Rispondo subito subito! devo ammettere che la scarpeta la faccio ...e alla grande, sono una XL.

Quella farina di ceci mi attizza parecchio, anche noi facciamo la cecina ma la chiamiamo " torta di ceci ", è una specialità livornese che si mette come farcitura a delle focaccine tonde, calde, chiamate "cinque e cinque " perchè in passato era un piatto dei poveri ,i quali quando la compravano dicevano: " cinque lire di schiaccia e cinque di torta " oppure a dei panini fatti a filoncino detti " francesine" accompagnate da un bicchiere di "spuma bionda" una bibita analcolica frizzante dolce con un sapore caratteristico.


Con la farina di ceci io faccio anche delle frittelle:

Prendo della farina di ceci a piacere, la metto in una terrina, aggiungo dell'acqua tiepida fino a formare un impasto della consistenza dello yogurt, aggiusto di sale, un po' di pepe e lascio riposare 15'.
Metto dell'olio di arachide in una padella antiaderente, quando è ben caldo faccio delle cucchiaiate d'impasto e friggo da una parte e dall'altra, vengono fuori delle frittelle che sembrano rose croccanti fuori e morbide dentro. Le facevamo ai bambini nella scuola materna dove insegnavo per carnevale.....con buona pace delle mamme che per una volta chiudevano un occhio sulla frittura, anzi erano le prime a far festa a queste chicche.