Se devo fare l'alternativo, domani con calma, dopo i festeggiamenti di stasera di zio Gino, prendo la vespa, un asciugamano e vado in direzione mare per stradine di campagna.
Arrivato al mare, dove mi ispira, "chiantu lu zippu", mi faccio il bagno, sto un po' al sole e poi cerco un posto tranquillo e fresco dove strafocarmi una frittura di polpo e calamari con magari due tre opiceddhe accompagnato da un locorotondo freddo.
Poi una santa pennica all'ombra.