A mio avviso non è tanto un discorso di colori "a richiesta", quanto piuttosto l'altra ipotesi, quella della causalità con cui, bene o male, capitavano esemplari verniciati con tinte usate in quantità su altri modelli.
Non parliamo comunque, per come la vedo io, di pochissimi esemplari. Per intenderci, io credo che di Primavera giallo positano ne abbiano prodotte svariate decine se non centinaia, chiaramente non tutte saranno arrivate ai nostri giorni.
Anni fa vidi una Primavera giallo positano a Novegro, conservata non benissimo ma sicuramente conservata. Poi, in tempi recenti, la dettagliata documentazione fotografica di Simonegsx, che ha un'altra Primavera, sempre gialla.
Più altre voci sul web. Insomma, per la Piaggio tanti colori non sono mai... esistiti (eclatante l'ormai famoso caso del Rosso Canyon sulla 200 Rally).
Questa politica, al di là del fatto che possa essere accettata e seguita da tutti gli esaminatori (spero proprio di no!), mi pare decisamente scorretta. Ritengo assurdo e clamoroso che, seguendo alla lettera quanto riferisci, un PX verniciato con la tinta di una bacchetta sia omologabile, mentre un PX verniciato col colore di una variante estera non lo sia. Perchè pur se entrambi sono 'errori storici', il primo è assolutamente folle, il secondo ha comunque più senso, e rispetta una minima pertinenza con modello in sè e col periodo storico.
Anche il discorso ufficialità lascia il tempo che trova... Perchè in Piaggio, forse per omissioni documentali che si perdono nello scorrere degli anni e dei modelli, spesso si "dimenticano" di colori che effettivamente sono stati impiegati. Ho recentemente restaurato un P125X del 1978, senzafrecce, e l'ho verniciato rosso lacca. Per la Piaggio quel colore era riservato a modelli esteri. In realtà, sia nella prova di Motociclismo che sulle pubblicità dell'epoca si vedono chiaramente dei senzafrecce 125 verniciati rosso Lacca. E non sono modelli esteri, perchè non presentano alcuna targhetta (come in uso sulla produzione per l'estero).