:D Domenica, arrogandomi il compito di VR fotoreporter e cronista, ho trascorso gran parte della giornata girando attorno al Palasport scattando foto che vi propongo, dopo averle sviluppate e scandite.
L'impressione generale non è stata molto positiva: mi sembra che rispetto alle edizioni tenutesi alle Capannelle il numero di espositori si sia ridotto. Numero che mi è parso leggermente diminuito anche rispetto all'edizione Palasport dello scorso anno.
Veniamo al fenomeno Vespa che, certamente, faceva la parte del leone su tutto e tutti per numero di esemplari in mostra e di rivenditori di ricambi ed accessori dedicati.
Non sono in grado di giudicare l'originalità o l'approsimazione di un restauro ma debbo dire che di Vespe davvero belle in giro ne ho viste pochine: La Vespa sotto il gazebo della FMI, esemplare non in vendita, accompagnata da un gentilissimo signore viterbese disposto a fornire ogni spiegazione riguardo al settore Moto d'Epoca della Federazione stessa.
Che a me piacesse ho visto una ET3 davvero ben restaurata, con tanto di sella jeans, proposta a 4000,00 €, una Vespa con sidecar davvero bella proposta ad 8000,00 €, PX e 50 delle varie versioni, qualche Sprint, restaurate in maniera abbastanza approssimativa con colori improbabili, o esemplari conservati in linea di massima abbastanza male, non sono stato a chiedere i prezzi di ognuna, perchè non interessato; dai prezzi esposti e da frasi carpite qua e la, mi sembra vi sia una generale sopravalutazione di esemplari che, pochi anni fà, i più non avrebbero voluto neppure in regalo, esemplari peraltro banditi da gran parte delle amministrazioni cittadine. Tutto questo dimostra, una volta di più, in maniera inequivocabile, la miopia dell'attuale gestione Piaggio nel togliere di produzione la PX.
Per il resto: espositori di parti nuove per auto d'epoca, interessanti elaborazioni per l'immortale cinquino, banchi di rottamaglia con carter spaiati, fricassea di carburatori, strumentazioni sparse cavate da cruscotti d'auto e moto, ciclomotori rugginosi e approssimativi, un Fantic Motor Caballero 4M con cilindro in ghisa, un corsarino da restaurare, una bella SWM da regolarità un paio di KTM anni '70 abbastanza malmessi. Trale moto giapponesi tre Kawa Z 1000 davvero perfette, una Honda 750. La palma della più bella, sensuale e fascinosa il vostro cronista la assegna ad una Kawa 500 Mach 3 davvero perfetta proposta a 6.000 € una moto davvero leggendaria, indimenticabile.
Bella la nuova MotoGuzzi V7 Classic, non a caso esposta in una manifestazione dedicata al motorismo d'epoca. Mi piace e, se dovessi tornare alla moto, sarebbe una candidata, ma non si può non commentare la totale mancanza di innovazione tecnologica: il solito motore aste e bilancieri, quello della serie piccola, anche qui la gestione Colaninno vivacchia senza investire in ricerca e sviluppo, l'esempio dovrebbe essere la BMW degli ultimi due decenni in cui è divenuta la più grande industria europea della moto.
Per il settore auto forte presenza delle Alfa Romeo con alcune Giulia nelle varie versioni davvero belle. Tra queste voglio segnalare la mia prediletta, era fuori sul piazzale, la 1750 berlina un'auto mitica i cui interni squadrati hanno un rigore ed un fascino, per me ineguagliati: plancia rigorosamente diritta, due grandi strumenti circolari separti, ognuno nel suo alloggiamento, plancetta centrale in legno con quattro quadranti tondi dalle cornicette cromate: acqua, olio, benzina, orologio, sopra la piccola autoradio mangianastri sotto la lunga leva del cambio con gonnellino, volante in legno, color sabbia. Peccato non averne potuto fotografare gli interni.
Lo scorso anno avevo acquistato una spilletta ovale azzurra con la scritta Vespa che ho perso. Desideravo riprenderla ma nessuno aveva spillette, tranne una signora seminascosta sotto il palasport che ne esponeva una decina tra cui quella che cercavo.
Il seguito alle prossime puntate ....