
Originariamente Scritto da
Vesponauta
E qui, l'ultima considerazione: se volessimo usare un linguaggio meccanico-idraulico, certamente ai nostri occhi la morte ci appare come una "valvola di non ritorno": quello che è passato oltre la valvola non può più tornare indietro. Il percorso "fisico" di France lo vediamo terminato, quindi "ormai" non può più "lavorare" come prima in queste dimensioni in cui noi siamo ancora immersi. Ma chi ci può negare con certezza assoluta che qualcosa da quella "valvola" non possa sempre "ritornare" indietro?