Eccoci qua, spero che questo sia il primo di una serie di post che dovrebbero permettere, ad un “misero”(si fa per dire co’ sti prezzi) proprietario di 200 rally, di far funzionare, finalmente in maniera corretta, l’accensione elettronica del suo amato mezzo; inizio indicandovi una serie di procedure per procedere al controllo e alla riparazione del piatto statore, poi passeremo alla centralina vera e propria; nel manuale di officina piaggio viene riferito senza mezzi termini di procedere alla sostituzione dell’intero statore, se qualcosa non va, ma mi sembra una soluzione eccessiva, visto che tutti i componenti dello stesso sono reperibili sul mercato….un primo elemento positivo è rappresentato dal fatto che le due bobine luci sono pressoché equivalenti a quelle dei modelli con puntine e si trovano facilmente sul mercato (consultare eventualmente il sito della ceab: www.ceab-sas.it)e la bobina di servizio interna, differente da quelle a punte, si trova con facilità; le bobine si differiscono per i colori dei fili: quella di accensione ha il filo rosso, quella luci ha il filo azzurro e il filo giallo, serve luci posizione, faro e stop, e quella servizi ha il filo verde,e serve il clacson, questo è lo schema base per tutte le vespe a punte prive di batteria; nella rally 200 lo schema, a parte l’assenza delle punte, è il medesimo…; il pick-up è stato rifatto, io l’ho preso da bulgarelli a 55 euro, a breve vi posto le foto, mi sembra uguale all’originale…l’unico elemento che non si trova da nessuna parte è la resistenza a forma di condensatore, ma per fortuna ho trovato il modo per costruirla da sé con una spesa di 2 euro circa; infine i fili si possono sostituire con i moderni siliconici…ma partiamo per ordine: innanzitutto controlliamo se c’è davvero qualcosa che non va nello statore della nostra rally: muniamoci di tester e settiamolo sugli ohms, scala 1-1000 , stacchiamo i fili dalla centralina,e verifichiamo quanto segue: per controllare che il pick-up sia in buone condizioni occorre verificare che fra il cavo verde e la massa, (cavo nero, normalmente avvitato con un occhiello alla carrozzeria) ci sia continuità e un valore ohmico di circa 280 ohms (tolleranza max ammessa 5%); per controllare la bobina di alimentazione, occorre che tra il cavo rosso e la massa vi siano circa 170 ohms; infine per controllare la resistenza, se tutto è a posto fra cavo blu e massa deve misurare 250 ohms; per la cronaca, il mio rally, modello del ’72 , abbastanza usurato, prima di ogni intervento, ha misurato 308 ohms al pick-up, 167 ohms alla bobina e ben 700 (!) ohms alla resistenza, ed era più o meno funzionante; occorre infine verificare che il traferro, cioè la distanza fra il punto di maggior diametro della camma e il pick-up sia di 0,25/0,30 e che sia la superfice della camma che quella del pick-up siano perfettamente pulite; lo statore è a posizione fissa, non c’è nulla da regolare; è ovvio che nel mio caso ho dovuto intervenire su due fronti: pick-up nuovo e resistenza nuova; come ho già detto, la resistenza è introvabile, ma si può costruire da sé: sono in grado, dopo un po’ di sbattimenti , di darvi la ricetta: ma prima vorrei un po’ indagare sul significato di questa resistenza nel sistema statore: come scritto nel manuale, tale resistenza ha il compito di stabilizzare la corrente di carica del condensatore del circuito primario della centralina man mano che il regime di giri aumenta, ecco spiegato perché con le centraline px il sistema funziona escluso gli alti regimi e comunque ha un funzionamento non omogeneo, ripeto, consiglierei l’uso della centralina px solo in casi di urgenza per tornare a casa, usando la vespa a bassi regimi, per quanto riguarda le connessioni fra centralina px e statore rally, vi rimando all’apposito post…