Giusto, Lucia: a priori non è lecito escluderlo!
In effetti, ripensandoci, a suo tempo avevo scritto che non abbiamo bisogno di segni "sensazionali" (i miracoli, lasciamoli ad altri!) per leggere l'invisibile nel quotidiano: basta un piccolo ma importante allenamento che immagino tu possa chiamare, con molta facilità, "speranza".
Io lo chiamerei "fede" per intendere un diverso modo di guardare la realtà, da un'altra (ma anche "alta") angolazione. "Speranza" allora è il comportamento che ne consegue.
Bastano quindi come "matera prima" gli elementi del quotidiano, fossero monete o qualsiasi altro segno che "parte" dalle cose di ogni giorno e ci dice qualcosa che altrimenti ci sfuggirebbe, se fossimo troppo presi a vedere solo le cose "della terra".
Poi, un'altra considerazione a partire da quello che dici sul "chiedere che a France gli sia permesso di farsi sentire".
Non mi sembra complicato ragionare e scoprire col solo cervello che noi non possiamo fare tutto quello che vogliamo perchè non siamo perfetti, manchiamo in molte cose, il mondo e il tempo esistevano già prima che noi venissimo al mondo... siamo quindi creature! Allora ci dev'essere un Qualcuno prima di noi, un Creatore, che può quindi fare più di quello che noi riusciamo "da soli", con le nostre capacità, fosse anche il permettere a France, come tu dici, di agire e farsi sentire per come adesso può - in maniere diverse da quelle strettamente "umane" - da gennaio in poi...
E qui, l'ultima considerazione: se volessimo usare un linguaggio meccanico-idraulico, certamente ai nostri occhi la morte ci appare come una "valvola di non ritorno": quello che è passato oltre la valvola non può più tornare indietro. Il percorso "fisico" di France lo vediamo terminato, quindi "ormai" non può più "lavorare" come prima in queste dimensioni in cui noi siamo ancora immersi. Ma chi ci può negare con certezza assoluta che qualcosa da quella "valvola" non possa sempre "ritornare" indietro?
Saranno solo monete? Mah, qualcos'altro è già successo: penso ad esempio al mio viaggio di aprile (con la Vespa!) in Molise, Puglia e ritorno, col meteo "stranamente" favorevole; ma anche allo scorso 6 settembre, quando avevo quasi urgente bisogno di un elastico per Scarrafone, ed ero per strada, a Bologna, di domenica, ovviamente lontanissimo da casa e da chiunque conoscessi, e mi sono sentito forzare lo sguardo a vedere per terra, e ne ho trovati immediatamente addirittura due...![]()