Citazione Originariamente Scritto da horusbird Visualizza Messaggio
La cosa che non capisco e' di come sia gestita la cosa in motorizzazione.
Il targhino e' legato al mezzo ma il mezzo non e' legato al targhino?

Quindi, esattamente come una volta il mezzo non e' registrato da nessuna parte, altrimenti bisognerebbe comunicare che quel targhino non e' piu' collegato a quel mezzo, oppure potrebbe sistere un mezzo che contemporaneamente ha piu' targhini.

Visto che certamente cosi' non e', allora chiunque puo' andare ad annullare il collegamento tra un motorino e un targhino?

Perdonatemi ma mentre e' chiaro come funziona per chi compra, a me non sembra lo sia per chi vende.
Il contrassegno è sempre personale e incedibile, se il titolare è deceduto: o lo distrugge la vedova o lo consegna alla motorizzazione per la distruzione (meglio la prima). Può anche conservarlo, ma non potrà mai usarlo, lei o chiunque altro, quindi, a che pro conservarlo?

Teoricamente è il venditore che deve consegnare la carta di circolazione a suo nome alla motorizzazione quando vende il ciclomotore, anche se spesso lo fa l'acquirente.

Il ciclomotore, con nuova carta di circolazione e contrassegno, è collegato al proprietario ed al contrassegno tramite la carta di circolazione, che va riconsegnata alla motorizzazione (dove sono registrati tutti i ciclomotori e le loro vicende burocratiche del nuovo corso: cambio di proprietario, cambio di contrassegno, demolizione, ecc.) in caso di vendita o rottamazione del ciclomotore. Il contrassegno rimane all'intestatario che può farne quello che vuole, distruggerlo o conservarlo in caso di acquisto di altro ciclomotore, ma non può cederlo a nessuno.

Non mi pare complicato.

Ciao, Gino