Stefano non partecipa quanto vorrei/vorremmo, ma è comprensibile... Dopo l'incontro di qualche giorno fà, l'ho richiamato, sollecitato, anche con email.
Email: una cosa da non credere... Mentre compilavo il suo 'form' di registrazione su VR, abbiamo controllato la sua casella di posta. E' piena zeppa. Arrivano lettere da gran parte d'Europa e dall'Africa... Difficile che trovi il tempo per noi. Volendo, potrebbe riempire tutta la sezione 'Viaggi e raduni', con i più vari e disparati racconti e foto di viaggio. Ha conosciuto una straordinariamente varia umanità, in ogni posto... Ha incontrato una volta Bettinelli, ne ha letto e possiede i libri. A differenza di Giorgio, ha intrapreso ogni viaggio contando sulle proprie sole forze, senza alcun genere di supporto o aiuto esterno (mi ha fatto notare).
Ho visto la vespa. Una normale px150my del 2000. Mi aspettavo che fosse superaccessoriata, con faretti profondità o portapacchi 'supercustomizzati' e serbatoi supplementari... niente di tutto questo. Semplici portapacchi, solo il posteriore appena irrobustito con rinforzi artigianali. Scarpette metalliche al cavalletto, prese laggiù, in Africa. Lì c'è un 'patrimonio di vecchie vespa' in giro... Moltissimi lo fermavano per osservare la sua, sembrava spuntata dal futuro...
Stefano parla piano, calmo, ed hai come l'impressione di avere di fronte un 'reduce', un 'sopravvissuto'... è un film in cui si sovrappogono situazioni, luci, città, paesaggi, uomini e donne fuori dal tempo... e si è sopraffatti dalle immagini che scorrono davanti agli occhi...

Ho invitato anche suo figlio a raggiungerci, qui, su VR. Vespista e viaggiatore anche lui, sarebbe già 'abbondante' di suo.
Ma non è il caso di andare oltre.