ci stanno riportando alla mente che il buon vecchio Corradino aveva già progettato il motore4 tempi per la vespa ma Enrico Piaggio era ben cosciente che il 2 tempi era estremamente più semplice sia in produzione che in manutenzione.
I consumi non erano un problema, allora l'italia comprava la benzina direttamente dali sceicchi arabi pagandola meno del prezzo proposto dalle 7 sorelle con maggiori profitti per gli sceicchi e maggiori margini di guadagno per lo stato, ma costi totali inferiori per la gente. Poi morì Mattei, ma questa è un'altra storia.Oltretuto la vespa per i tempi era assolutamente a basso consumo.
L'inquinamento non era un problema...non ci si metteva proprio il problema che una vespa potesse inquinare. Nell'industria in molti casi si lavorava ancora con centrali al carbone, figuramoci sesi riteneva inquinante una vespa.Oltretutto allora come oggi una vespa con miscela ben fattae ben carburata inquina quanto uno scooter4t con qualche annetto sul groppone.
La resa del motore non era ugualmente un problema: chi comprava lavespa non aveva aspettative sulle prestazioni quanto sull'utilità e l'utilizzabilità generale del mezzo. Oltretutto allora forse più di oggi la dimestichezza con la meccanica di tante persone le metteva in condizioni di praticare semplici interventi in grado di incrementarne la potenza.
in sostanza: la vespa è sempre stata avanti per cui essendosi fermata da un pò di anni la sua spinta propulsiva verso il futuro continua ad essere un'ottimo mezzo del presente e le nuove progettazioni indiane (che globalmente sul campo economico e industriale sono in una situazione simile a quella dell'italia di 60 anni fa) non possono che continuare a mandare avanti questo mezzo.
Tuttavia per tutti coloro che sembrano avere ancora enormi aspettative sul futuro della vespa, mi sento di dire che tali aspettative sono probabilmente infondate a meno che non si pensi di stravolgere del tutto il progetto della vespa.
Meccanicamente il motore 4t è il massimo che si possa applicare a questo mezzo (mi sembra improbabile una vespa a turbina!?!) a livello di sicurezza il massimo potrebbe essere l'introduzione del freno a disco posteriore, dopo l'avvento di quello anteriore, emagari l'aumento della superficie del pneumatico.
Sul piano dell'aerodinamica bè...non èmai stata un'asso...qualcosa si potrebbe fare (appesantire l'avantreno) ma resterebbe comunque il nostro corpo in posizione eretta a fare attrito.
Sui carburanti si potrebbe pensare ai vari gas? merdano...ops scusate metano, idrogeno...? non credo proprio almeno nei prossimi 20 anni anche se so che sono già stati fatti ottimi esperimenti in questo senso (ho letto di vespe a metano autocostruite).
Perciò per concludere,
o ci si arrende all'idea che la vespa sia solo un mezzo del passato oppure dobbiamo pensare ad essa come un veicolo ben inserito e contestualizzabile passo passo nel presente e migliorabile nel futuro solo a patto di grossi compromessi meccanici e strutturali.