Citazione Originariamente Scritto da robertosole Visualizza Messaggio
Insegno storia e letteratura italiana, non potrei non apprezzare e stimare chiunque si dia da fare per conservare e mantenere vive le radici storiche del nostro paese.
La Vespa (a maggior ragione quelle più vecchie) fanno parte di diritto del nostro patrimonio sociale.
Ma una precisazione va fatta:la Vespa nasce come uno dei primi mezzi di massa che con due lire dava un po’ a tutti la possibilità di muoversi con libertà.
Questo spirito “popolare” è stato nel tempo un po’ la cifra fondamentale della sua identità.
Ora è del tutto legittimo (ma anche giusto?) che modelli come la 98 oggi valgano tanto. È altrettanto legittimo però, per quanto mi riguarda, che quel mondo così “prezioso” in ogni senso che è l’alto collezionismo mi lasci un po’ freddo. Ma non perché non potrei (e non potrò mai) accedervi, ma quanto perché per me la Vespa nasce ed è un mezzo popolare. Se inizia a valere come un terzo del mutuo che pago con sacrifici per pagarmi la casa, inevitabilmente inizio a guardarla, a dire "ok bella", ma a sentirla troppo lontana dal mio mondo e dal mio modo di amarla. Per dire un’eresia bonaria, per me non è più nemmeno tanto una Vespa, se per Vespa intendo un popolare e democratico sogno di libertà alla portata di tutti (me compreso).
Ma questa ovviamente è la mia criticabilissima (ma rispettosa) opinione.
Ciao a tutti e comunque grazie per quanto mi fate imparare di nuovo!
Concordo con quanto dici ma aggiungo alcune mie riflessioni.

Vero è che diversi possessori delle nonne se la tirano un pò
ma non è giusto per questo accomunare tutti quanti.
Io ho avuto tante vespe economicamente importanti e ancora
oggi conservo il paperino e una delle prime ( Pagata allora 350000£.)
Ho avuto fortuna ma anche mi son sbattuto 30 anni fa a cercarle, a conoscerle ad apprezzarle, quando i più mi davano
del pazzo o dell'arrogante quando sostenevo che questi
veicoli sono Cultura con la C maiuscola.
Non è necessario avere una 98 ed essere straricchi. Un faro basso
a filo costa più o meno come una Rally eppure passa questa
equazione: faro basso=snob pieno di soldi e ignorante.
Per me ogni Vespa ha pari dignità.
Dico solamente che molti vorrebbero poter partecipare
ai raduni con un faro basso godendo in pieno del loro mezzo con
tranquillità e soddisfazione.
Un' ultima cosa.
La 98 costava quasi come un intero anno di lavoro di un operaio che la fabbricava. Non è nata come un mezzo popolare anche se lo è
diventato. Gli acquirenti appartenevano alla borghesia e in diversi casi
alla nobiltà e volenti o nolenti ancora oggi non è raggiungibile
da tutti.
Con simpatia