Citazione Originariamente Scritto da Vespista46 Visualizza Messaggio
Bhe mi sa che allora la misura ti risulta falsata visto dove li misuri... I pistoni si misurano, universalmente in tutte le parti del mondo, al centro direzione spinotto ruotato di 90°.
Le misurazioni le hai appurate tu o il centro rettifiche dove ti appoggi? Perchè mi sembrano parecchio risicate, controllati i manuali TM e vedi quanto consiglia, idem Honda.. a 0.45 si chiudono i motori da "tempo" con pistone con una mezza rodata in un'altro motore, cilindro lappato, fascia che stia almeno a 0.15 dalle punte. Un motore da gara si chiude a 7 scarsi, e sopo la gara un centesimo abbondante lo hanno perso, proprio per l'aver girato "stretti", e fermo restando che non permette errori di carburazione un settaggio così, quindi tutto mi sembra che un settaggio stradale


Parlando sinceramente, dubito tu abbia chiuso entrambi i cilindri a 0.4 nell'rs, per il semplice fatto che vista la posizione del motore hai un cilindro esposto all'aria oltre che al suo raffreddamento a liquido, e un cilindro "nascosto" dalla portata dell'aria, che in più si prende il calore del cilindro davanti, quidni oltre ad essere carburato in modo diverso richiede sicuramente uno forse due centesimi in più per sopperire alle diverse dilatazioni termiche.

Ah e non dimentichiamoci che sia l'RS che i rotax da te citati 122/123 sono si ottimi motori, ma non sono motori da competizione, basti pensare che un 125 a pari cilindrata con un kart/cross si differisce di almeno 2500 giri buoni e 8/10 cavalli, quindi meno potenza, meno calore, meno attriti dovuti ai cicli minori



Considerazione personale: visto che si parla di accoppiamenti, non dimentichiamoci che in un esempio generico di accoppiamento, la tolleranza 0 non equivale a ultrapreciso, ma a grippato, poichè risulterebbe "sotto vuoto", senza contare che le superfici oltre che perfettissime dovrebbero essere superpulite. L'accoppiamento precisissimo reale sta attorno ai 3 cent, quindi se accoppi un cilindro con un pistone a temperatura ambiente a 4 centesimi, non credi che cominciando a riscaldare, visto l'elevato coefficiente di dilatazione termica dell'alluminio, non lascerebbe neanche lo spazio per l'olio nelle pareti del mantello già dopo i primi 20/30° sopra la temperatura ambiente?





Ovviamente ci tengo a precisare che questo è il mio pensiero, e non voglio convincere nessuno, sono semplicemente pareri riportata dalla mia (poca) esperienza, ma tanta passione



Dario
Non c'è una vera altezza/posizione del punto di misurazione, si misurano in più punti tenendo conto del punto più grosso perchè si cerca di stare il più precisi possibile entro il limite di bloccaggio del pistone..... d'altro canto dire invece "allora nel dubbio stiamo larghi per esser sicuri" più un pistone scampana e più&prima ovalizzerà la canna e si fratturerà.
Comunque è improbabile che il punto di misurazione stia in corrispondenza dello spinotto e ancor meno salendo verso il cielo perchè i pistoni sono troncoconici o a "botte".... di solito la zona coincide con l'ultimo tratto prima dei piedini contrari al lato scarico se ci sono.

GiocoPistoneRS250_A 001.jpgGiocoPistoneRS250_B 001.jpgqueste pagine che metto per esempio vengono dal manuale officina RS250 Aprilia


Consegno in rettifica/lappatura consegno i cilindri assieme ai pistoni che andrò ad accoppiare indicando quanto gioco diametrale voglio, quando vado a ritirarli li controllo con micrometro e alesametro e i conti tornano.

Il gioco va comunque ponderato in base e al tipo motore es: su motori da velocità come stradali o SP ci si permette accoppiamenti più stretti del enduro/cross perchè le stradali godono per motivi di spazio di impianti di raffreddamento più generosi e vengono lambite da mooolta più aria durante la corsa, i GP ancora di più (vai a vedere sul catalogo Vertex quanto danno ai 125GP Aprilia, 0.035mm).
I kart stanno più larghi per vari motivi tra cui i regimi assurdi e, mi pare di ricordare, restrizioni tecniche legate alle limitazioni dei regolamenti....... tipo divieto della canna riportata in nickasil e raffreddamento a liquido in molte categorie

Inoltre in base al diametro pistone.... ovvio che un 40mm dilata meno di un 60mm; poi ci sono i casi particolari come i 100 da kart, ma quelli erano arrivati a toccare regimi assurdi tipo i 20.000rpm, tanto che grippavano anche con miscele 7% di ricinato.....
Ti allego una tabella generale di indicazioni di accoppiamento fornita da Vertex per farsi un'idea dei giochi che si posson tenere, spero sia leggibile:
DSCN3522.jpg

Altro fattore importante (e qua arrivo alla tranquilla chiusura a 4cent dei miei cilindri RS250) è la tecnologia con la quale il pistone è stato fatto; per tanto che i fusi siano degli ottimi ipereutettici (caso dei giapponesi in genere e i marca Vertex con silicio al 18%), i forgiati/stampati come i marca Mahle, Wossner, Wiseco oltre che necessitare di meno materiale per esser anche più robusti e leggeri.... dilatano mooolto meno dei fusi permettendo di ridurre il gioco (1 o 2 centesimi a seconda del fuso di riferimento).

Si è vero che a volte nella storia dei pluricilindrici si è tenuto conto delle diverse capatità di raffreddamento dei cilindri, vedi il caso famoso dei vari 3 in linea Kawasaki e Suzuki degli anni '70, che il pistone del cilindro centrale aveva bisogno di più gioco. Ma non è il caso delle RS250 e RGV250 (stesso motore Suzuki vj22), dove anche il cilindro sdraiato dove il cilindro sdraiato è ben nascosto dalla carena e radiatore... vi si vede solo candela e porzione di testa (peraltro nascosta dietro ruota e parafango) per entrare con la chiave a svitare la candela. I due cilindri vengono accoppiati alla stessa maniera...... se proprio in futuro mi andrà di sfiga di per qualche micron con le tolleranze di produzione, terrò conto del tuo ragionamento, ma nessuno cerca disparità tra i due cilindri di queste moto.
I cilindri infatti sono carburati diversamente per il getto di massima e power jet, ma non certo per i raffreddamenti diversi che supponi quanto per scarichi con spilli di scarico di lunghezza diversa (a volte anche terminali) e quindi un' onda di ritorno dal cono di riflessione delle espansioni di diversa intensità.