Luca, non discuto sulle tue osservazioni circa le auto circolanti in certi paesi del Sud America, ma spesso ci sono anche ragioni commerciali (ovvie) sulla diffusione delle auto nei vari paesi. Sicuramente in Brasile rispetto ad altri paesi confinanti avresti dovuto fare osservazioni diverse, e la ragione la conosciamo tutti. Per ragioni analoghe e scontate nell'Africa settentrionale sono diffuse le auto francesi (reliquie del colonialismo).
Io sono stato in Polonia tre anni fa, e là per una ragione altrettanto ovvia le Fiat sono numerosissime. Ci sono 125 e 126 in condizioni disastrose, evidentemente maltrattate, ma continuano dignitosamente a circolare; numerose anche le Cinquecento, le Seicento e le nuove Panda. Non stimo particolarmente le Cinquecento e le Seicento, anzi non le stimo affatto, però se fossero modelli scadenti, con pecche clamorose e poco duraturi, sarebbero stati cassati. Proprio perchè certi mercati poveri e poverissimi, sono, a modo loro, fra i più esigenti e sofisticati.
Sicuramente nel passato recente di Fiat ci sono molte ombre e le poco lusinghiere parabole di modelli poco azzeccati o costruiti risparmiando troppo; altrettanto sicuramente è difficile negare che è esistito un problema qualità negli stabilimenti italiani del gruppo, e anni fa fecero assai discutere i dati oggettivi che mettevano in luce l'ottima qualità costruttiva dell'impianto polacco di Tichy (catena della Nuova Panda), che sfornava vetture con un numero mediamente inferiore di dettagli "da rifinire" prima della messa in commercio.
Però dei passi in avanti si sono fatti, e conosco persone dell'indotto Fiat che guidano Fiat e ne sono soddisfatte. Al punto che non vedo poi tutto questo divario con altre case europee. Basta leggere le rubriche di posta di alcune riviste, Quattroruote in primis.
Per tanti anni nella mia famiglia non sono entrate Fiat. Anni difficili, per le Fiat. Sono entrate, nel frattempo, una Volvo e due Opel. Sulla Volvo, nulla da eccepire, ora ha quasi 14 anni ma pochi chilometri, 140.000. E' in declino, ma s'è fatta valere alla grande. La prima Corsa B era quella maledizione che è nota come 1.0 tre cilindri Ecotec. Un motore abbastanza malriuscito che mediamente non arriva a chilometraggi importanti: noi la vendemmo a 14.000 km al sopraggiungere di diversi problemi di costosa soluzione (EGR in primis). A Fiat un motore come quello, rapportato lunghissimo e per nulla economo (anche se doveva essere rivoluzionario, in quei termini) non lo si sarebbe perdonato facilmente, per inciso. In Opel la "B" fu valutata bene, e si passò ad una Corsa C 1.2. Meglio della precedente, non v'è dubbio, buon motore, ma stavolta rapportato corto da essere imbarazzante da portare (stare a 80km/h a 3000 giri in quinta mi mette agitazione ). Qualche noia elettronica al motore l'ha avuta e non è ciò che definirei un'ottima auto. Non brilla per tenuta di strada nè per piacere di guida. Se fa freddo o caldo, le porte posteriori non si aprono da centralizzata e bisogna "forzarle" dai comandi interni. Ora ha ben 34000km (la usa mia madre e cammina poco) pare si stiano usurando dei rinvii del comando del cambio, che sono in plastica (...).
L'ultima auto acquistata è stata la mia Grande Punto, 39000km in 2 anni e 9 mesi, nessun problema di rilievo, feci solo sistemare qualche dettaglio in garanzia. Qualche difetto indubbiamente ce l'ha, ma a livello di piacere di guida, tenuta di strada, motore e freni... non ho veramente nulla da eccepire.