Esatto, anticipando l'albero in realtà lo ritardo, in quanto realmente non si può anticiparlo, andremmo a finire sulla biella...
proprio per questo ho preferito lavorare maggiormente la valvola. La spiegazione del perchè l'aspirazione continua anche dopo il pms è molto semplice. Nel momento in cui inizia la sua fase, dentro il carter la pressione è inferiore a quella atmosferica, presente fuori dall'albero, cioè nel condotto di aspirazione. benchè il pistone scenda, questa pressione continua ad essere inferiore a quella esterna, anche se come hai ben detto tu, il pistone stesso tende a farla salire. Per avere il massimo rendimento, il riempimento dovrebbe finire esattamente nel momento in cui il pistone porta la camera di manovella ad avere la stessa pressione esterna. Poichè è difficile azzeccare l'istante preciso (inoltre questo istante varia al variare dei giri, quindi non esiste un istante giusto e uno sbagliato, a meno che non si vogliano solo bassi o solo alti...), di solito si sceglie un compromesso che permetta al motore di andare bene sia ai bassi che agli alti. **

Nel nostro caso, ho dato una leggera preferenza ai bassi, che sui 177 sono sempre pochi (infatti questo motore ai bassi pare un 200) ma nonostante ciò gli alti va pure bene. questo per via dell'avvicinamento tra la chiusura del travaso e l'apertura dell'aspirazione, che come ho già detto, è il momento di minima pressione del carter. sfruttando l'onda di depressione più forte, la carica di gas fresca risente di un effetto "risucchio" (ram-jet) più vigoroso (quindi entra più miscela), che equivale a tutti gli effetti ad avere una fase di aspirazione più ampia, ma senza averne i difetti. Su motori a valvola molto spinti si arriva a fasi di aspirazione che cominciano anche una decina di gradi prima della chiusura dei travasi e terminano poco prima della riapertura, parliamo di fasi da 230/240 gradi. Però parlo di motori che ai bassi hanno un rifiuto pazzesco, cioè sputazzano miscela fuori dal carburatore, sembrano sempre ingolfati, agli alti però la musica cambia. Un errore così, anche se non così estremo, è quello che ho commesso sul mio motore, ad esempio, per il quale ho ignorantemente seguito i consigli polini, che suggeriscono una fase di aspirazione quasi analoga a quella che ho scelto io (forse 4 o 5 gradi in più), ma spostata in senso orario di quasi 10 gradi. il risultato è un motore più rabbioso ma nervoso e un po' inguidabile ai bassi. Lo so è una questione di gusti, ma se dovessi scegliere nuovamente come fare un 177, lo farei come quello di CapitanHarlock!!

**Su un motore lamellare questo problema non esiste, in quanto la durata dell'aspirazione non è mai fissa, ma viene regolata direttamente dalla differenza di pressione che c'è tra l'interno e l'esterno della cuspide, quindi la durata cresce con l'aumento di intensità dell'onda di pressione. Tuttavia anche sui lamellari non sempre le lamelle azzeccano il momento giusto per chiudersi. ad esempio una piccola differenza di pressione non è in grado di influire su lamelle troppo spesse e - viceversa - lamelle troppo sottili sollecitate da un'onda di pressione molto forte potrebbero addirittura spezzarsi per diverse cause...
dunque cosa succede: ai bassi, rispetto al momento ideale di chiusura, una lamella più spessa si chiude con un certo anticipo, mentre quella più sottile riesce a riempire di più, perchè resta aperta anche di fronte ad una piccola depressione.
agli alti le differenze di pressione si fanno più alte e la durata dell'aspirazione cresce, dunque anche se una lamella spessa si chiude con un certo anticipo, questo sarà trascurabile rispetto ad una durata così ampia. Al contrario, se agli alti una lamella sottile entra in risonanza, si piega in modo anomalo e spesso fa "la pancia" sulla cuspide, facendo perdere pressione al carter. Nei casi peggiori si spezza per le vibrazioni.


spero di avere dato un po' l'idea di quello che succede in fase di aspirazione, per l'una e l'altra scuola di pensiero, valvola e lamellare. Spero di essere stato chiaro, se ci pensiamo bene basta immedesimarsi nella miscela in entrata per capire bene cosa succede dentro, tutto si gioca principalmente su pressione e velocità dei fluidi, ci sarebbero anche tutti gli aspetti termodinamici e fluidodiamici "di fino", cioè strato-limite etc...ma quelli è meglio lasciarli agli esperti...