Sono aziende un tempo licenziatarie Piaggio. La Piaggio, già pochi anni dopo la commercializzazione della Vespa, si mise a cercare dei partner industriali per costruire il suo scooter anche al di fuori dei confini italiani. Inizialmente trovo dei collaboratori nel vecchio continente: così la Vespa fu prodotta anche in Inghilterra (Douglas), in Francia (ACMA), in Germania (Hoffman e Messerschmitt), in Spagna (Motovespa). All'inizio degli anni '60 sbarcò anche in India, dove finanziò un'azienda locale (la Bajaj) nata anni prima come società di importazione di motoveicoli di origine occidentale. Così dagli stabilimenti di Kanpur uscirono per alcuni anni delle Vespa marchiate Piaggio (modelli VBB, Sprint, Super). Nel 1971 la collaborazione si interruppe bruscamente e Bajaj proseguì la produzione di scooter a proprio marchio, conservando il progetto di base, rivisto parzialmente nel corso degli anni.Originariamente Scritto da toio tergeste
Passò un decennio e la Piaggio tentò nuovamente di stabilirsi in India, e procedette alla riconversione di un'azienda di macchinari tessili (!!), la Lohia Machinery Limited (LML). Con ques'altra licenziataria, la collaborazione durò più a lungo: dal 1983 al 1999. Inesorabilmente anche in questo caso i rapporti si incrinarono, e la LML proseguì la produzione sotto al solo marchio indiano (precedentemente, sullo scudo delle Vespa campeggiavano entrambi i marchi, Piaggio e LML). LML produsse su licenza diversi modelli Vespa: PX (Star o NV), T5 (la Select, ma con motore PX 3 travasi), la Sensation (PK - HP), la Supremo (Cosa 2) e la Clip (ET4). La produzione della PX prosegue ancora oggi, il resto è storia abbastanza nota.
Nel globo la Piaggio ha stretto accordi anche con altre licenziatarie: PGO e Paijifa a Taiwan (e pare che collaborassero attivamente con le Indiane, essendovi molte soluzioni in comune) e Motovespa do Brasil in America Latina.