ehm ..gipirat la verita' sta' nel"mezzo"ossia se il demolitore ha esportato un bene non smontato è un discorso se invece all'estero arrivano diciamo i singoli pezzi e si reimmatricola un mezzo "demolito per incentivi" come un semplice demolito o peggio ancora qualcuno gli allega una FALSA dichiarazione di esportazione è altra cosa!in germania e in altri paesi è possibile "assemblare" diciamo una sorta di esemplare unico ( con motore e caratteristiche diverse da quelle originarie) ecc ecc!
Che usino il motore di un veicolo demolito per assemblarne un altro, anche con altri pezzi di veicoli demoliti, per incentivi o no, può anche essere (anche se pure questo non dovrebbe essere possibile!), ma che usino un telaio demolito, per cui è stato rilasciato un certificato di distruzione, è un reato!
Se c'è un demolitore che si presta a questi traffici (che siano all'estero o in l'Italia non importa), merita tutto quello che gli può succedere (come è già successo: demolitori veneti hanno venduto veicoli rottamati all'estero, soprattutto in Germania, a centinaia e, quando alcuni di questi sono rientrati in Italia, li hanno beccati, condannati e incarcerati! Insieme ai complici di qua e di là del confine), così come lo merita chi commette incauto acquisto e compra veicoli senza neanche farsi firmare una scrittura privata di vendita!
Ciao, Gino
chiarissimo! condordo totalmente ,MA bada bene ho scritto esemplare "unico" significa che se come devono fare i signori demolitori la prima cosa CHE dovrebbero FARE è togliere e distruggere la matricola! allora il telaio è"frecciame" quindi buono per recupero lamierati! chiaramente immatricOlare un esemplare unico anche in germana /olanda/inghilterra ecc ecc,COSTA molto di piu'che farpassare un bene come "esportato all'estero"TANTè che se di esemplare unico parliamo che nonabbia piu' le matricole del telaio d'origine ,ci deve essere una punzonatura ad hoc fatta nello stato ove è rimesso in circolazione! il problema sorge quando lo si vuole reimmatricolare allè'estero , targarlo in italia e magari chiedere pure i benefici di legge per un mezzo storico( dove lo stato ha incentivato per sua demolizione)
Pare che non riesca a spiegarmi: per legge, un veicolo per cui viene certificata la distruzione da parte di un rottamatore autorizzato, dev'essere distrutto "in toto"! Questo NON significa tagliare la punzonatura, distruggere quella e rivendersi il resto ma, per legge, significa mettere nella pressa l'intero veicolo e ridurlo un cubetto, telaio, motore, lamierati, guarnizioni, impianti e tappezzeria, tutto insieme!
Il fatto che il demolitore, in genere, distrugga solo il telaio, smonti il resto e lo venda come ricambi usati, è tollerato, ma non è quello che prevede la legge. Chi fa il furbo e tira troppo la corda, paga per quello ed altro (e ti assicuro che è molto facile trovare "altro", nel campo dei rottamatori! ).
Ciao, Gino
vi enuncio il mio caso:
ho acquistato un telaio (vespa 125 1965),senza targa,senza documenti,senza nulla; l'ho restaurato e iscritto FMI,mi è arrivato il certificato di rilevanza storica. vado in motorizzazione e mi dicono che per reimmatricolarlo serve la targa per poi farne una visura.
è possibile reimmatricolarlo senza avere il numero di targa? all'FMI ho compilato il modulo B, che è quello per le persone che non hanno targa o qualsiasi tipo di documento, sarebbe contradditorio se poi non riuscissi a immatricolarla....
io conoscendo la vecchia targa non dovrei avere questo problema.. se riuscissi a scoprirla anche tu non sarebbe male ma in teoria c'è anche la procedura per mezzi con provenienza sconosciuta
mi hanno appena consegnato la targa della mia che era di origine sconosciuta. Si puo fare, secondo me in quella motorizzazione sono poco aggiornati..
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