• Vespa Primavera in prova



    In Piaggio torna la Primavera. La Casa di Pontedera rispolvera un nome storico per presentare l'ultima evoluzione dello scooter a ruote più basse più famoso del mondo: la nuova Vespa Primavera riparte proprio dal design affusolato e sfuggente del modello datato 1968, con una reinterpretazione in chiave moderna che aggiunge al nuovo modello uno stile elegante e ricercato, il tutto impreziosito dai numerosi dettagli che ripropongono in chiave moderna alcune caratteristiche della Primavera "originale". Rimane intatto anche lo spirito di questo scooter, che fu poi quello che ne decretò l'enorme successo: piccola, agile e scattante, Vespa Primavera vuole riproporre il fascino di un veicolo cittadino dinamico e sbarazzino, oltre che dotato di un design "senza tempo" che svincola dalla attuale definizione di semplice scooter. La nuova Vespa Primavera è prodotta negli stabilimenti di Pontedera (Pisa) per tutti mercati del mondo occidentale, mentre per quelli del Sud-Est Asiatico e il Vietnam la produzione è affidata parallelamente allo stabilimento vietnamita di Vinh Phuc, nei pressi di Hanoi. Già disponibile nelle concessionarie, sono quattro le motorizzazioni, due 50 2 e 4tempi), 125 e 150 cc. I prezzi della nuova Vespa Primavera partono dai 2.720 euro della versione due tempi per salire a 2.820 della versione 4t, mentre le cilindrate superiori costano 3.700 euro e 3.900 euro.

    Comfort, maneggevolezza e sicurezza
    Se lo stile quindi si rifà al passato, la nuova Primavera tecnicamente non ha nulla a che vedere con il leggendario modello uscito di scena nel 1982. Chiamata a sostituire nel listino i modelli Vespa Lx, il nuovo scooter ha infatti una carrozzeria totalmente rinnovata, con la classica scocca portante in acciaio riprogettata per assicurare una superiore rigidità e nel contempo miglior comfort. Il nuovo progetto ha consentito di ottenere una posizione in sella più ergonomica ed una razionalizzazione degli ingombri e della distribuzione dei pesi rispetto ai precedenti modelli Vespa. Tra questi, il nuovo posizionamento della batteria, ora inserita nel longherone centrale della pedana, che ha permesso un aumento della portata di carico del vano sottosella da 14,3 a 16,6 litri, oltre ad una maggiore praticità nel raggiungimento del motore per gli interventi di manutenzione.
    La sospensione anteriore mantiene lo schema classico dei modelli Vespa, anche se sulla nuova Primavera i tecnici hanno adottato un sistema completamente ridisegnato per diminuire gli attriti di scorrimento degli elementi e aumentare il comfort: l'ammortizzatore è ora fissato al supporto in alluminio che lo collega alla ruota tramite un perno di incernieramento, mentre sulla precedente Vespa Lx era fissato con due viti. I cerchi da 11" hanno sempre 5 razze ma sono stati rivisti nel disegno.

    Tecnologia e stile, ecco la nuova Vespa Primavera
    Le luci di posizione, il faro posteriore e gli indicatori di direzione sono a Led, e creano un insieme elegante e funzionale. Il disegno del cruscotto, di forma romboidale, si rifà a quello della storica Primavera, ma è ovviamente tutto nuovo. Sotto al tachimetro digitale è inserito un display LDC per le informazioni di bordo, il tutto a creare un complesso ricercato ma anche semplice e funzionale. Da segnalare poi la posizione dei comandi sul manubrio, che riprendono lo stile classico come sottolineato dai braccialetti cromati alle estremità del manubrio. Volendo cercare il classico "pelo nell'uovo", le finiture dei blocchetti elettrici non appare curato quanto il resto del veicolo, mentre è fuori discussione l'estrema praticità. Anche i colori della nuova Vespa Primavera ricalcano le proposte del modello "storico", e accanto ai classici Bianco, Rosso e Nero trovano posto le versioni metallizzate Blu, Bronzo e Azzurro.

    Motori monocilindrici da 50 a 150 cc
    La nuova Vespa Primavera è disponibile in quattro differenti motorizzazioni che vanno dal 50 cc al 150 cc. Le due proposte di minor cilindrata vedono la possibilità di scegliere tra motori a 2 e 4 tempi: il motore 50 cc 2 tempi promette prestazioni più briose, mentre il 50 cc 4 tempi e 4 valvole da 4,35 CV è sviluppato per ottenere consumi ed emissioni contenute. Nelle cilindrate 125 cc e 150 cc, il propulsore è un monocilindrico 4 tempi raffreddato ad aria e con distribuzione 3 valvole (2 di aspirazione e 1 di scarico). Si tratta di un motore a corsa lunga già impiegato su alcuni modelli Piaggio che i tecnici di Pontedera hanno sviluppato con l'obiettivo di ottenere un mix di prestazioni e consumi (e quindi emissioni) contenuti. L'attenzione è stata rivolta soprattutto sulla diminuzione degli attriti interni e sul miglioramento della fluidodinamica, ottenendo anche minore rumorosità meccanica. La nuova Vespa Primavera si distingue per l'avviamento a ruota libera, più silenzioso di quello classico, e un variatore ridefinito al fine di migliorare ulteriormente i consumi di carburante ed ottenere un maggiore comfort di marcia nel traffico. I consumi dichiarati dalla Casa arrivano a 64 km/l (procedendo a 50 km/h), con gli intervalli di manutenzione programmati ogni 10.000 km. In termini di comfort, da sottolineare l'adozione dei supporti motore su cuscinetti in luogo dei precedenti silent-block, con l'obiettivo di ridurre drasticamente le vibrazioni trasmesse alla ciclistica.

    In sella: dinamica e sicura
    Piccola e bassa da terra, la nuova Vespa Primavera conferma in sella le sensazioni che fornisce al primo sguardo. La posizione è comoda, grazie alla sella bene imbottita e all'ergonomia centrata per le più diverse esigenze. Grazie alle ruote da 11 pollici ed al bilanciamento azzeccato, la Primavera si muove svelta nel traffico, con rapidità e sicurezza. Sgattaiolare tra le auto e posizionarsi in "pole position" ai semafori risulta un gioco da ragazzi, esattamente quello che ci vuole per affrontare senza stress anche i più impegnativi trasferimenti cittadini. Il comfort è ottimo, con solo la sospensione posteriore leggermente "secca" nelle risposte e che non digerisce alla perfezione le buche più profonde. Nulla di grave, soprattutto considerata l'ottima stabilità e la totale assenza di vibrazioni. Il motore è regolare e discretamente scattante. Anche nella versione 150 cc non è un mostro di potenza, ma ci si muove con brio da un semaforo all'altro, potendo contare su un'accelerazione lineare e priva di incertezze e sulle buone doti di ripresa. La frenata è valida ma non eccellente: per ottenere il massimo dal disco anteriore è necessario strizzare a fondo il comando, mentre al tamburo posteriore avremmo preferito la modulabilità di un impianto a disco. L'Abs per ora non è disponibile ma, ci assicurano i tecnici Piaggio, è già in fase di sviluppo, e porterà con sé una novità che definiscono "molto interessante". In estrema sintesi, la nuova Vespa Primavera rispetta appieno le aspettative: pratica e disinvolta nel traffico, unisce agilità e comfort con un design modaiolo che davvero non passa inosservato.

    Vespa, un successo 100% Made in Italy
    Nei primi nove mesi del 2013, il marchio Vespa ha raggiunto nel mondo la eccezionale quota di oltre 146.600 unità, per una crescita del 21,3% rispetto alle 120.900 unità vendute nello stesso periodo del 2012. Dal 2004, quando le vendite complessive raggiunsero 58.000 unità, il Brand è passato poi alle 100.000 del 2006 fino alle 122.000 del 2009, per chiudere il 2012 con ben 165.000 Vespa prodotte. Le prospettive del 2013 sono quelle di un ulteriore miglioramento di questo record.

    Vespa.com, la Pimavera è sul web
    Il debutto a Eicma 2013 della nuova Vespa Primavera ha coinciso con quello sul web attraverso il sito ufficiale Vespa.com. Il sito globale di Vespa, oltre a tutte le immagini e le informazioni tecniche sugli scooter del Marchio, anche un completo configuratore per "creare" virtualmente la propria Vespa. Oltre a questo, il portale offre una serie di nuovi contenuti video che hanno come focus proprio la nuova Primavera, ripresa in azione nelle più belle strade e piazze italiane o ancora proposta nella sua genesi, con un bel video-documentario che ne mostra la creazione dal primo foglio di lamiera di acciaio sino all'uscita dalle linee di assemblaggio di Pontedera.

    Fonte
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