Grazie per averci reso partecipi............
Io, per vissuto, ormai non riesco più ad intervenire in post di accadimenti drammatici come quello capitato a Francesco ed alla sua famiglia, mi si bloccano le dita, mi imbambolo triste e non riesco a scrivere nulla. A suo tempo, pensavo e ripensavo al freddo, all'acqua che scorreva, ad una lastra di ghiaccio, una scivolata come tante quelle che capitano, .. una serie di attimi coincidenti ... poi nulla. Immobile, triste, imbambolato a pensare ad uno come noi, uno che magari conoscevi per nick, con il quale ti sei scambiato notizie, dritte su qualche post, uno con il quale hai viaggiato, fianco a fianco, per qualche chilometro e con il quale ti sei scambiato un cenno di saluto tra vespisti, uno come noi. Un gran bravo ragazzo, vista la eco che ha avuto la sua storia e tutto quanto, sono sicuro, sarà organizzato nel ricordo della sua persona. Oggi, leggendo questo post, mi è tornato il tonfo al cuore, mi sono bloccato, di nuovo. Poi, incuriosito dalle foto, dall’orsetto di pelouche, dagli ambienti dove Francesco ha coltivato la sua passione, dagli oggetti, dal viso del Papà, la storia della molla, i poster a muro, i mezzi meticolosamente ordinati, ……. un forte afflato di vita mi ha invitato in uno spicchio del “Mondo di Checco” ed io, con discrezione e rispetto, ci sono entrato.
Grazie Checco, grazie Nedo, ……..grazie a Marben e Vesponauta.
Grazie Marco, grazie Francesco.
E ho detto tutto
E' Priiiimaveeeeeraaaaaaaaaaa..!!!
Grazie a te, Gianni, per quello che hai scritto: stai intuendo che dopo la tempesta di quello che è successo il "terreno" è stato irrigato, sta fruttificando anche nelle vostre risposte, e la quiete che ne segue è segno di vita nuova, che oggettivamente continua.
Come ho descritto nell'ultimo intervento del post "Buon viaggio, Francesco", credo sia eloquente il volto di Nedo che vediamo qui più sopra, mentre mostra l'attrezzo per chiodatura: per me esprime l'inizio di una nuova pace interiore che sta riempendo il cuore di una persona che a gennaio "non aveva più lacrime da piangere", pur col normale e fisiologico senso del distacco fisico, oggettivamente -ma solo per ora- incolmabile.
Anche tu, come molti altri, sei entrato con discrezione nel mondo di Checco, e sono strasicuro che lui ne è felice, visto che lui desiderava già in questa vita coinvolgere più persone possibili in questo mondo vespistico, se vissuto con semplicità, per crescere proprio con questo stile semplice di amicizia.
Adesso questo mio amico sta continuando ancora a realizzare questo desiderio per tutti, anche nella "logica" dell'ormai famoso chicco di grano, da me citato già a suo tempo...
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!
Pace e bene!
Francesco