Figuriamoci, non è necessario censurare nulla, ma confido nel buon senso di tutti perchè questa discussione non degeneri sul binario di qualche diverbio.
Una cosa non condivido, ed è la necessità di avere una posizione netta che non ammette revisioni. Penso che il clamore mediatico e, quel che è peggio, politico di questi giorni non abbia affatto aiutato la riflessione dei singoli, e ritengo che sia normale essere confusi ed incerti di fronte ad una situazione così drammatica.
Certamente molti aspetti sono ambigui, e qualunque scelta avrebbe dato luogo ad insanabili e continue controversie. A maggior ragione credo sia opportuna la massima prudenza nell'esprimere giudizi, tanto a favore, tanto contro la scelta fatale.
Quanto alle modalità di cessazione/diminuzione dell'alimentazione, anche qui è difficile esprimersi con reale cognizione di causa, specie per la pessima mediazione operata dai giornalisti. Sono passate informazioni quasi sempre contrastanti e poco chiare, per cui non possiamo dire se nei momenti ultimi la sofferenza fisica è stata indubbia (si parlava anche della somministrazione di antidolorifici).
Di certo la situazione è estremamente dolorosa, proprio alla luce della sua complessità. Difficile potersi esprimere in maniera definitiva: di certo la diversa sensibilità di ognuno porta a concepire come giusto o ingiusto in maniera diversa da individuo ad individuo. Ed il problema resta aperto, perchè quasi sempre qualcuno si trova a decidere per altri.
Rispettiamo la complessità del problema rispettando le diverse opinioni. Grazie a tutti per la comprensione.