Originariamente Scritto da
Gabriele82
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La
pallinatura (chiamata anche con la denominazione anglofona
shot peening) è un'operazione che consiste nel martellamento superficiale eseguito a freddo mediante un violento getto di pallini
sferici, oppure di cilindretti ottenuti tagliando un filo (chiamati cut-wire).
Le macchine che eseguono detto trattamento, le pallinatrici, proiettano il getto verso i pezzi da lavorare tramite una o più
giranti centrifughe in rapida
rotazione oppure tramite
aria compressa, in ogni caso i materiali utilizzati per la graniglia possono essere
ghisa,
acciaio,
vetro e più raramente,
ceramica
I pezzi che si possono sottoporre al processo sono prevalentemente organi metallici quali ad esempio
molle o
bielle, ma anche eccezionalmente pezzi in
bronzo,
ottone,
titanio,
alluminio e varie leghe; tuttavia il campo dove la pallinatura riveste un ruolo principale è sicuramente quello
aerospaziale e
automobilistico.
La pallinatura in altre parole provoca una
compressione superficiale, in quanto il suo getto induce una
deformazione plastica che si propaga fino ad alcuni decimi di
millimetro nel materiale considerato e tecnicamente essa serve a migliorare la distribuzione delle
tensioni superficiali, aumentando la resistenza a
fatica del pezzo trattato.
Più precisamente produce delle
tensioni residue a compressione nella superficie del materiale e negli strati sottostanti che riescono a diminuire le
tensioni interne allorché il pezzo è sottoposto a sollecitazioni e il materiale è reso in tal modo più resistente alle sollecitazioni a fatica, la
durezza se varia ha variazioni non rilevabili nei campi di applicabilità con metodo HRC, per acciai legati e leghe a base nikel.
Alla fine del trattamento, a causa delle microcavità che si generano e che si sovrappongono l'una con l'altra, si ha come effetto secondario anche un affievolimento della quantità di luce riflessa sul materiale, ovverosia una specie di satinatura, ad esempio i fogli di
alluminio trattati in questo modo assomigliano alla
pietra bianca e sono ampiamente utilizzati in alcuni edifici.
Tale trattamento, insomma, per quanto riguarda le modalità di esecuzione assomiglia alla
sabbiatura, mentre per lo scopo che si prefigge è più simile alla
rullatura, operando più sulla
plasticità che sull'
abrasione.
L’effetto finale della pallinatura dipende dalla
durezza, dalla
dimensione dei pallini, dalla
portata, dalla
velocità e dall’
angolo di impatto del getto, dalla distanza del pezzo dal getto e dall’intensità (misurata in
gradi Almen).