Magari con già qualche centinai di chilometri nelle gambe ....![]()
Prima mi fai un bel discorso e poi mi esci con questa frase che non c'entra nulla. Nessuno di noi dice che andare in bicicletta non sia faticoso.
E allora ??? Siccome si fa fatica è giusto doparsi ???
Anche tu ammetti che Pantani si dopava.
Quindi ???
Di cosa stiamo discutendo ???
If you've never stared off into the distance, then your life is a shame.
Tornando IT....per celebrare la ricorrenza!
Onore a chi sale a 25 /30 km.h. su dei passi Dolomitici , impugnando le appendici inferiori del manubrio.
Questa è la mia immagine di Marco Pantani quando lo ricordo, un modo di salire che resterà nella storia del ciclismo.
Il doping....... e un' altra storiaccia!
...PX Lover...
"La Libertà è quello che puoi trovare dopo... la prossima curva".
Nonostante i tanti giugizi espressi su Pantani io in comnclusione dico:
IMMENSO
Ciao GRANDE Marco
Amo la mia città
Amo la mia squadra
BARI unico amore
vedi solo nero...e non mi leggi...
"...Non guardare l'aspetto lecito o illecito su Marco: fermati a vedere 5 minuti delle sue sfighe o delle sue imprese....come con Tomba, con Vale, con la Vezzali, con Lucchetta, Bernardi, Giani & Company....guardale con occhi che vanno oltre e dimmi che non hai goduto...."
Nel periodo in cui Pantani ha iniziato la sua parabola ascendente, io ero un ragazzino, e le imprese di quel ragazzo con le orecchie a sventola e la pelata che lo facevano sembrare più vecchio dei suoi 24 anni (ancora non portava la bandana da Pirata), le sue continue sfortune, ma ancor di più le sue incredibili rialzate, erano semplicemente un esempio di come non si debba mollare mai, di come la forza di volontà possa piegare un destino crudele.
All'epoca, beata fanciullezza, il fatto che il ciclismo fosse contaminato dal doping non mi sfiorava per nulla, perciò ho avuto la fortuna di provare delle belle emozioni grazie alle imprese del Pirata.
Il dopo Madonna di Campiglio è un'altra storia, e non posso negare di avere provato rabbia e delusione, nel vedere uno dei miei preferiti anche solo sfiorato dal sospetto del doping!
Insomma le emozioni date da quelle fughe a cui nessuno sapeva resistere non possono essere cambiate da un fatto postumo, in questo caso la quasi certezza che tutti facessero uso di sostanze dopanti......ormai quelle emozioni son state vissute e indietro non si torna!
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questo è far la figa
e visto che la fai, lui aveva l'ematocrito alto, niente più
ma vai oltre l'illecito, togliti la "bologna" dagli occhi e goditelo......quando va a riprendere Armstrong sul Ventoux, quando a metà Marmolada chiedeva a Conti quando iniziava la salita, quando lo guarda Jaja, nell'episodio che ha citato Calabrone e li salta tutti.....
l'avevo chiuso prima ma adesso per davvero!
Visto che si parla di "quelli buoni che non ci son più" - ciao Ballero, sei stato un pataca, ma eri forte!!!
Era il mio idolo,tant'e' che uscivo con le sue stesse divise,stessa bici,ma in cuor mio e come tutti,sapevamo come girava il sistema.Ho apprezzato tantissimo,invece,Indurain,quando si ritiro' proprio per non sottostare a quell'andazzo che stava uccidendo il ciclismo.Secondo me,Marco se la cerco' quel giorno che ruppe la catena,fu costretto a ripartire dalle retrovie e li ripasso' tutti,ridicolizzandoli,come se fosse su di una moto e subito dopo...,guarda caso, successe il fattaccio.Voglio ricordarlo in un certo modo ringraziandolo per le emozioni che ha saputo trasmetterci,ma conscio del palcoscenico e delle quinte dove si esibiva Marco.Capisco,caro Sartana,che per te e' stato,piu' di tutti noi,un grande compagno di pedalata e lo apprezzavi,come uomo,per quel suo non essere..figa,oltre a riconoscergli lo status di campione.Sicuramente gli hai voluto e gli vuoi ancora bene,e chi non glien'ha voluto,come uno di famiglia e mi trovi d'accordo sull'infame trattamento post-agonismo ricevuto dall'Elefantino.