Rieccomi dunque.
Ringrazio di cuore tutti voi che avete avuto parole di conforto per me e per Matilda!! Grazie davvero.
Dopo un giro burocratico infinito fra ospedale e carabinieri sono a casa. Niente di spezzato, a parte il cuore, ovviamente.
Dolori praticamente dappertutto: collo e spalle in primis, ginocchio gonfio e malconcio. Ovviamente il casco ben allacciato ha fatto il suo dovere (viva Givi!), ma nell'urto al suolo (è duro, lo confermo!) e nel rotolamento le spalle hanno preso delle belle botte. Dietro il collo sento come delle punture fitte e profonde e i muscoli sono duri e contratti.
Credo che la mia fidata Matilda mi abbia protetto la gamba sinistra, che avrebbe sbattuto violentemente contro la macchina: ne è la prova l'accartocciamento della parte sinistra della Vespa, da scudo-pedana a cofano posteriore. Conscio dell'impossibilità di fermarmi in tempo per evitare la macchina ho infatti provato a evitarlo, scartandolo sulla destra, ma il fatto che fosse una lunghissima station wagon nel bel mezzo della corsia non mi ha facilitato il compito...
Ringrazio anche per i consigli burocratici: non abbiamo fatto un CID al momento né c'è stata una rilevazione da parte dei vigili: io sono stato portato via subito dall'ambulanza e i mezzi erano d'intralcio. I carabinieri hanno però raccolto le deposizioni e pare che lui abbia ammesso le sue colpe. L'automobilista stesso, devo ammettere, si è dimostrato persona gentile e premurosa, mi ha seguito in ospedale, ha voluto conoscere le mie condizioni e ha ripetuto più volte quanto la mia salute fosse troppo più importante della sua auto. Purtroppo, però, non ho potuto evitare, mentre ero faccia a terra, di urlare cose indicibili sulla sua mamma...
Ho il verbale dell'ospedale e avrò domani quello dei carabinieri. L'automobilista sembra poi intenzionato a compilare il CID.
Vi aggiornerò poi con le foto della Vespa... ma quella è un'altra storia.