La giornata è dura ma non ci fa paura!!
l'autore del post è sparito...si accettano scommesse
a) si è preso una fucilata alla schiena
b) è caduto dal tetto e giace ancora alla fine del dirupo
io scelgo la b)![]()
alfiotoxy facci sapere qualcosa!![]()
Hmmmmm.... Gabry, ti ricordi di me, vero??? Carpi,hai detto... ci abita mia zia!
Mi diresti un po'l'indirizzo,please??
Alfio, facci sapere qualcosa, ho seguito e sto seguendo la tua avventura, sono un po' preoccupato da questo prolungato silenzio, speriamo sia solo perchè sta contemplando la nuova Vespa presa, spero, dopo essersi informato del proprietario e quant'altro....
Davide
ciao a tutti sono vivo![]()
ancora non ho fatto nessuna missione di recupero,piove che sembriamo in amazzonia...vediamo quando iniziano le belle giornate di fare un sopralluogo,intanto ho trovato l'amico con la macchina che puo aiutarmi,bisogna programmare un buon briefing e l'operazione recupero impossibile avra' inizio.
ci provero a prenderla statene sicuri al 100%
Ciccio ()nei primi decenni del secolo scorso nei tetti delle case vecchie non si metteva calce nei coppi..tempi di miseria...
Nelle varie ristrutturazioni che ho seguio non ne ho mai vista, Questo in particolar modo nelle case "povere"...e questa non è una reggia...![]()
La giornata è dura ma non ci fa paura!!
Si ok, ma dipende sempre dal posto. A vedere dalle foto la zona non ne sembra priva, quindi immagino che una produzione "in loco" sia stata fattibile anche in tempi di miseria...
Quello che mi fa pensare che l'ultimo restauro risalga al massimo agli anni 20-30 del '900 sono i chiodi con quella forma tipicamente manuale e non industriale. Idem per l'uso del bambù. Dalle mie zone veniva usato nelle case più povere max fino agli anni '30-'40 e i chiodi industriali si trovavano in grandi quantità già nei primi del '900...
...che siano state abbandonate dopo il terremoto del 1908 e usate solo da senzatetto o come magazzini???
Ovviamente, non conoscendo bene le tecniche costruttive al sud, la mia è solo un ipotesi.
In ogni caso, basta lezioni di archeologia. Ho già dato abbastanza all'uni
Fine OT
.....
"L'Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire"
Quel sistema di copertura con travi di legno "cannizzi, calce e coppi" è chiamato nel sud Italia " a lamia" ed è utilizzato dal medioevo fino ai primi anni del 900 sia in costruzioni povere che più pretenziose.
Sembra delicato, invece con un ordinaria manutenzione (sostituzione e riposizionamento dei coppi) in moltissimi casi è giunto in ottimo stato fino ai giorni nostri.
Le costruzioni più "ricche" usavano la "volta" in pietra tagliata. Le costruzioni di campagna addirittura solo cannizzi calcina e paglia.
Quella in foto è in evidente stato di abbandono, forse a causa di qualche probabile evento franoso o sismico e le intemperie hanno fatto il resto.![]()
In effetti nel mio intervento ho omesso di scrivere che ci può esere una diversità costruttva dovuta dalla diversa collocazione geografica. Quello che ho scritto l'ho imparato dalle mie esperienze in case delle mie campagne.
Ad esempio qui da me non ho mai, o raramente, trovato le canne di bambù.
La giornata è dura ma non ci fa paura!!
Grazie per la spiegazione, ora è tutto più chiaro.
qui da me è molto simile,usata fino agli anni a cavallo della seconda guerra mondiale, o forse primi anni '60 (nelle case rurali), però senza le canne, si usavano travature sottili, raramente ho notato canne. e confermo la bontà di tenuta, a patto di fare una manutenzione tutti gli anni.
La giornata è dura ma non ci fa paura!!
Bekümmert
Per il tipo di canna usata non si tratta di bamboo ma di canna palustre, quelle che circondano i fossi e gli acquitrini.
Le piccole differenze dipendono da cosa offre l'ambiente ma il metodo non cambia. Se abbonda legno i "cannicci" o "cannizzi" vengono sostituiti da piccole listarelle di legno, impermeabilizzate sempre con calce e poi coperti da "tegole" o "coppi".
In Calabria, Sicilia, Basilicata, Molise, Campania ci sono interi paesini coperti con questo metodo.
La leggerezza del sistema è abbondantemente usato nelle costruzioni a più piani (Cosenza vecchia è tutta ricoperta in questo modo).
In Puglia lo si trova a macchia di leopardo (Nel Gargano, e in alcuni centri con costruzioni a più piani) per quanto riguarda i centri abitati mentre è più raro nelle campagnè perchè l'abbondanza di pietra lavorabile ha fatto preferire le costruzioni a volta anche in costruzioni più "povere" e fatte a secco come i "trulli" della Murgia e i "pagghiari" del Salento.
Le case vecchie mi han sempre affascinato, un pò come al buon Niki, passione che mi ha portato a intraprendere la professione di geometra, seppur, ahimè per pochi anni.....ciònonostante sono affascinato dalle costruzioni, dai metodi di costruzione dei tempi che furono e dall'architettura!
Per questo mi ha fatto piacere la tua spiegazione!![]()
La giornata è dura ma non ci fa paura!!
come e finita? l hai recuperata?
ragazzi niente allora???