"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!
Pace e bene!
Francesco
Dimenticavo la foto che sta sulla sua tomba e della quale Nedo e Lucia mi hanno donato una copia.
Non sono tipo che si strugge ma questa storia davvero mi stringe il cuore incredibilmente
Qualcuno si sarà accorto di quanto poco abbia scritto o stia scrivendo al riguardo di questa brutta storia. Mi riesce difficile esprimere ciò che provo. Forse perchè aver vissuto in prima presona il dramma, aver visto negli occhi Lucia, Nedo e Jacopo nei momenti più bui e il sentire la forte mancanza di un amico caro, mi impedisce di commentare quello che invece qualcuno riesce a fare con più enfasi di me.
Non vi nascondo però che anche io vivo quotidianamente il Profe (cosi lo chiamavo) ogni qualvolta mi ritrovo per lavoro o con l'uso della vespa a rammentarlo o ad usare quasi inconsciamente cose che lui mi ha insegnato; oppure sentire di aver sbagliato, magari mentre smonto qualche pezzo della vespa della Maffy, e dirmi tra me e me "se ci fosse France ora mi darebbe una patta".
Tutti i luoghi che Marco a visitato, il capannone, l'officina a casa sono luoghi dolorosi per chi come me e come altri ha avuto la fortuna di stare con France gomito a gomito.
Tipo quando smontava o rimontava i motori; era inutile provare a chedergli di farti fare qualcosa, magari per aiutarlo, tanto lui dopo lo avrebe rifatto, anche se era stato fatto come si deve. Tanto il miglior metodo era comunque il suo.
Ora che France non c'è più, almeno fisicamente, quel "metodo" incece resta.
"Fallo come se lo avesse fatto il Profe", questo mi sussurra la vocetta nel cervello, e puntualmente quando qualcosa non torna, tac, eccola andare al suo posto.
France continua a vigilare su di noi...
Noi ti abbiamo nel cuore!
Ciao amico mio, ti abbraccio forte!
ciao figlioli miei sono la mamma grazie per tutto quello che avete fatto ,quando vi siete rimessi vi aspetto a cena baci......
Ragazzi vi voglio dire che sia ieri che ieri l'altro siete stati straordinari nell'organizzare il tutto,
Ciao da Piccolo Vespistaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Lucia,leggo e rileggo questo post e mi torni in mente,quando dopo le premiazioni ai club siete stati chiamati voi genitori,...........che forza d'animo,
Caro James62,Laforza d'animo che tu hai notato non è merito nostro,Con France (cosi lo chiamiamo) c'era un rapporto non solo genitoriale, ma anche di stima e rispetto profondo.Così come con Jacopo.I figli non sono nostri, possiamo amarli da impazzire ma non possiamo vivere la loro vita, noi siamo convinti che"Checco" sia in mani migliori delle nostre, solo perchè QUALCUNO ce lo ha promesso,è solo questione di tempo. Ti ringrazio di tutto fatti risentire presto. ciao Lucia
Avere la fortuna di conoscere queste persone "Speciali" e' come quando,assetato, nel deserto spirituale di questi tempi parlando e stando insieme a "Loro" ti..abbeveri,dissetandoti e conciliandoti con il resto del mondo.Grazie a voi famiglia Profeti,la vostra grandezza d'animo ci fa riflettere.
Emanuele
Adesso provate ad immaginarvi nella mia particolare posizione (chi mi conosce sa di cosa parlo), da 7 mesi a questa parte messo in un posto "esclusivo", non per sua sola scelta, e che sta continuamente osservando questo mondo che gira intorno a lui...
Sono non pochissime le persone intorno a me che mi stanno continuamente dicendo come "Checco c'è" e sta svolgendo la sua missione.
Io mi ritrovo nella posizione dell'amico che è contento nel vedere il suo amico che è contento... mi spiego meglio: vedo contenti gli amici "della terra", che mi mostrano come quello "del Cielo" li accompagna passo passo.
Ho evidentemente ottimi motivi per essere felice (ma non mi voglio accontentare!), e riconoscere quanto ciò che era previsto in quello che ho detto l'8 gennaio si sta puntualmente avverando: evidentemente Qualcuno mi ha suggerito cose giuste in quell'occasione!
Ripenso poi al fragoroso, emozionante, prolungato e toccante applauso di domenica durante la premiazione. Molti visi erano con le lacrime agli occhi: qualcosa di indimenticabile.
Anch'io ho accusato il colpo, ma non con la disperazione del "tutto è perduto", ma con un misto inspiegabile di serenità (nel sapere che Checco è in buone mani), soddisfazione (se è in buone mani, ci ho sicuramente messo una buona parola... ) e nostalgia (conseguenza del desiderio di riabbracciarci, ma è solo questione di saper aspettare...).
Ma non ho pianto -ripeto- per un senso di vuoto, ma per una forma di gratitudine: vedo come "la banda del piano di sopra" sta plasmando i nostri cuori, le nostre vite, i nostri sogni, la nostra storia... e nel "casino" di quell'applauso ho sentito come una carezza di Francesco, o meglio anche il suo "fare casino", e il suo sentirci dire che abbiamo fatto bene a ritrovarci insieme, e di continuare così, se ci conserviamo nella semplicità.
(Secondo voi, chiedo troppo se chiedo a Checco di tenermi un posto accanto a lui?)
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!
Pace e bene!
Francesco
Non ci sono altri termini: indimenticabile.
La standing ovation più drammatica che io ricordi. Non sono riuscito a trattere la commozione.
Ma senza una tristezza disperante: sembrava come se stessimo... telefonando a Francesco, per dirgli che c'eravano ritrovati ed eravamo lì per lui. Che non facesse tardi, insomma! Col tono un po' esigente che si ha quando s'aspetta un amico...
Non è mancato all'appuntamento. E ci ha accompagnato poi per strada.