x rugge#55: il canale è giusto, però la parola d'ordine non è Malossi .........


Poi se posso dire la mia: Pinasco 215 cc, albero 57 mazzucchelli ANTICIPATO, valvola originale, raccordo del terzo travaso (è l'unico aperto sui Pinasco), primaria originale e cambio originale 200, frizione sette molle originale, volanmo elestart, carburatore originale e padellino.
Avrai una vespa vigorosa, veloce (tachimetro 125 km/h) a un costo contenuto.
L'albero corsa lunga è una gran bella cosa, ma:
è più difficile da mettere a punto;
necessita di uno spessore, quello che hai postato va benissimo, da 1,5 mm;
se metti lo spessore sotto il cilindro le fasi diventano più cattive e avrai un maggiore finale;
regge un allungamento dei rapporti, potresti provare la 23/64 (non la 24/63, troppo lunga).

Il corsa lunga varia completamente le fasi del motore; succede così che la luce di scarico chiude alcuni gradi dopo rispetto al corsa 57 SENZA alzare il cilindro, quindi già c'è uno scarico più lungo, se poi alzi il cilindro di 1,5 mm ...

Come i più sanno il motore di KL01 non ha segreti per me :D ;
quel motore è costato un pozzo di quattrini perchè aveva:
primaria Malossi 24/63
frizione sette molle con kit Malossi 4 dischi e molle rinforzate
albero Mazzucchelli 60 mm scatola rossa (dovrebbe essere più rifinito rispetto allo scatola blu)
volano elestart da 2,3 kg
quarta corta 36 denti
Pinasco 215 cc ovviamente (che col corsa lunga diviene 225 cc)
padellino SITO normale
carburatore SI 24 mix

Quel motore ha accusato da subito notevoli vibrazioni; sono successe un sacco di noie, dapprima ha girato praticamente senza olio perchè la scatola carburatore, comprata su ebay da un tedesco ... era priva del meccanismo dentro la pompa, la cosa è venuta fuori dopo.
In un primo momento era stato realizzato con uno spessore SOTTO il cilindro, che però non ha retto e si è schiacciato, quindi è stato tolto e lo spessore è finito SOPRA il clindro, in rame cotto da 1,5 mm.
Poi si è rotto il tubo benzina andando a un raduno a Leonforte (EN), per cui aspirava aria e andava volentieri in fuori giri (sputava anche fiumi di benzina), di tachimetro tirava anche 110 km/h di terza.
L'olio usato era un poverissimo olio minerale per motori marini, per il regime raggiunto dal motore forse era meglio passare a un sintetico o un semisintetico.
L'anticipo dell'accensione era un vero rebus; settato sui 20 - 21 gradi ha dato il meglio anche se continuava a picchiare un pò in testa, se si diminuiva la quarta diventava infinatamente lunga, se si qumentava l'anticipo la ripresa migliorava ma di quarta iniziava un sinistro sferragliamento e si aveva l'impressione che qualcuno stesse tirando la vespa da dietro frenandola.
Il problema si pose anche per le varie tipologie di testate Pinasco che sono state individuate, raggruppabili in due principali gruppi ben diversi tra loro.
Le vibrazioni hanno prodotto alcune lesioni sulla vespa, sul cofano sx, sotto il clacson, i supporti degli specchietti si spezzavano uno dietro l'altro, a Leonforte si è smontato il cavalletto, la targa se nes tava andando per i fatti suoi con tutto il portapacchi, e via dicendo.
Alla fine andava un pò meno dl 200 di Vispicedda, aveva un maggiore allungo ma non aveva ripresa, la frizione con molle rinforzate faceva rompere la vite di fissaggio della leva frizione al manubrio rendendo la vespa inguidabile,
Il paraolio lato volano non teneva più di 100 km; quindi c'era un problema di imbiellaggio o di cuscinetti di banco, a quel punto prima di rompere tutto il motore, a 6.700 km, è stato dismesso e giace da un anno e mezzo in un angolo del box.

Alcuni non si lamentano di vibrazioni del Pinasco col corsa lunga; francamente non ne so il motivo, per me vibra e tanto anche.
Secondo me un motore come quello descritto, tra primarie lunghissime e quarte corte e tutto il resto riesce a fare - quando tira la quarta - circa 130 km/h di tachimetro; non ha economicamente senso andarsi ad imbarcare in maggiori spese di primaria e quarta corta per guadagnare 5 km/h di finale, tanto vale montare un albero anticipato corsa normale e lasciare tutto il resto di serie, si risparmiano quattrini e la vespa è più elastica.

Il Pinasco - probabilmente - è stato progettato per il corsa lunga; però nel tempo sono state variate la testata, con camera di scoppio più piccola, e il pistone, adesso c'è una specie di pistone polini bifascia, con testa ben più alta del MAHLE dei primi kit.
Quindi tra pistone con cielo più alto e testata con camera di scoppio più piccola è venuto fuori un kit per corsa normale.
Montato P&P fa andare un pò meglio la vespa ma non allunga; l'albero anticipato regal tanti giri più in alto e il Pinasco li fà volentieri.
La conformazione dei travasi è quasi identica agli originali Piaggio, cambia un pò il terzo travaso che è più ampio.
La luce di scarico è più larga e soprattutto più alta.

Non so se ho risposto .... e scusate il ritardo, ma ogni tanto mi "distraggo"