Ciao a tutti e tutte! Mi piace molto l'idea di gigler di ordinare tutto, regione per regione. Ma ..come si fàààà qualcuno si prende la briga di classificare? Io non ci capisco niente, ( è sottinteso che lancio l' appello all'esperte di pc ) comunque finchè non c'è di meglio, io propongo :
LE FRITTELLE DI FARINA DOLCE
Ingredienti:
250 gr di farina di castagne
acqua, 1 mela.
olio per friggere
zucchero
Procedimento:
Si versa la farina di castagne in una ciotola capiente, si fà una fontana al centro e si comincia a versare l' acqua girando con una forchetta, piano piano, fino ad ottenere un impasto semiliquido ( tipo yogurt ). A questo punto si può aggiungere la mela a pezzettini, oppure no.
In una padella si mette abbondante olio per friggere, poi dalla ciotola si prendono delle cucchiaiate d' impasto e si versano nell'olio caldissimo ( le frittelle rapprendono subito) girare dall'altra parte saranno di un bel color
castagna ( no bruciate eh! ) scolare su carta da cucina, zuccherare a piacere. Servire tiepide.
Questo era un dolce invernale, che mamma ci faceva trovare quando uscivamo da scuola, insieme alle frittelle ci faceva " i duretti " ...era sempre farina di castagne che veniva pressata dentro al " ditale da sarta" per intenderci quella protezione metallica che si mette all'anulare per non bucarsi quando si cuce. ( in Toscana si chiama così )
poi veniva sistemato nella brace dello scaldino di mia nonna per 20- 30 secondi poi si rovesciava e usciva un piccolo tronco di cono cotto dolce e che ci faceva passare un pomeriggio di pioggia!! Vi ho annoiato?????![]()
ok, ragazzi adesso comincio con la fase seria.
linguine al sugo di aragosta
ingredienti:
un'aragosta medio piccola (7/800g)
pomodoro (possibilmente pachino freschi)
odori vari
bollire preventivamente l'aragosta (andrebbe bollita viva ma io non ne ho il coraggio) l'aragosta va bollita un'ora per kg.
dopo che l'aragosta è cotta tiratela su senza buttare via l'acqua
aspettate che si raffreddi e apritela e pulitela per benino.
mettete in una padella un po' d'olio, uno spicchio d'aglio elasciate soffriggere appena un po', dopo aggiungete il pomodoro, (i pachino freschi hanno un sapore più delicato mentre la conserva tradizionale copre un po' il sapore dell'aragosta). dopo qualche minuto aggiungete la polpa d'aragosta, salate e fate cuocere il tutto a fuoco molto lento.
nel frattempo riaccendete il fornello sotto l'acqua dell'aragosta e quando tornerà a a bollire salate appena un po' e buttateci la pasta (questo da un sapore meraviglioso al tutto).
scolate, condite e buon appetito.
sto provvedendo a trovare una soluzione per metterle in ordine...attendete fiduciosi...
grazie Mari
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La Bersagliera
Sono d'accordo. Bollire un'aragosta un'ora mi sembra davvero troppo. Senza contare che io la lascio volutamente un po' crudina, per far sì che finisca di cuocersi direttamente nel sughetto. In tutte le ricette a base "marina", infatti, tendenzialmente butto nell'olio prima il pesce e poi aggiungo il pomodoro.
Bene bene, vedo che le discussioni sulla cottura dell'aragoste sono parecchie.Beati voi che cucinate aragoste!!!!!!!Io m'accontento delle " cicale " ( il nome lo sò solo toscano ) Però dev'essere una libidine... mi sono promessa di fare questo piatto per Natale...
Approfitto dell'occasione per scrivere una nuova ricetta.
LA PAPPA COL POMODORO
300 gr. di pane raffermo
uno o due pomodori maturi
uno spicchio d'aglio ,due foglie di salvia e un peperoncino
1 o 2 uova sale q.b. olio extrav.4-5-cucchiai
In una pentola si mette l'olio, l'aglio, la salvia e il peperoncino. Si fà soffriggere piano quindi si aggiunge il pomodoro sbucciato e tritato. Si fà insaporire per 5' aggiustando di sale.A questo punto mettere il pane raffermo tagliato a pezzettini, far prendere sapore quindi si aggiunge dell'acqua tiepida, quel tanto che basta per coprire il pane. Si comincia a girare con un cucchiaio di legno finchè il pane diventa " pappa " ( si aggiunge acqua se si vede che acsiuga troppo) deve risultare come una polenta morbida morbida.Da ultimo si possono buttare dentro le uova ( questo è a piacere ) girare ancora un po' e servire caldissima !!
Questo è il piatto povero della maremma! povero un corno!!!!!!!Maremma maiala.![]()
Buongustaia!!
Io non la bollisco affatto; una volta che è morta, faccio un bel taglio sulla corazza cranica, giusto per far uscire condimento durante la cottura, poi la coda a tranci di 3/4 cm ciascuno, senza arrivare in fondo .. così rimane "composta". Metto un fondo di olio in padellona di alluminio, aglio, pomodorini, 2 foglie di basilico , .. facci appassire i pomodori, poi dispongo il crostaceo in mezzo al preparato, un pizzico di sale ev chiudo con il coperchio. Una volta fatta, scodello ben bene al dente una bella linguina Garofalo di Gragnano o Pasta Cocco trafilata a bronzo, tolgo il crostaceo dal sughetto, finisco di saltare in padella la pasta in modo che l'amido amalgami pasta e sughetto , metto nei piatti e guarnisco con i tranci di aragosta e prezzemolo fresco tagliato fine ........ e cazz' non ge' n' voln!!!
Haaa, dimenticavo, .... un buon Gewurztraminer o, volendo stare 1000 chilometri avanti, ... una bella birra bionda artigianale al riso vialone nano stagionato 22 mesi, ... ma siamo su altri pianeti.
Bon appetit!!!