Leggo e , sconvolto, riporto :
Cina - Giorgio Bettinelli è morto l’altro ieri all'età di 53 anni. Il noto vespista, famoso per i suoi viaggi attorno al mondo in sella alla due ruote italiana di cui era diventato testimonial planetario, viveva da quattro anni in Cina, sulle rive del Mekong, con la sua ultima moglie.
Ancora ignote le cause della morte, anche se pare si tratti di un malore improvviso, che in pochi giorni lo ha costretto a letto per dei gonfiori e infine non gli ha dato scampo.
Alcuni parenti sono partiti soltanto ieri sera per la Cina, dopo aver risolto i non facili problemi burocratici per l'ingresso nel paese.
Bettinelli era tornato a Crema, sua città natale, lo scorso 16 giugno per presentare il suo ultimo libro, La Cina in Vespa, pubblicato dalla Feltrinelli (nella foto qui sopra, mentre legge il prologo del libro, dedicato al padre).
Autore di molti libri di successo che raccoglievano la sua esperienza di giramondo in Vespa, Bettinelli aveva dedicato proprio al paese che lo stava ospitando il suo ultimo viaggio – nato quasi per caso e superando difficoltà burocratiche e tecniche quasi insormontabili – iniziato nel maggio del 2006 e durato 18 mesi per un totale di 39.000 km, dove aveva toccato 33 realtà geografiche che compongono l’immenso mosaico cinese. Un All China Tour su due ruote mai realizzato prima da nessun uomo.
Giorgio Bettinelli lascia un grande vuoto nel mondo, è indimenticabile la sua naturale inclinazione a fare della sua vita un viaggio avventuroso in luoghi lontani, della scrittura un mezzo di riflessione, la conoscenza dei luoghi come uno strumento di tolleranza e di apertura mentale.
Con uno sguardo incantato e pieno di sentimento. Lo stesso che coglie tutti coloro che l’hanno conosciuto e amato alla notizia della sua scomparsa.
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