In effetti il mio era un discorso generale. Di sicuro so che l'importazione di Bajaj in Italia è iniziata nel 1989. Conosco la prima cliente Bajaj d'Italia: la madre di un mio amico (che è vespista), che acquistò da Alessi, primo importatore milanese delle Bajaj, che lei conosceva personalmente.
L'ha tenuta svariati anni, percorrendoci quotidianamente oltre sessanta chilometri. Sostituita pochi anni fa con un X9 che le ha fatto rimpiangere amaramente l'indianina.
Peraltro la sua Bajaj era di quelle già con muso a T, verosimilmente come quelle delle due pagine pubblicitarie del mio precedente post.
Peraltro anni fa vidi una Bajaj come quelle proprio a Milano, nell'autodemolizione attigua allo svincolo di viale Certosa dell'A4. Riportava un adesivo dello stesso Alessi, che se ben ricordo aveva sede in via Scaldasole, una zona piuttosto centrale.
Quindi è sicura la presenza delle prime Bajaj con muso a T anche nel mercato italiano dei primi anni '90. Poi subentrò un importatore partenopeo, che commercializzò tanto le Chetak Classic, tanto le Electronic. Sono abbastanza sicuro che entrambe fossero disponibili in ambedue le cilindrate, ma in effetti al momento non ho alcun dato certo a riprova.
Se ben ricordo l'importatore di Napoli fece il grossolano errore di pubblicizzare la Chetak con lo slogan "E' tornata la Vespa".. imprudenza che, come prevedibile, gli costò cara.
A quel punto l'importazione passò in mano alla Melian di Salorno (BZ), che all'epoca distribuiva le vetture Tata e le moto Hyosung. Con la Melian, nel 2004, si è conclusa l'esperienza italiana del marchio Bajaj. Un anno più tardi, quella più ampiamente "vespistica"... con l'uscita di scena della gloriosa Chetak, che solo cinque anni prima (2000) aveva superato l'incredibile traguardo di un milione di esemplari prodotti in un solo anno.
Parlando di anni '90 mi viene da pensare che ci fossero solo queste versioni:
- una prima versione con particolari "vesposi" come il cofano dx con la griglia, il pedale del freno col perno, il parafango ant. senza modanature.
- una versione più "indiana", che poi è la più diffusa (come le mie)
- una "sottoversione" denominata Classic Green senza portaoggetti nel retroscudo, frecce con corpo cromato, selleria marrone e colore verde/azzurro etc.
- La successiva versione Electronic 12V col naso a T rovesciata, frecce posteriori integrate, manubrio scomponibile etc.
In seguito arrivarono le Classic SL.
Ripeto, parlo però del solo mercato italiano. Ma spero di sbagliarmi...![]()
Oltretutto non mi è chiara la distinzione delle cilindrate, visto che finora mi sono sempre capitate Classic di 150 cc ed Electronic 12V di 125 cc. e mai l'opposto.
Sarebbe illuminante se qualcuno avesse in archivio qualche rivista di moto dell'epoca (anni '90) con prove e/o foto.... In garage dovrei avere alcune annate di "Tuttomoto" (ve lo ricordate?) ma chissà che fine hanno fatto....[/QUOTE]