da suddito lombardo vi prego, per solidarietà... ditemi che è la stessa cosa anche nelle altre (vostre) regioni...
"...che la vita vi sorrida e la strada vi sia amica!" Ciao Aldo!
nelle migliori librerie... HASTA LA FIN DEL MUNDO... IN VESPA!
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Penso che la realtà normativa fra le varie regioni non cambi molto. Si legifera per limitare la circolazione di mezzi inquinanti e questo sarebbe anche giusto. Il problema è ci sono due o tre "Italie" per quanto riguarda l'applicazione. Posizioni "leghiste" (che comunque non mi appartengono) a parte, è un fatto che a nord i controlli ci sono (probabilmente anche sui mezzi storici), e a sud latitano. A Pisa per esempio c'è un patto non scritto tra vespisti e VVUU che chiudono un occhio (in anni di circolazione su Vespe ante euro in centro città non sono mai stato fermato) forse per una specie di tributo a Piaggio che sta proprio in provincia di Pisa. Nel sud è una prassi comune non indossare il casco (cosa ben più pericolosa per la salute delle emissioni di un motore ante euro!).
Un cittadino corretto deve rispettare le regole, è giusto, ma dobbiamo anche pretendere che valgano per tutti e che siano fatte rispettare da tutti, altrimenti sono solo parole scritte su un pezzo di carta.
invece la realtà normativa fra le varie regioni varia eccome.....direi un pò come con i bolli per le ultraventennali.....
una base di fondo data dall'art 60 del cds che individua i veicoli di interesse storico come quelli iscritti in alcuni registri( asi fmi fiat lancia alfa) che i vari governanti hanno preso ( a prescindere dal colore politico), in alcune regioni poi ci sono stati ragionamenti "più approfonditi" o discussioni più aperte.....
ad esempio in piemonte oltre ai citati registri ce ne sono altri di club più piccoli.....
in toscana c'era stata una forte battaglia tra i club non riconducibili all'asi e le prime normative sui blocchi (per la toscana a grandi linee 5 anni fa)...c'è una sentenza del TAR delle toscana in favore dei mezzi euro 0 che rappresentano una quota ininfluente sul totale.
La realtà è che in alcune zone ci sono piani a carattere regionale, alcuni regioni lasciano che i siano i comuni a legiferare in materia etc...
per queste leggi "ambientali" il parco mezzi di alcune aree è rinnovato alla velocità della luce....
detto questo da qualche anno mi muovo senza problemi anche con la macchina euro 0.... i blocchi per eventuali controlli li vedi soprattutto il 15 di ottobre e su mezzi che hanno una decina/quindicina di anni....
Saluti>>L
Per favore, evitiamo di banalizzare tutto con queste generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano!
Di quale Sud stai parlando, di quando e per quanto tempo hai fatto queste osservazioni?
Sono stato a Milano, Padova, Bologna, Treviso, Firenze e varie altre città del Nord e, a ben vedere, ho notato anche lì che molti non usano il casco, o lo portano sottobraccio, o utilizzano le "scodelle" illegali, e magari le hanno anche slacciate, ecc.. Non per questo dico che lo fanno tutti.
Ciao, Gino
I comuni "recepiscono" solo le direttive regionali...il mio comune si è limitato a pubblicare sul sito internet, per conoscenza dei cittadini, il testo della delibera e le varie zone di divisione della regione...le leggi sui trasporti non possono cambiare da comune a comune...non hanno l'autorità per farlo.
certo la lombardia si muove a livello regionale da prima del 2006 ma la legge quadro per la qulità dell'aria è di quell'anno.....
la divisione in zone A1,A2 etc è regionale.......e se un comune rientra nell'area A1 devi rispettare quello che in regione si decide....
Emblatico il caso di alcuni comuni del mantovano che anni fa si erano messi contro la regione......
In lombardia va così....allo stesso modo un comune di zona A2 può aderire al blocco come se fosse in zona A1 dietro delibera.
un articolo ( di parte e con lacune) lo trovi qui e relativo allo scorso inverno, parla di tutte le regioni :
http://www.asifed.it/download/ita_20...ct=505&idlv=50
la realtà Italiana è così varia che non avrebbe senso una normativa a livello nazionale......già ne ha poco a tutti gli altri livelli figurarsi poi l'ipotesi assurda di un blocco su tutto il territorio stabilito dal centro....
saluti>>L
Per completezza di informazione, vi faccio una breve cronistoria di come sono andate le cose su questa legge "ecologica" che esiste solo in Lombardia.
La legge regionale sulla qualità dell'aria fu varata dalla Lombardia nel 2005, partendo, su alcuni parametri, da false premesse (cosa riconosciuta dall'ARPA, per es.: i diesel Euro4 sono più inquinanti di Euro2 e 3 se non hanno il dispositivo antiparticolato). Nel 2006 l'allora governo Prodi si oppose alla sua attuazione per vari motivi, tra cui alcuni di ordine costituzionale. Nel 2008, governo Berlusconi, si arriva al dibattimento, ma lo Stato non si presenta e la legge diventa operativa a tutti gli effetti (in realtà la regione Lombardia aveva continuato bellamente a cercare di farla osservare nonostante l'opposizione dello Stato!). Ed ora vogliono fermare i motori 2t, anche se rispondenti alle normative europee.
Questo dovrebbe dirvi qualcosa su chi dobbiamo ringraziare per questo stato di cose.
Ciao, Gino
non dal sito della regione (ma va bene lo stesso) ecco la legge quadro sulla qualità dell'aria per la regione lombardia cui ci si rifà ogni volta
http://www.provincia.milano.it/ambie...lr_24_2006.pdf
saluti>>L
nb l'art che ci riguarda dovrebbe essere il 13 ( vado a memoria)