle risonanze, la questione è solo come sfruttarle, devi considerare che l'onda si propaga nel condotto, arriva alla sua fine e poi torna indietro, l'uso di forme coniche serve per poter avere condotti di dimensione accettabile, in quanto a parità di ingombro in altezza, consente di far fare all'onda un percorso più lungo, rispetto al condotto dritto, gli scarichi hanno le loro risonanze caratteristiche, indipendentemente dal fatto che siano ad espansione o meno, l'espansione ha il pregio di riuscire ad aumentare, grazie alla sua conformazione, l'intervallo di frequenze (e quindi di regimi) in cui il motore riesce ad essere accordato e quindi ad avvalersi del maggior effetto estrattivo dello scarico, in modo da migliorare il riempimento in camera.

Bye, Luca

Grazie Luca come al solito per la tua completezza. Ma potresti consigliarmi dei testi su cui leggere nello specifico qualcosa di approfondito sulle espansioni? O anche qualche testo tecnico ben fatto sui motori 2t. Perchè mi sà che posso stare qui a bombardarti di domande per altrii tre mesi! XD

Flycat
18-01-12, 18:06
Grazie Luca come al solito per la tua completezza. Ma potresti consigliarmi dei testi su cui leggere nello specifico qualcosa di approfondito sulle espansioni? O anche qualche testo tecnico ben fatto sui motori 2t. Perchè mi sà che posso stare qui a bombardarti di domande per altrii tre mesi! XD

In italiano una buona lettura oltre al Facchinelli è il libro di Massimo Clarke "Motori a due tempi di alte prestazioni" in inglese ci sono "Two stroke performance engine tuning" simile al Facchinelli ma con una trattazione migliore delle espansioni, e, "Basic Design of two stroke engines" di Gordon P. Blair, questo è un libro tosto, da ingegnere con gli zebedei pesanti, che io sappia nonostante sia vecchio di 20 anni è il testo a livello complessivo con la migliore trattazione ingegneristica riguardo al 2t, non ti nascondo che è un libro che ancora non ho neanche finito di leggere per quanta attenzione richiede...

Bye, Luca

Vesponauta
18-01-12, 19:12
Vesponauta gira con un motore che ha quasi 100000km e non ha mai aperto

:rulez: :banana: :mavieni: :risata1: ;-)

Grapa
19-01-12, 12:44
In italiano una buona lettura oltre al Facchinelli è il libro di Massimo Clarke "Motori a due tempi di alte prestazioni" in inglese ci sono "Two stroke performance engine tuning" simile al Facchinelli ma con una trattazione migliore delle espansioni, e, "Basic Design of two stroke engines" di Gordon P. Blair, questo è un libro tosto, da ingegnere con gli zebedei pesanti, che io sappia nonostante sia vecchio di 20 anni è il testo a livello complessivo con la migliore trattazione ingegneristica riguardo al 2t, non ti nascondo che è un libro che ancora non ho neanche finito di leggere per quanta attenzione richiede...

Bye, Luca

Ti ringrazio Luca, ora mi dò da fare per trovarli.
Avevo un'ultima curiosità:leggendo il vespa tecnica, ho visto che alcuni modelli erano equipaggiati con pistoni a deflettore, e quelli sportivi con pistone bombato, ma si usavano solo questi due tipi di pistone?
COsì come le testate: io ho letto solo di testate ad alta turbolenza ed emisferiche :boh:

Flycat
19-01-12, 22:38
leggendo il vespa tecnica, ho visto che alcuni modelli erano equipaggiati con pistoni a deflettore, e quelli sportivi con pistone bombato, ma si usavano solo questi due tipi di pistone?
COsì come le testate: io ho letto solo di testate ad alta turbolenza ed emisferiche :boh:

Considera che stai leggendo roba che era già tecnologicamente obsoleta quando veniva prodotta...

Bye, Luca

Vesponauta
19-01-12, 23:48
Ma che bella discussione... sarebbe da spostare in Officina...

vesclaudio
20-01-12, 16:53
Ma che bella discussione... sarebbe da spostare in Officina...

vero,i discossustionisti della discussione come li chiamo io sono molto bravi a riguardo!:ok::ok::ok: