Chiariamoci. La storia di girare il manubrio dalla parte opposta della curva non è una tecnica esclusiva: tutti, più o meno inconsciamente, lo facciamo con qualsiasi mezzo a due ruote. Sopra i 10-20 km/h, infatti, non è più possibile girare sterzando a moto diritta. Anzi, il comportamento del mezzo cambia e accade che, sterzando verso destra, la moto vada verso sinistra. Ecco come:
1. consideriamo il sistema vespa+pilota a velocità costante in rettilineo;
2. si sterza verso destra: la vespa tende ad andare verso destra (reazione vincolare tra gomma anteriore e asfalto) ma il pilota tende a proseguire nel suo stato di moto (1a legge di newton) e quindi ad andare dritto;
3. a questo punto, quindi, il baricentro della vespa e quello del pilota non giacciono più sulla stessa verticale: il pilota sarà all'interno della curva rispetto alla vespa;
4. il gioco è fatto: la vespa si appoggia sulle sospensioni e risulterà piegata di tot gradi: la combinazione fra ruote in rotazione lungo un asse (momento angolare parallelo all'asse e proporzionale alla velocità di rotazione) e forza peso del pilota (diretto lungo la verticale) producono una forza diretta verso l'interno della curva.
Il problema di tutto questo bel discorso è che se uno adotta questa tecnica in maniera violenta c'è seriamente il rischio di sentirsi scappare da sotto il sedere la vespa e se l'aderenza spalla della gomma-asfalto non è ottimale, allora siamo quasi già per terra!![]()