lo conosco anche se non ce l'ho. È uno dei tanti (con questo non voglio essere spregiativo) volumi pubblicati utilizzando il brand Vespa come chiave di marketing. Tanti libri che parlano della Vespa come fenomeno di costume sono un po' il corrispettivo editoriale del coltellino svizzero marcato "Vespa". Non svela, come gli altri, nessuna verità assoluta. È un "oggetto" carino ricco di immagini.
Per questo ho deciso di non inserire questo genere di pubblicazioni nella mia raccolta dedicata alla letteratura vespistica. Allo stesso modo ho scelto di non considerare i volumi tecnici.
La mia idea di letteratura vespistica è "limitata" a libri che narrano di viaggi compiuti in Vespa o di narrativa in cui, tra i personaggi, ci sia una Vespa. Spesso, anche quando la vespa è una semplice comparsa, la stessa in ogni caso finisce puntualmente in copertina. E qui ci si riallaccia al fatto che la Vespa è un ottimo strumento di marketing... una critica che mi hanno fatto è quella di non aver messo in bella evidenza nella copertina del mio libro una Vespa. La scelta è stata di privilegiare il viaggio e il luogo (la Patagonia) più che il mezzo...sarà stato un errore?