Allora...per chi non è mai stato in Sicilia e a Palermo vi dò una ricetta semplice e gustosa per un piatto tipico palermitano da take-way!
I Stigghiola!
(interiora di vitello/pecora preparate al BBQ)
Recatevi dal vostro chianchiere (Macellaio o Carnezziere) di fiducia.
chiedetegli ci procurarvi "sottobanco" qualche metrata di intestino di vitello e del budello tipo quello che si usa per preparare la salsiccia.
Aspettare una settimana, o quanto concordato con il chianchiere, tornate e acquistate l'intestino...
durante il tragitto casa-chianchiere acquistate della Cipolla scalogna, un coppo di sale e un chilo di limoni.
Una volta a casa pulite accuratamente l'intestino sotto acqua corrente...
tagliatelo in segmenti da 50cm e arrotolateli nella cipolla e fissateli con il budello. avete appena preparato una stecca di stigghiola!
Prendete il barbecue preparate la brace e mettete subito le vostre stecche di sticchiola... importante non cucinare a fuoco lento ma anzi con qualche fiammella quà e là senza far bruciare le stecche, punzecchiatele prestando attenzione agli schizzi roventi.
servitele calde calde tagliate a tocchetti su un piatto, aggiungete abbondante limone sale...E VIRI CHI MANCI!
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire"
una fotina per capire....
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire"
Altro Piatto tipico Palermitano Take-way
PANINU CHI PANELLE
ingredienti:
500 gr di farina di ceci - 1 litro e 1/2 di acqua - 1/2 cucchiaio raso di sale - pepe - prezzemolo (poco, tanto per dire che c'è) semi di finocchietto selvatico (importantissimi!) - olio di semi
In un litro e mezzo di acqua fredda fate sciogliere 500 gr di farina di ceci, il sale e pepe, mescolando sempre e bene, potete usare qualsiasi metodo l'importante è evitare i grumi
Mettere la pentola sul fuoco con fiamma medio bassa e mescolare "sempre!", finchè l'impasto è diventato compatto e si stacca dai bordi della pentola.
Aggiungere del prezzemolo tritato e una manciata di semi di finocchietto selvatico.
Togliere la pentola dal fuoco e dare all'impasto la forma di panelle, cioè fettine rettangolari o circolari di circa mezzo centimetro di spessore.
Premesso che, l'impasto tende a raffreddarsi velocemente o meglio, potete organizzarvi con dei piattini da caffè oppure trovate un recipiente dal quale si possa ricavare una forma rettangolare per poi affettare le varie panelle...
lasciate riposare l'impasto.
ritagliate con cura le panelle in caso abbiate usato un recipiente,usando tutto l'impasto verranno parecchie panelle.
oppure se avete usato l'altro metodo staccatele dai piattini e dividete in due, ogni piattino due panelle.
friggere le panelle in abbondante olio di semi ben caldo.
Un pizzico di sale carta assorbente e sono pronte ad entrare nel vostro PANINAZZO!
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire"
Stasera, se non mi precederà la Lucia () vi spiegherò come fare il Castagnaccio e un dolce a sorpresa (questo non lo sa nessuno ) direttamente dalla Garfagnana. Ciao ciao!!!
Lore
Insetto sul castagnaccio non metto lingua perchè come quello della Garfagnana non ne esistono altri..........e i necci?????????
Però che cuochi strepitosi questi vueristi!!!! Mi rivolgo ai pugliesi , tempo fà ho assaggiato delle melanzane arrotolate, sott'olio con capperi acciughe origano? scottate nell'aceto? possibile avere la ricetta? E vorrei anche le orecchiette con le cime di rapa. ciao! ciao!
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!
Pace e bene!
Francesco
Orecchiette con le cime di rapa...
Pulire per bene le rape,facendo attenzione a non perdere neanche una rapa...
Far bollire dell'acqua,salarla e calare dentro le rape,salare,a mezza cottura aggiungere le orecchiette e far finire la cottura di pasta e rape...
A parte in una pentolina far soffriggere olio,aglio a fettine,acciughe e briciole di mollica di pane...
Scolate le orecchiette e le rape e su ogni piatto prima di servire aggiungete il soffritto e...c t mang!!!(cosa ti mangi )
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La Bersagliera
Conserve per l'inverno...
Pomodori sott'olio...
Comprare dei pomodori fatti esiccare al sole durante l'estate...
sciacquarli in abbondante aceto di vino bianco e lasciarli asciugare su un canovaccio...
Una volta asciutti posizionarli a piani in un boccaccio dalla bocca abbastanza larga,sopra mettervi del prezzemolo fresco,aglio,acciughe e ancora a strati pomodori secchi,prezzemolo,aglio e acciughe...
Coprite i vari strati con olio rigorosamente extravergine di oliva coprendo i pomodori abbondantemente,almeno un dito di olio sopra l'ultimo strato...
chiudere per bene il boccaccio avendo cura che non prenda luce...
tiratelo fuori verso fine novembre in modo che i pomodori si siano ben marinati e servite nelle calde sere d'inverno su una buona fetta di pane ...
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La Bersagliera
ho messo in rosso tutti i titoli dei piatti proposti,cosi' cadono subito gli occhi oltre alla lingua
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La Bersagliera
a Natale un libro di ricette VR, anche questa un ottima idea per sostenere il sito.
non esagerate con le ricette abbiate pietà di chi è ancora a dieta
Mari200 ha detto bene, deve essere molto brava in cucina e anche Salvba che sparano ricette a tutto spiano! E insetto? che ha promesso il castagnaccio?Mi manca Leopoldo........... non credo che sappia fare solo le uova al tegamino, anche se è un'arte pure quella. Ranapazza La bagna caoda dev'essere una libidine d'inverno, andrebbe d'accordo con il ponce alla livornese.
Ho capito che questi piatti devono avere origini antiche, è la cosiddetta cucina povera o contadina.... ma sapete cosa penso? che questa gente mangiava da re alla faccia dei VIPSSSSS.
In attesa dei dolci di Natale, vi suggerisco la "PANZANELLA"
Per 4 persone
8 fette di pane casalingo di uno o meglio due giorni,tagliato spesso due dita(ci vorebbe quello toscano perchè è senza sale )
pomodori ramati a piacere (almeno 4 o 5 se medio-piccoli)
un bel cetriolo (o a piacere)
una cipolla di Tropea grossa
4 acciughe sotto sale
un ciuffo di basilico fresco
olio extrav.a piacere, aceto a piacere ( assaggiare man mano che si versa)
sale, pepe q,b.
Questa è la ricetta originale, con il benessere sono arrivate le variazioni tipo: aggiunta di peperoni affettati, capperi, tonno in scatola. Io la preparo all'antica.
preparazione: si mette a bagno il pane in una ciotola capiente finchè non è gonfiato, poi si strizza bene si sbriciola in una zuppiera e si comincia a condire con tutte le verdure,a pezzetti i pomodori, a fettine il cetriolo e la cipolla ; poi si diliscano e si lavano dal sale le acciughe quindi si uniscono sfilettate.Per ultimo il basilico tagliato con le mani, l'olio, l'aceto il sale e il pepe. Dare una bella mescolata a tutti gli ingredienti far riposare 15' e servire.
Mi raccontava la nonna di mio marito che la preparava d'estate sotto un albero vicino a un pozzo. Non aveva bisogno di borse per andare a fare la spesa, intorno a lei giocavano i bimbi (di tutti quelli che aiutavano durante la mietitura) e razzolavano le galline......alla faccia delle ASL.
Appena becco mia zia riuscirò a mettere le mani sulla ricetta... non è MAI a casa...
Lore
Ieri ho provato una ricettuzza, inventata al momento praticamente volendo svuotare il frigorifero.
Ossobuco ai Porri
serve 4
Preparazione 30min, cottura 3 ore.
Ingredienti
4 ossobuchi
1 bottiglia di vino bianco
2 porri grandi
4 spicchi d'aglio
1 cipolla di medie dimensioni
2 cucchiai di farina
20gr di burro
20cc di passata di pomodoro
1 manciata di chicchi di pepe nero
Olio di oliva qb
sale a piacimento
Procedimento:
Infarinare le bistecche e abbrustolirle in una padella bella calda con un velo d'olio finche ben brunite da entrambi i lati. Togliere le bistecche e nella stessa padella brunire aglio e cipolla tagliati a cubetti fini. Aggiungere i porri per farli appassire.
Prendere un tegame da forno di grandezza adeguata e adagiare le bistecche sul fondo, affogare con tutto il vino, aggiungere tutti gli ingredienti, coprire il tegame con il coperchio o carta stagnola e piazzare in forno a 130/140 gradi per cottura lenta. Dopo circa 3 ore controllare se la carne é diventata tenera e viene via dall'osso o bisogna aspettare ancora qualche minuto.
Quando é pronto tirate via la stagnola e mettete a tavola accompagnato da riso bollito o patate bollite.
Buon appetito.
Ciao! oggi preparo le melanzane da adoperare con della schiacciata (focaccia)aperta e ripiena con prosciutto crudo.
INGREDIENTI:
2 melanzane,
olio extravergine un bicchiere,
olio di arachide per friggere,
aglio 2 spicchi, peperoncino,e rosmarino 1 rametto,
aceto mezzo bicchiere (oppure a piacere dipende dal gusto dei commensali)
preparazione
Pulire le melanzane, tagliarle a fette buccia compresa di circa un cm.
Asciugarle e friggerle nell'olio d'arachide (senza farina)
Scolarle su carta da cucina, salare e tenere da parte.
In una padella scaldare l'olio extrav. con l'aglio schiacciato, il peperoncino e il rosmarino per 2'-3', il tempo di far insaporire bene l'olio.
unire al sughetto in padella l'aceto scaldare per altri 2'-3' a fuoco medio-basso e spargerlo bello a bollore sulle melanzane precedentemente sistemate in una pirofila.
Girarle un po' nel sugo fare raffreddare e servire.
Io le servo dentro alla schiacciata aperta insieme al prosciutto.
Qualcuno mi dà la ricetta di un dolce al cucchiaio?
Io con il forno non vado tanto d'accordo!!!
Mi inchino all'abilità culinaria di Maria (la sbrisolona è di livello altissimo), ma una precisazione è d'obbligo, vista la sacralità che attribuisco all'argomento.
Pudc' per l'esattezza, la differenza è sostanziale,
- l' gnmridd sono gli involtini di fegato/cuore ecc, intorcinati con una bella fogli adi alloro;
- l' pudc' sono gli involtini di interiora, piccoli e bianchi, una sciccheria!!!! Ho incontrato Maurizio 58 dal mio "pusher".
Care amiche, cari amici,
che dire .... io vengo sempre in punta di piedi nel VRosa dove, per definizione, le Vespiste la fanno da padrona. Poi, con l'ingresso di Mammuzza, abbiamo completato la scala reale!!!
Che vogliamo fare???
Facciamo il solito ricettario, reperibile su tutti i libri che teniamo impolverati o tiriamo subito fuori i segreti?? Quei piccoli accorcimenti che "fanno la differenza".
Mi spiego meglio: se qualche santa donna di mia ex fidanzata mi avesse detto che è meglio asciugare la carne prima di metterla al fuoco, avrei evitato di bollire quintali di roastbeef di vitellino; o ancora .. se mi avessero detto che sulla piastra ben ardente la carne non si attacca, io avrei evitato di fare gli spezzatini con le fettine. O ancora .. se mi avessero detto che le pietanze su carboni o piastra cacciano i liquidi .. non avrei inutilmente salato ecc. ecc. ecc..
Non temete .... me la sono vista da solo, rubando qua e là.
Da quello che leggo ....... qui c'è da fare delle rapine di consigli!!!
Ho letto avidamente, senza soffermarmi troppo, perchè le mie papille ed il mio stomaco venivano subito rapiti dalla ricetta sul post successivo!!! Mamma che fame!!! Eppure ho appena finito di mangiare.
Visto che questo patrimonio deve essere ben ordinato e consultabile, che ne dite di ordinarlo per Regione? O per pietanza (primi/secondi / dessert) ecc.? O per ingrediente principale .. (pasta/pesce/carne .. ) una sorta di Magnopedia??
Se per regione, l'interessato può postare domande direttamente allo chef, senza ricorrera a quote di quote che incasinerebbero solo la lettura.
Un grazie particolare a Leo, per le uova al tegamino!!!
Solitamente le mogli si riferiscono ai mariti epitetandoli come coloro che "non sanno fare nemmeno 2 uova al tegamino" ma, quando ci devi lamellare il tartufo ..... la perfezione è nel tuorlo è semicrudo, alla coque come dicono i francesi. Il suggerimento dell'albume bruciacchiato poi .... me gusta mucho!!!
Bene .... buon appetito a tutti, il pranzo è servito!!!
Ciao a tutti e tutte! Mi piace molto l'idea di gigler di ordinare tutto, regione per regione. Ma ..come si fàààà qualcuno si prende la briga di classificare? Io non ci capisco niente, ( è sottinteso che lancio l' appello all'esperte di pc ) comunque finchè non c'è di meglio, io propongo :
LE FRITTELLE DI FARINA DOLCE
Ingredienti:
250 gr di farina di castagne
acqua, 1 mela.
olio per friggere
zucchero
Procedimento:
Si versa la farina di castagne in una ciotola capiente, si fà una fontana al centro e si comincia a versare l' acqua girando con una forchetta, piano piano, fino ad ottenere un impasto semiliquido ( tipo yogurt ). A questo punto si può aggiungere la mela a pezzettini, oppure no.
In una padella si mette abbondante olio per friggere, poi dalla ciotola si prendono delle cucchiaiate d' impasto e si versano nell'olio caldissimo ( le frittelle rapprendono subito) girare dall'altra parte saranno di un bel color
castagna ( no bruciate eh! ) scolare su carta da cucina, zuccherare a piacere. Servire tiepide.
Questo era un dolce invernale, che mamma ci faceva trovare quando uscivamo da scuola, insieme alle frittelle ci faceva " i duretti " ...era sempre farina di castagne che veniva pressata dentro al " ditale da sarta" per intenderci quella protezione metallica che si mette all'anulare per non bucarsi quando si cuce. ( in Toscana si chiama così )
poi veniva sistemato nella brace dello scaldino di mia nonna per 20- 30 secondi poi si rovesciava e usciva un piccolo tronco di cono cotto dolce e che ci faceva passare un pomeriggio di pioggia!! Vi ho annoiato?????
ok, ragazzi adesso comincio con la fase seria.
linguine al sugo di aragosta
ingredienti:
un'aragosta medio piccola (7/800g)
pomodoro (possibilmente pachino freschi)
odori vari
bollire preventivamente l'aragosta (andrebbe bollita viva ma io non ne ho il coraggio) l'aragosta va bollita un'ora per kg.
dopo che l'aragosta è cotta tiratela su senza buttare via l'acqua
aspettate che si raffreddi e apritela e pulitela per benino.
mettete in una padella un po' d'olio, uno spicchio d'aglio elasciate soffriggere appena un po', dopo aggiungete il pomodoro, (i pachino freschi hanno un sapore più delicato mentre la conserva tradizionale copre un po' il sapore dell'aragosta). dopo qualche minuto aggiungete la polpa d'aragosta, salate e fate cuocere il tutto a fuoco molto lento.
nel frattempo riaccendete il fornello sotto l'acqua dell'aragosta e quando tornerà a a bollire salate appena un po' e buttateci la pasta (questo da un sapore meraviglioso al tutto).
scolate, condite e buon appetito.