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Discussione: "Testo Unico" sul DR 177

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  1. #1
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    Re: "Testo Unico" sul DR 177

    Eccoci col topic mi appresto a fare i primi chilometri con il seguente motore: blocco px 150 euro2 del 2008 con 9000 km di vita mai aperto, cilindro DR 177 con due guarnizioni in alluminio tra cilindro e carter e testa Polini (adattato parte bassa luce scarico) squish 1,5-1,6 devo ancora misurarlo bene, carburatore 20/20 senza raccordare nulla vaschetta spaco del 24 per la cosa 2 con spillo maggiorato e ammortizzato ghigliottina 1 getto minimo 50 160 getto massimo 160 be3 110 marmitta padella scootopia simile a SIP road pignone 22 denti con frizione a 6 molle con anello di rinforzo piattello boccolo forato bicchierini forati 3 dischi e molle Pinasco... non so quanto smagrisce la marmitta e non so se il getto da 110 è abbastanza o meglio un 112...

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  2. #2
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    Re: "Testo Unico" sul DR 177

    Ho una configurazione simile, ma con albero in corsa lunga, ma non anticipato.
    Guarnizione di base da 1,5 mm, sotto testa da 0,75, testa Polini; squish a 1,6 mm circa.
    Monto 20/20 con 185+BE3+118, minimo 48-160.
    Cambio denti grandi, quarta da 36, primaria da 22-67.
    Marmitta Scootopia.
    Piacevole da guidare, ma allungo nel complesso scarso, consumi piuttosto bassi, penso stia oltre i 28 km/l.
    Come velocità massima dovrei provare col GPS, il tachimetro dopo i 95 km/h parte per la tangente... Penso poco oltre i 100 km/h.
    Carter PX Euro3 (M742) ancora con logo Piaggio sotto al selettore. Valvola normalizzata, a immagine e somiglianza di un carter VNX1M (125 elettronico, preArcobaleno) che avevo sotto mano. Non volevo infatti lavorare questi carter, un domani saranno ancora adatti ad una termica originale.

    In tutta franchezza, lo considero un motore di transizione. Non ne sopporto la rumorosità: i DR, specie quelli più recenti, da questo punto di vista sono osceni.

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  3. #3

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    Re: "Testo Unico" sul DR 177

    Allora scusate il ritardo ma ho letto solo ora la diatriba (forse da me inconsapevolmente sollevata) tra DR 175 (o 177, che dir si voglia) e il PE 200. Intanto il PE 200 era tutto originale, mentre il mio P125X Arcobaleno oltre al GT, aveva, come da me evidenziato in neretto, la Sito Plus, il pignone da 22 invece che 21, i getti aumentati e i due fori sul filtro. Può darsi che l'insieme di queste piccole variazioni rispetto all'originale abbia fatto sì che il175 DR, in un viaggio lungo e prevalentemente autostradale, abbia retto benissimo il confronto col PE. In una salita ripida probabilmente sarebbe andata diversamente, a causa del dente in più e di un paio di HP in meno. Ma non è questo il punto: io ho esaltato l'affidabilità del mio DR, tirato sotto un sole cocente i primi due giorni al punto che la marmitta è diventata rossa senza avere il minimo invonveniente. Poi è chiaro: il DR è un mulo, non paragonabile ai vari Pinasco alluminio, Polini ecc, ecc, ma è proprio quello che volevo, un motore affidabile che mi permettesse d'intraprendere lunghi viaggi (anche in autostrada), di effettuare sorpassi in sicurezza e mantenere una velocità di crociera accettabile, cosa difficilmente ottenibili col 125 originale.

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    Non ero interessato a GT dalle alte prestazioni (Magny Cours, Malossi....), già avute in gioventù. Nel 1979 a 17 anni e mezzo, montai un Pinasco 175 monofascia con segmento a L diamantato che era una bomba e, cambiando solo i getti, i Pinasco bifascia e i Polini non li vedevo anzi, senza toccare i rapporti, in salita e in accelerazione sinceramente non vedevo nessuno, anche in due. Montato la sera e la mattina partiti per un viaggio per l'Italia centrale, con un 125 Primavera e un Benelli 125 bicilindrico. rodaggio fatto viaggiando, prima tappa Asti-Pisa: Nessun problema, solo il cavo dell'acceleratore rotto a Montefiascone, mentre il Benelli ha spaccato la catena in uno scatto in salita ad Assisi cercando di starmi dietro. Ovviamente in pianura era tutto un fuori giri, ma siccome tutti i week end si andava al mare in Liguria, spesso in due, a me andava benissimo così, accelerare e andare via (anche impennando in seconda senza sfrizionare). Ora il DR è un'altra cosa, ma superati (abbondantemente) i 50 anni sono contento che sia così. Oggi ci sono decine di GT e modifiche possibili, ed è giusto che ognuno scelga (e trovi) quello che fa per lui.

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