
Originariamente Scritto da
GustaV
La candela P86M è l'equivalente Champion L82C marchiata Piaggio. E' la stessa candela, Piaggio se le fa fare dalla Champion con su stampato Piaggio per immetterla nella propria logistica ricambi. La L82C equivale più o meno ad una NGK B7HS oppure Bosch W5AC.
Personalmente uso Bosch WR5AC, che è uguale alla W5AC con resistore, così non mi disturba l'interfono. Se non la trovo uso la W5AC. Uso Bosch perchè girano parecchie NGK contraffatte di produzione cinese che si bruciano subito, quindi per non rischiare uso le Bosch, che funzionano bene e mi durano tanto. Le trovo anche al supermercato.
La NGK B6HS è troppo calda, forse può andare bene in inverno con temperature molto rigide. La 7 è la più equilibrata. In estate, se si fa un uso molto intenso della Vespa per lunghi tragitti, magari non pianeggianti ma con delle salite, la 8 può prevenire fenomeni di preaccensione.
L'amico B1, che di vespe se ne intende, usa la sua PX151 spesso in trasferte molto lunghe, anche 5-600 Km alla volta, molto spesso. Attraversa gli appennini in estate, preferendo la sera. Ha notato che quando si fermava per far benzina dopo un lungo tratto, magari in leggera salita, riaccendendo il motore a caldo e ripartendo accusava fenomeni di preaccensione, risolti montando addirittura una B9HS.
Quando si spegne il motore, è un momento critico per le temperature, che salgono parecchio in mancanza di dissipazione, anche se spento ed immobile. Riaccendendo nel giro di pochi minuti il motore risulta surriscaldato.
Il grado termico di una candela è la sua capacità di dissipazione del calore all'elettrodo, verso l'elemento ceramico. In soldoni è la profondità dell'elettrodo (confrontate 2 candele di grado termico differente tenendole in mano e capirete quello che dico).
Una candela troppo calda potrebbe non dissipare a sufficienza, creando un "hot spot", in pratica l'elettrodo diventa incandescente, accendendo la miscela prima della scintilla, facendo battere in testa (preaccensione) e rischiando danni consistenti (foratura del cielo del pistone). Una candela troppo fredda potrebbe non riuscire a bruciare per bene l'olio e la benzina, bagnandosi ed imbrattandosi e quindi funzionando male, provocando problemi di tenuta soprattutto al minimo e difficoltà di accensione con relativi ingolfamenti.
Il grado termico è un compromesso per diverse situazioni.
Con il caldo, un utilizzo extraurbano della Vespa, magari con tratti di salite, è meglio usare una candela tendenzialmente fredda, con il freddo ed un utilizzo prettamente urbano della Vespa, con motore mai al massimo per lunghi tratti, è meglio una candela tendenzialmente più calda che si imbratta di meno. La B7HS è un buon compromesso, la 6 o la 8 non sono da scartare a priori.
L'unica considerazione è: se bisogna sbagliare è meglio usare una candela troppo fredda perchè nella peggiore delle ipotesi si imbratta e funziona male, una cadela troppo calda può distruggere il motore.