considero il 'restauro' di una vespa quell'insieme di opere volte al 'reintegro' delle 'mancanze', nel mio caso (le bucature per l'alloggiamento delle frecce, il portatarga asportato per metà altezza, la ricostruzione dei setti verticali del telaietto portaruota di scorta, la rimozione della fascia centrale sottopedana ammalorata e seguente applicazione di una nuova 'pezza' adatta alla bisogna...) nell'assoluto rispetto della forma e curvatura (della geometria) originali.
I 'lineamenti' di tutto ciò erano ancora intelleggibili, soprattutto per quel che concerne scudo (nell'intorno frecce) e pedana (sotto, a partire dal nasello in giù), fino a prima dell'intervento del suddetto 'signore'. Ora è tutto 'spianato' e 'portato a pari'... altre severe 'martellate' sono state inferte per la 'giusta curvatura' delle zone frecce... Il portatarga, assai diversamente da quanto appare in foto, risulta visibilmente 'sghembo', inclinato verso l'interno del telaio, lato motore. Le alette in corrispondenza dei ganci interni ai cofani, in alto, sono state spostate e saldate al punto ritenuto arbitrariamente 'giusto', a dire 'a occhio': drammaticamente errato...
avevamo convenuto diversamente... doveva chiamarmi , al momento d'iniziare: avrei portato un conoscente con il suo ts (un ragazzo, col padre avevamo fatto insieme le superiori), ed avrebbe avuto modo di verificare ogni dettaglio...
niente da fare, mi ha chiamato dopo, quando gli serviva qualcosa...
non dormii... il giorno dopo andai a riprendermi tutto.
Mi ero portato dietro quello che avevo in garage: Ferox, pennello, solvente, guanti, bicchiere vetro. Ne ho passato un pò troppo (Ferox), vero, ma intanto svolgevo una conversazione a bassa voce, difficile ma 'franca'...
tralascio piccoli dettagli e altre considerazioni.
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