Visualizza Versione Completa : Come funziona l'accensione a puntine?
Salve a tutti, anche per me quest'anno è giunto il momento della maturità e avevo intenzione di fare la tesina sulla vespa
alla fisica volevo appunto collegarla all'accesione a puntine della mia 50 special
qualcuno mi può spiegare in dettaglio come si genera corrente?
so che il volano magnete ruota insieme all'albero motore producendo un campo magnetico, ma non mi è chiaro il ruolo delle puntine, e come scocca la scintilla nella candela
grazie per l'aiuto :ciao:
Vesponauta
27-02-12, 19:29
Accensione - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Accensione_a_puntine#Accensione_a_puntine)
Accensione - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Accensione_a_puntine#Accensione_a_puntine)
mmm ho letto quello riportato su wikipedia ma non sono convinto...non capisco la connessione tra volano magnete e puntine/bobina :mah:
mmm ho letto quello riportato su wikipedia ma non sono convinto...non capisco la connessione tra volano magnete e puntine/bobina :mah:
qualcuno ne sa di più?
le puntine sono come un interrutore , qunado sono chiuse anche il circuito d'accensione è chiuso quindi la corrente viene scaricata a massa , sul volano è montata una camma che ruotando fa aprire le puntine poco prima che il pistone sia al suo PMS, con il circuito aperto la corrente andra verso la bobina AT e poi alla candela che inneschera la combustione della miscela aria benzina.
Questo sistema è munito di un condensatore collegato in serie alle puntine che ha il compito di smorzare la tensione nel momento dell'apertura delle stesse (traferro, mi pare si chiami così) evitando così che si crei l'arco voltaico che bucherebbe i contatti
le puntine sono come un interrutore , qunado sono chiuse anche il circuito d'accensione è chiuso quindi la corrente viene scaricata a massa , sul volano è montata una camma che ruotando fa aprire le puntine poco prima che il pistone sia al suo PMS, con il circuito aperto la corrente andra verso la bobina AT e poi alla candela che inneschera la combustione della miscela aria benzina.
Questo sistema è munito di un condensatore collegato in serie alle puntine che ha il compito di smorzare la tensione nel momento dell'apertura delle stesse (traferro, mi pare si chiami così) evitando così che si crei l'arco voltaico che bucherebbe i contatti
grazie ora è un po' più chiaro, ma io dovrei farla non sulla scintilla che produce la combustione e fa partire la vespa, ma solo sui circuiti elettrici: cioè come mai le luci si accendono solo a motore acceso (non c'è la batteria sulla special)
il volano attraverso la camma fa aprire le puntine ma la corrente elettrica viene prodotta dal volano magnete che gira intorno alle bobine? la corrente viene poi stabilizzata dal condensatore e attraverso dei cavi elettrici (non so dove attaccati) la corrente arriva alle lampadine davanti e dietro
tutto giusto?
grazie ora è un po' più chiaro, ma io dovrei farla non sulla scintilla che produce la combustione e fa partire la vespa, ma solo sui circuiti elettrici: cioè come mai le luci si accendono solo a motore acceso (non c'è la batteria sulla special)
il volano attraverso la camma fa aprire le puntine ma la corrente elettrica viene prodotta dal volano magnete che gira intorno alle bobine? la corrente viene poi stabilizzata dal condensatore e attraverso dei cavi elettrici (non so dove attaccati) la corrente arriva alle lampadine davanti e dietro
tutto giusto?
Di solito si studia a fisica nel secondo semestre del 5* anno(almeno allo scientifico)...Sinceramente non mi ricordo granchè(avevo un professore pessimo),comunque in presenza di due campi magnetici che interagiscono,se uno si muove(nel nostro caso i magneti all'interno del volano) si crea un flusso di elettroni,la corrente che alimenta le tue lampadine,il fenomeno è noto come induzione elettromagnetica
Di solito si studia a fisica nel secondo semestre del 5* anno(almeno allo scientifico)...Sinceramente non mi ricordo granchè(avevo un professore pessimo),comunque in presenza di due campi magnetici che interagiscono,se uno si muove(nel nostro caso i magneti all'interno del volano) si crea un flusso di elettroni,la corrente che alimenta le tue lampadine,il fenomeno è noto come induzione elettromagnetica
si sto studiando l'argomento proprio in questo periodo, ma tu parli di 2 campi magnetici: uno i magneti nel volano e l'altro? e i fili elettrici che accendono le lampadine da dove provengono?
si sto studiando l'argomento proprio in questo periodo, ma tu parli di 2 campi magnetici: uno i magneti nel volano e l'altro? e i fili elettrici che accendono le lampadine da dove provengono?
sai rispondermi? :-)
Liceali...tze:mrgreen::mrgreen: allora in presenza di un campo magnetico rotante si crea una forza elettromotrice indotta ....cioè il campo magnetico rotante(che viene provocato dal volano)crea una corrente all'interno dello statore...se la Vespa è spenta...e un cè:mrgreen:
Sarebbe interessante sapere se la Vespa è un generatore sincrono o asincrono ma questa è roba da noi dell'ITIS:mrgreen:
Le puntine sono solo un interruttore,niente di più,ovviamente quando non toccano non passa corrente,la corrente è troppo bassa da creare un arco elettrico,quando invece toccano passa corrente e la candela può scintillire:mrgreen: nell'accensione elettronica a questo pensa un circuito elettronico
Il campo magnetico che attraversa le bobine fa si che queste generino una tensione ai loro capi e quindi una corrente.
Una bobina, regolata dalle puntine, alimenta un elevatore AT che genera la scarica necessaria per la fase di scoppio, l'altra genera la corrente necessaria al funzionamento di luci e clacson.
Una terza bobina genera la corrente necessaria per il funzionamento della luce dello stop dove presente.
:ciao: Gg
mi sembri un tantino confuso...... le puntine ed il condensatore fanno parte del circuito d'accensione , cioè di quel circuito che fa scoccare la scintilla tra gli elettrodi della candela per innesca la combustione che poi fa girare il motore , le lampade fanno parte di un altro circuito che nella special non è stabilizzato .
Se tu vuoi capire come si crea la corrente elettrica (migrazione elettronica ) è il discorso è ben diverso , quello come, ti ha detto Ale0592 è meglio che lo studi nei testi di fisica
Liceali...tze:mrgreen::mrgreen: allora in presenza di un campo magnetico rotante si crea una forza elettromotrice indotta ....cioè il campo magnetico rotante(che viene provocato dal volano)crea una corrente all'interno dello statore...se la Vespa è spenta...e un cè:mrgreen:
Sarebbe interessante sapere se la Vespa è un generatore sincrono o asincrono ma questa è roba da noi dell'ITIS:mrgreen:
Le puntine sono solo un interruttore,niente di più,ovviamente quando non toccano non passa corrente,la corrente è troppo bassa da creare un arco elettrico,quando invece toccano passa corrente e la candela può scintillire:mrgreen: nell'accensione elettronica a questo pensa un circuito elettronico
Il campo magnetico che attraversa le bobine fa si che queste generino una tensione ai loro capi e quindi una corrente.
Una bobina, regolata dalle puntine, alimenta un elevatore AT che genera la scarica necessaria per la fase di scoppio, l'altra genera la corrente necessaria al funzionamento di luci e clacson.
Una terza bobina genera la corrente necessaria per il funzionamento della luce dello stop dove presente.
:ciao: Gg
Fateli studiare sui testi questi ragazzi che poi quando vengono a lavoro devo passare mesi a fare lezioni di chimica fisica e meccanica ...... noi dell' ITIS....
noi dell' ITIS....
Elettrotecnica?
:ciao: Gg
Elettrotecnica?
:ciao: Gg
No, chimica industriale
poi Sai in raffineria ci sono pompe e compressori con dei piccoli motorino elettrici a 6000V e assorbimenti contenuti di 500 Ampere , qualche TG da 16MW , sistemi di regolazioni fini con comando elettrico in BT ed attuazione pneumatica ,scambio termico in tutte le salse quindi, non per fare lo sborone, ma per capire ho dovuto e devo studiare un po di tutto:mrgreen:
Fateli studiare sui testi questi ragazzi che poi quando vengono a lavoro devo passare mesi a fare lezioni di chimica fisica e meccanica ...... noi dell' ITIS....
Non ci sono più soldi per laboratori e compagnia...ecco perchè si studia sui testi ormai...ho imparato di più in 2 settimane di stage come elettricista che in 5 anni di ITIS....se ci aggiungi dei pessimi(ma aiutatemi a dire pessimi)insegnanti...
Su quello che ho affermato prima sono abbastanza sicuro in quanto bene o male non penso che sul mio libro di ELT ci siano cazzate...a meno che non me lo ricordi male io...
No, chimica industriale
poi Sai in raffineria ci sono pompe e compressori con dei piccoli motorino elettrici a 6000V e assorbimenti contenuti di 500 Ampere , qualche TG da 16MW , sistemi di regolazioni fini con comando elettrico in BT ed attuazione pneumatica ,scambio termico in tutte le salse quindi, non per fare lo sborone, ma per capire ho dovuto e devo studiare un po di tutto:mrgreen:
Io ho sempre lavorato con motori in CC con tensioni non altissime, da 24 a 200 Vcc e correnti fino a 1500 Ampere controllate a Thiristori o a Mosfet.
Li il discorso è un po più complesso, perchè la corrente continua da controllare non è semplicissimo, oltretutto con correnti così elevate ... ma mi sono davvero divertito!!!
Guarda qui: http://www.vesparesources.com/534514-post30.html
:ciao: Gg
Non ci sono più soldi per laboratori e compagnia...ecco perchè si studia sui testi ormai...ho imparato di più in 2 settimane di stage come elettricista che in 5 anni di ITIS....se ci aggiungi dei pessimi(ma aiutatemi a dire pessimi)insegnanti...
Su quello che ho affermato prima sono abbastanza sicuro in quanto bene o male non penso che sul mio libro di ELT ci siano cazzate...a meno che non me lo ricordi male io...
Non posso che darti conferma, i ragazzi che arrivano a lavoro in questi ultimi tempi i laboratori li vedono solo a distanza ,e pensa che io facevo ore e ore in laboratorio e posso garantire che si imparava tantissimo.
Per gli insegnanti anche li lo standard e calato parecchio , pure questo constatato dal livello medio dei nuovi assunti...... in alcuni casi devi partire dai concetti base.
Vesponauta
01-03-12, 10:18
Liceali...tze:mrgreen::mrgreen:
[...]
Le puntine sono solo un interruttore,niente di più,ovviamente quando non toccano non passa corrente,la corrente è troppo bassa da creare un arco elettrico,quando invece toccano passa corrente e la candela può scintillire
:noncisiamo:
Il sistema della Vespa (e di tantissimi ciclomotori di una volta, compreso il mio Di Blasi R7, ma anche la mia Guzzi V 35) è un sistema IDI secondo la citazione di Wikipedia già riportata da me più sopra, e che qui riporto:
Accensione - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Accensione_a_puntine#Accensione_a_puntine)
perchè le puntine sono sempre chiuse, e si aprono solo quando deve scoccare la scintilla.
Ma tu guarda se un liceale deve correggere un elettrotecnico... :roll: :azz: :boxing: :rulez: :Lol_5:
:ciao:
Vesponauta
01-03-12, 10:35
grazie ora è un po' più chiaro, ma io dovrei farla non sulla scintilla che produce la combustione e fa partire la vespa, ma solo sui circuiti elettrici: cioè come mai le luci si accendono solo a motore acceso (non c'è la batteria sulla special)
Per lo stesso motivo per cui fino a quando non attacchi la dinamo alla ruota della bicicletta, le sue luci non si accendono: è tutto fermo! ;-)
:noncisiamo:
Il sistema della Vespa (e di tantissimi ciclomotori di una volta, compreso il mio Di Blasi R7, ma anche la mia Guzzi V 35) è un sistema IDI secondo la citazione di Wikipedia già riportata da me più sopra, e che qui riporto:
Accensione - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Accensione_a_puntine#Accensione_a_puntine)
perchè le puntine sono sempre chiuse, e si aprono solo quando deve scoccare la scintilla.
Ma tu guarda se un liceale deve correggere un elettrotecnico... :roll: :azz: :boxing: :rulez: :Lol_5:
:ciao:
:shock::shock::shock:scusa ma non ha molto senso,cioè passa corrente quando è aperto? non è per criticare vorrei capire come funziona....è l'esatto contrario di un interruttore!
Comunque devo fare una confessione...un anno di liceo lo ho fatto pure io:doh:
Non posso che darti conferma, i ragazzi che arrivano a lavoro in questi ultimi tempi i laboratori li vedono solo a distanza ,e pensa che io facevo ore e ore in laboratorio e posso garantire che si imparava tantissimo.
Per gli insegnanti anche li lo standard e calato parecchio , pure questo constatato dal livello medio dei nuovi assunti...... in alcuni casi devi partire dai concetti base.
Ti faccio un esempio calzante,stamani ho collegato delle prese in un ufficio,attacco il differenziale e provo con il tester se c'è corrente...mi sono sbalordito di vedere corrente tra fase e terra(l'ho pure smontata per vedere se avevo sbagliato qualcosa),allora chiedo a quello con cui mi hanno messo e mi ha detto che è del tutto normale...io nella pratica,sugli impianti,sono uno dei migliori in classe mia eppure NESSUNO mi aveva mai detto che doveva esserci tensione tra fase e terra tanto che ero convinto non ci dovesse essere affatto! mi pare che sia una cosa che uno che studia per diventare perito elettrotecnico dovrebbe sapere!
Scusate il doppio post...non ho ancora capito come facciate a mettere più citazioni in un solo post dopo 3 anni che sono su questo forum:mrgreen::boh:
Vesponauta
01-03-12, 13:29
:shock::shock::shock:scusa ma non ha molto senso,cioè passa corrente quando è aperto?
Un contatto non è fatto solo per far passare corrente, ma per interrompere un circuito quando lo si apre.
Che dice Wikipedia a proposito dell'accensione IDI?
Cito:
La bobina è caricata magneticamente con un alternatore con le uscite raddrizzate o con la batteria, nel momento in cui si aprono le puntine, il campo magnetico collassa e si genera una tensione di circa 20 kV,
Un contatto non è fatto solo per far passare corrente, ma per interrompere un circuito quando lo si apre.
Che dice Wikipedia a proposito dell'accensione IDI?
Cito:
La bobina è caricata magneticamente con un alternatore con le uscite raddrizzate o con la batteria, nel momento in cui si aprono le puntine, il campo magnetico collassa e si genera una tensione di circa 20 kV,
:ok:
Vesponauta
02-03-12, 18:24
Liceo scientifico batte ITIS 1 a 0...
:risata1:
:Lol_5:
:quote:
:rulez:
:ciao:
scusate l'assenza mi fa piacere vedere che ho sollecitato una discussione :)
grazie anche per tutti i vostri interventi ora la situazione mi è più chiara
riassumo per vedere se ho capito: tramite la rotazione del volano-magnete attorno alla bobina questa si carica magneticamente, poi quando si aprono le puntine il campo magnetico collassa provocando una tensione che arriva alla candela la quale con una scintilla fa mettere in moto la vespa
corretto?
arinaldi94
02-03-12, 19:48
La bobina è caricata magneticamente con un alternatore con le uscite raddrizzate o con la batteria, nel momento in cui si aprono le puntine, il campo magnetico collassa e si genera una tensione di circa 20 kV,
20kv solo dopo la bobina AT e quindi sulla candela. sulle puntine c'è molta meno tensione
Un contatto non è fatto solo per far passare corrente, ma per interrompere un circuito quando lo si apre.
Che dice Wikipedia a proposito dell'accensione IDI?
Cito:
La bobina è caricata magneticamente con un alternatore con le uscite raddrizzate o con la batteria, nel momento in cui si aprono le puntine, il campo magnetico collassa e si genera una tensione di circa 20 kV,
Non per essere bastian contrario , ma alcune cose non mi tornano.
1)Da che so io , nei vecchi motori vespa senza batteria , la corrente in uscita dalla bobina non è raddrizzata.
2) quando le puntine sono chiuse la corrente va a massa perchè trova meno resistenza, mentre con le punte aperte l'unica strada che può percorrere è quella verso la bobina ad alta tensione ,far scoccare la scintilla tra gli elettrodi della candela per poi venire scaricata a massa .
Più tardi posto la foto dello statore della GL che ho sotto mano
arinaldi94
02-03-12, 19:58
si, sulle vespe a puntine il condensatore serve solo a non far sfiammare le puntine.
si, sulle vespe a puntine il condensatore serve solo a non far sfiammare le puntine.
esatto :ok:
scusate l'assenza mi fa piacere vedere che ho sollecitato una discussione :)
grazie anche per tutti i vostri interventi ora la situazione mi è più chiara
riassumo per vedere se ho capito: tramite la rotazione del volano-magnete attorno alla bobina questa si carica magneticamente, poi quando si aprono le puntine il campo magnetico collassa provocando una tensione che arriva alla candela la quale con una scintilla fa mettere in moto la vespa
corretto?
quindi è giusto?
Salve a tutti
ho visto questa discussione oggi e voglio rispondere in modo corretto perchè in giro c'è molta confusione.
Ho letto in molte discussioni che durante il funzionamento il condensatore si carica, quando le puntine aprono il condensatore si scarica sulla bobina e questa genera una scintilla. Questo per un sistema a puntine è completamente errato. Se le puntine sono chiuse, il condensatore è in corto, come fa a caricarsi??
Spieghiamo in modo giusto con un po' di terminologia elettrotecnica. Quando le puntine sono chiuse, il condensatore è cortocircuitato per cui può essere escluso dallo schema equivalente. Le puntine chiuse chiudono il circuito del primario della bobina su sé stesso, mentre il nucleo della bobina è sottoposto al campo magnetico variabile generato dalla rotazione dei magneti permanenti fissati sullo statore. Come è noto, un campo magnetico variabile genera in una spira di filo conduttore un campo magnetico proporzionale alla derivata del campo magnetico nel tempo. Questa tensione, essendo la bobina chiusa in corto circuito, provoca una corrente indotta all'interno della bobina stessa, che tende a contrastare il campo magnetico (per la legge di lentz). Ciò significa che la bobina tende a frenare il volano quando gira (e cosa dovrebbe fare senò, aiutarlo a girare?? Sarebbe il moto perpetuo) assorbendo energia meccanica da esso e convertandola in energia magnetica e una piccola parte in energia termica dissipata nel filo per la resistenza in serie e nel ferro per le perdite di isteresi magnetica e per correnti parassite. Non a caso il nucleo della bobina è in ferro laminato (tanti lamierini) e non in blocco unico per aumentare la resistenza del ferro e quindi diminuire le perdite per corrente parassita. Il valore della corrente nella bobina cresce fino a che le puntine aprono oppore fino alla saturazione del ferro o ancora fino a che la resistenza serie della bobina lo permette (tutto dipende dal tempo di chiusura delle puntine e/o dal disegno del circuito magnetico, vedi legge di hopkinson N x I = H x l). A questo punto le puntine si aprono, ed entra in gioco il condensatore. Se non ci fosse il condensatore, la tensione ai capi della bobina andrebbe subito ad un valore elevatissimo, idealmente infinito, e le puntine, essendo aperte di un valore infinitesimale, si trascinerebbero l'arco e si bucherebbero in tempo breve (è quello che succede se il condensatore non è buono). Come si sa, il condensatore permette rapidi cambiamenti di corrente in esso ma non di tensione ai suoi capi. Di conseguenza, l'istante dopo l'apertura delle puntine, la tensione ai capi di esse e del condensatore è ancora nulla, perchè la corrente circolante nella bobina si riversa nel condensatore. A questo punto le puntine sono aperte ed in esse non circola più corrente, e quindi possono essere escluse dal circuito equivalente, che è composto dalla bobina primaria e dal condensatore, per il momento. Questi elementi formano un circuito LC, che risuona ad una propria frequenza f=1/(2pi*sqrt(LC)). Il risultato è che l'energia viene continuamente scambiata tra il condensatore (sotto forma di campo elettrico) e la bobina (sotto forma di campo magnetico) fino a che le perdite (tra queste anche la scintilla alla candela) lo permettono, dando vita ad una OSCILLAZIONE SMORZATA. L'oscillazione smorzata è costituita da una sinusoide che diminuisce mano a mano il suo valore con legge esponenziale. E' l'andamento che ha un pendolo in un ambiente reale con perdite. Il picco di tensione si verifica quindi un tempo discreto dopo l'apertura infinitesimale delle puntine, quindi queste sono aperte a tal distanza da non permettere lo scoccare dell'arco fra loro. Naturalmente il condensatore deve essere di valore giusto, più grande è più le puntine durano, più piccolo è più la scintilla è forte (poichè l'ampiezza dell'oscillazione smorzata è più grande) però può darsi che le puntine non siano aperte a sufficienza per scongiurare l'arco, dato che la frequenza LC è maggiore ed è minore il tempo che il picco ci mette a generarsi.
A questo punto, se la bobina è del tipo interno sia bassa che alta tensione (ad esempio per le vnb), la bobina stessa si comporta come un trasformatore ed una elevata tensione indotta, sempre sotto forma di oscillazione smorzata, si presenta ai capi della bobina di alta tensione. La tensione generata al secondario è proporzionale al rapporto di trasformazione, ossia al rapporto spire tra bobina primaria e bobina secondaria.
Se invece la bobina è del tipo interna più esterna ad alta tensione (tipo GS VS1), la tensione generata dalla bobina interna viene mandata a quella esterna, che è a sua volta composta da un avvolgimento a bassa tensione e da uno ad alta tensione. Questa si comporta come un trasformatore elevando la tensione.
Se invece si parla di accensione a spinterogeno (come per le successive GS) a batteria, il discorso è identico, c'è solamente la bobina esterna che viene caricata a puntine chiuse dalla corrente della batteria. La corrente nel primario aumenta in modo lineare fino a che la resistenza sserie della bobina primaria lo permette. Vorrei far notare che la batteria può essere vista come un generatore ideale di tensione, per cui nel modello equivalente di thevenin essa viene sostituita da un cortocircuito. In pratica quando la corrente nella bobina primaria ha raggiunto il suo massimo, il circuito equivalente è una bobina carica di energia magnetica cortorcircuitata su sè stessa (tramite l'equivalente della batteria e le puntine) e quindi il modello è identico ai casi precedenti.
E' un circuito molto semplice, ma che racchiude in sé molte leggi e principi di elettromagnetismo, sulla tesina di maturità è impensabile scrivere una cosa del tipo "le puntine si aprono e si genera la scintilla per la sovratensione", per me deve essere approfondito come l'ho descritto io.
A questo punto direi che l'ITIS (dove mi sono diplomato io) è in netto vantaggio!!
arinaldi94
09-03-12, 14:33
spiegazione spettacolare! itis elettrotecnico?
no, elettronica e telecomunicazioni, però avevo un prof di elettrotecnica molto bravo e che ci teneva;-)
Andrea che dire ...tanto di capello , questa si che è una tesi..... ma per gli smanettoni è anche troppo:ok:
Vesponauta
09-03-12, 16:01
A questo punto direi che l'ITIS (dove mi sono diplomato io) è in netto vantaggio!!
Ognuno tira l'acqua al suo mulino... :mrgreen:
(A parte tutto, i miei complimenti: io ho semplicemente giocato con case93! ;-))
Salve a tutti
ho visto questa discussione oggi e voglio rispondere in modo corretto perchè in giro c'è molta confusione.
Ho letto in molte discussioni che durante il funzionamento il condensatore si carica, quando le puntine aprono il condensatore si scarica sulla bobina e questa genera una scintilla. Questo per un sistema a puntine è completamente errato. Se le puntine sono chiuse, il condensatore è in corto, come fa a caricarsi??
Spieghiamo in modo giusto con un po' di terminologia elettrotecnica. Quando le puntine sono chiuse, il condensatore è cortocircuitato per cui può essere escluso dallo schema equivalente. Le puntine chiuse chiudono il circuito del primario della bobina su sé stesso, mentre il nucleo della bobina è sottoposto al campo magnetico variabile generato dalla rotazione dei magneti permanenti fissati sullo statore. Come è noto, un campo magnetico variabile genera in una spira di filo conduttore un campo magnetico proporzionale alla derivata del campo magnetico nel tempo. Questa tensione, essendo la bobina chiusa in corto circuito, provoca una corrente indotta all'interno della bobina stessa, che tende a contrastare il campo magnetico (per la legge di lentz). Ciò significa che la bobina tende a frenare il volano quando gira (e cosa dovrebbe fare senò, aiutarlo a girare?? Sarebbe il moto perpetuo) assorbendo energia meccanica da esso e convertandola in energia magnetica e una piccola parte in energia termica dissipata nel filo per la resistenza in serie e nel ferro per le perdite di isteresi magnetica e per correnti parassite. Non a caso il nucleo della bobina è in ferro laminato (tanti lamierini) e non in blocco unico per aumentare la resistenza del ferro e quindi diminuire le perdite per corrente parassita. Il valore della corrente nella bobina cresce fino a che le puntine aprono oppore fino alla saturazione del ferro o ancora fino a che la resistenza serie della bobina lo permette (tutto dipende dal tempo di chiusura delle puntine e/o dal disegno del circuito magnetico, vedi legge di hopkinson N x I = H x l). A questo punto le puntine si aprono, ed entra in gioco il condensatore. Se non ci fosse il condensatore, la tensione ai capi della bobina andrebbe subito ad un valore elevatissimo, idealmente infinito, e le puntine, essendo aperte di un valore infinitesimale, si trascinerebbero l'arco e si bucherebbero in tempo breve (è quello che succede se il condensatore non è buono). Come si sa, il condensatore permette rapidi cambiamenti di corrente in esso ma non di tensione ai suoi capi. Di conseguenza, l'istante dopo l'apertura delle puntine, la tensione ai capi di esse e del condensatore è ancora nulla, perchè la corrente circolante nella bobina si riversa nel condensatore. A questo punto le puntine sono aperte ed in esse non circola più corrente, e quindi possono essere escluse dal circuito equivalente, che è composto dalla bobina primaria e dal condensatore, per il momento. Questi elementi formano un circuito LC, che risuona ad una propria frequenza f=1/(2pi*sqrt(LC)). Il risultato è che l'energia viene continuamente scambiata tra il condensatore (sotto forma di campo elettrico) e la bobina (sotto forma di campo magnetico) fino a che le perdite (tra queste anche la scintilla alla candela) lo permettono, dando vita ad una OSCILLAZIONE SMORZATA. L'oscillazione smorzata è costituita da una sinusoide che diminuisce mano a mano il suo valore con legge esponenziale. E' l'andamento che ha un pendolo in un ambiente reale con perdite. Il picco di tensione si verifica quindi un tempo discreto dopo l'apertura infinitesimale delle puntine, quindi queste sono aperte a tal distanza da non permettere lo scoccare dell'arco fra loro. Naturalmente il condensatore deve essere di valore giusto, più grande è più le puntine durano, più piccolo è più la scintilla è forte (poichè l'ampiezza dell'oscillazione smorzata è più grande) però può darsi che le puntine non siano aperte a sufficienza per scongiurare l'arco, dato che la frequenza LC è maggiore ed è minore il tempo che il picco ci mette a generarsi.
A questo punto, se la bobina è del tipo interno sia bassa che alta tensione (ad esempio per le vnb), la bobina stessa si comporta come un trasformatore ed una elevata tensione indotta, sempre sotto forma di oscillazione smorzata, si presenta ai capi della bobina di alta tensione. La tensione generata al secondario è proporzionale al rapporto di trasformazione, ossia al rapporto spire tra bobina primaria e bobina secondaria.
Se invece la bobina è del tipo interna più esterna ad alta tensione (tipo GS VS1), la tensione generata dalla bobina interna viene mandata a quella esterna, che è a sua volta composta da un avvolgimento a bassa tensione e da uno ad alta tensione. Questa si comporta come un trasformatore elevando la tensione.
Se invece si parla di accensione a spinterogeno (come per le successive GS) a batteria, il discorso è identico, c'è solamente la bobina esterna che viene caricata a puntine chiuse dalla corrente della batteria. La corrente nel primario aumenta in modo lineare fino a che la resistenza sserie della bobina primaria lo permette. Vorrei far notare che la batteria può essere vista come un generatore ideale di tensione, per cui nel modello equivalente di thevenin essa viene sostituita da un cortocircuito. In pratica quando la corrente nella bobina primaria ha raggiunto il suo massimo, il circuito equivalente è una bobina carica di energia magnetica cortorcircuitata su sè stessa (tramite l'equivalente della batteria e le puntine) e quindi il modello è identico ai casi precedenti.
E' un circuito molto semplice, ma che racchiude in sé molte leggi e principi di elettromagnetismo, sulla tesina di maturità è impensabile scrivere una cosa del tipo "le puntine si aprono e si genera la scintilla per la sovratensione", per me deve essere approfondito come l'ho descritto io.
A questo punto direi che l'ITIS (dove mi sono diplomato io) è in netto vantaggio!!
:applauso::applauso::applauso:
Mi vergongo del mio livello bassissimo di conoscienze nel mio stesso settore!
ottima spiegazione, grazie!
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