Eccomi!

Oggi, partito con Volumexit e signora da Pisa verso le 10.30 e arrivato a casa alle 18.20
Viaggio tranquillo, col sole (tranne una parentesi a Busalla, durata poco) e traffico accettabile.

Ieri, invece, giornataccia: dopo il sole di Ostia Lido che ci aveva illuso, da Viterbo in poi non c'è stata più tregua. Acqua a secchiate per tutta la strada, con raffiche di vento che aumentavano il disagio e una malaugurata deviazione forzata a causa di un incidente stradale nelle campagne di Bolsena con i vigili urbani che bloccavano la strada.

Dopo tutti i grattacapi che - inaspettatamente - mi ha dato la Verdona per colpa di quel filtraccio del menga, ieri ero veramente abbacchiato: sotto la pioggia battente, sui tornanti delle terre di Toscana non riuscivo letteralmente a guidare. Non riuscivo a far girare la Verdona, ad ogni curva mi vedevo per terra. "Quazzo - mi dicevo dietro la visiera che grondava - ma possibile che dopo la caduta di gennaio io non sappia più guidare????". All'uscita delle curve, appena davo gas non sentivo più l'anteriore, mi producevo in strane contorsioni sul sellino come si fa quando si impara ad andare sulla bici.
Oggi, mi sono rinfrancato: anche con il suggerimento di Volumexit, ho irrigidito l'ammo posteriore e, come per magia, oggi riuscivo (finalmente!) a guidare la vespa col Q-lo su per i passi del Bracco e della Scoffera!
Spiego: in pratica, essendo nuovo di pacca l'ammo probabilmente si è rodato pure lui e si era ammorbidito; con la vespa carica e già sbilanciata indietro, quando acceleravo uscendo dai tornanti l'ammo posteriore andava in compressione alleggerendo troppo l'anteriore e dandomi la spiacevole sensazione di perdere l'appoggio della gomma davanti. Col senno di poi, è già un miracolo che sia rimasto in piedi, visto il tempaccio.

Dopo aver salutato Qarlo e FedeBo, abbiamo fatto gli ultimi 50 km in mezzo ad una tormenta di pioggia con vento laterale e strade allagate fino a Pisa. Buio pesto e stanchezza ci hanno messo a dura prova ma siamo arrivati alla meta sani e salvi verso le 22.00. Dopo una doccia bollente, nessuno aveva voglia di uscire e così siamo andati a dormire... senza cena Ci siamo però rifatti stamattina, a colazione...

Come sempre, sono contento di aver rivisto i vecchi amici ed averne incontrato qualcuno nuovo, di aver passato del tempo in ottima compagnia, di aver partecipato all'emozionante incontro con la mamma di Leo.
Ringrazio tutti per il supporto tecnico e morale a causa dei problemi di carburazione della Verdona e ringrazio il mio compagno di stanza Afry per avermi sopportato
la seconda notte (la prima NON ho russato!)

A presto!