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"Casco in testa ben allacciato... Luci accese anche di giorno... E prudenza... Sempre!"
c'è anche da dire che quel referendum venne fatto dopo un anno e mezzo dall'espolsione della centrale russa, quindi l'emotività ha giocato un ruolo chiave nel risultato.
poi negli ultimi 23 anni di cose ne sono cambiate parecchie sia a livello di tecnologie sia a livello di fabbisogno energetico.
adesso con le mderne tecnologie le cose sono cambiate, non abbiamo mai avuto notizie di incidenti, nemmeno di piccole dimensioni
per quello che riguarda l'aspetto dell'inquinamento è ora di chiareire un paio di concetti.
io abito a Colleferro, cittadina industriale dove c'è una concentrazione di tumori molto importante (20 giorni fa sono morte 2 bambine di 7 anni a distanza di una settimana una dall'altra).
nessuno vuole l'inceneritore, il cementificio viene additato come fonte di inquinamento e così le poche fabriche superstiti.
al di là del fatto che quelle industrie sono l'unica fonte di alimentazione per l'economia colleferrina, c'è da dire una cosa: le malattie attuali sono frutto di una attenzione all'ambiente pressochè nulla negli anni 50/60 dove nel Fiume Sacco veniva riversata ogni tipo di porcheria che poi ha contaminato i terreni circostanti.
ci racconto un aneddoto, fuori il cementificio c'è un enorme Pino he è sempre stato bianco per la quantità di polvere che c'era sopra.
3/4 anni fa il cementificio chiuse per lavori di ristrutturazione, venero montati degli enormi tubi che collegavano alcune delle ciminiere, beh, poi ilpino è ritornato verde.
anche l'inceneritore è stato al centro di 100000 battaglie daparte della popoliazione locale e al centro di un'inchiesta della magistratura, il problema è che se nell'inceneritore ci brucio rifiuti tossici la colpa non è dell'inceneritore, ma di chi ce li brucia.
immaginare una città come colleferro senza fabbrica, senza inceneritore (nessuno lo vuole ma c'è stata una vera e propria corsa alposto di lavoro quando ha aperto) significa immaginare una città dormitorio che vive all'ombra di Roma.
ragazzi l'inquinamento è tutto, dalle vespe l nucleare, dall'inceneritore al climatizzatore
deve essere il buon senso a regolare la giusta misura di ogni cosa. lincidente i chernobyl è tato causato dall'uso sconsiderato, non dalla tecnologia in sè
certo è che una nazione come la nostra Italia non dovrebbe stare a ricasco della Russia per il gas e della Francia per l'energia eletrica
Vorrei poter bere un caffè Quarta su questa terra e non un caffè Lavazza in paradiso.....
Ivan...purtroppo posso dire che non è nessuna influena di Mistero.....magari fosse solo suggestione.........
La verità la puoi scoprire da solo....abbiamo tutti i mezzi....vai su google e vediti le immagini delle centralinee meteo del nord europa e nord atlantico....e poi ne ridiscutiamo.....
Con amicizia Pierangelo
Vorrei poter bere un caffè Quarta su questa terra e non un caffè Lavazza in paradiso.....
Vorrei poter bere un caffè Quarta su questa terra e non un caffè Lavazza in paradiso.....
Certo che lo è, sopratutto quando certe persone si sentono libere di puntare il dito verso i politici, verso il governo ladro, verso questo o quello dicendo la loro in maniera offensiva e agressiva come hanno fatto certi utenti in svariati post.
Il bello di VR e uno dei motivi per cui ho scelto questo forum è proprio il fatto che È VIETATO parlare di politica e di calcio (anche se molte persone non seguono per niente queste regole, vedi firme e avatar). Si parla di vespe, ci si scambia opinioni, si postano cazzate e barzelette. Punto.
Volete parlare di politica, di calcio e di luoghi comuni? Scambiarvi dati fittizzi alla "ho sentito dire che"? Bene, allora decidiamo tutti assieme di cambiare queste due regole del vivere comune del forum e amen.
Io seguo molto la politica e lo sport, solo che da persona educata e rispettosa delle regole di un forum che mi ospita, le seguo, a differenza di altri...
sicuro? questo è l'elenco degli incidenti nucleari degli ultimi 23 anni. Altrimenti la lista sarebbe stata molto piu' lunga:
26 aprile 1986 - Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 7). L’incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia. Il surriscaldamento provoca la fusione del nucleo del reattore e l’esplosione del vapore radioattivo, che sotto forma di una nube pari a un miliardo di miliardi di Bequerel si disperde nell’aria. Centinaia di migliaia di persone, soprattutto nella vicina Bielorussia, sono costrette a lasciare i territori contaminati. L’intera Europa viene esposta alla nube radioattiva e per milioni di cittadini europei aumenta il rischio di contrarre tumori e leucemia. Non esistono ancora oggi dati ufficialie definitivi sui decessi ricollegabili alla tragedia.
1986, 4 maggio (una settimana dopo il disastro di Chernobyl). Hamm-Uentrop, Germania Ovest. Un esperimento in un impianto da 300 megawatt THRT-300 PBMR (reattore a letto di sfere) nella Germania Ovest ha causato la fuoriuscita di materiale radioattivo dopo che uno dei letti di sfere è stato immesso nel condotto utilizzato per portare carburante al reattore. Il tentativo di rimuovere l’ostruzione creatasi ha danneggiato il condotto e causato il rilascio di radionuclidi. Radiazioni sono state misurate per circa due kilometri intorno al reattore.
6 ottobre 1986 – Oceano Atlantico. Il sottomarino K-219 affonda nell’Atlantico con 34 testate nucleari a bordo.
1989 Finlandia. Avaria nel sistema di controllo nella stazione di Olkiluoto.
1990 Germania. Infiltrazione di tritio nella stazione nucleare di Kruemmel.1991 Finlandia. Spegnimento manuale dovuto ad un incendio nella stazione di Olkiluoto.
1991 Germania. Incidente durante il rifornimento di carburante nella stazione di Wuergassen.
Febbraio 1991 – Mihama (Giappone). La centrale riversa in mare 20 tonnellate di acqua altamente radioattiva
24 marzo 1992 – San Pietroburgo (Russia). A seguito della perdita di pressione nell’impianto di Sosnovy Bor nei pressi di San Pietroburgo, fuoriescono e si disperdono in atmosfera iodio e gas radioattivi.
Novembre 1992 – Forbach (Francia). Un grave incidente nucleare causa la contaminazione radioattiva di tre operai. I dirigenti dell’impianto vengono accusati l’anno successivo di non aver approntato le misure di sicurezza previste.
1992 Germania. Avaria nel sistema di raffreddamento nella centrale di Brunsbuttel.
13 febbraio 1993 – Sellafield (Gran Bretagna). Fuga radioattiva nell’impianto di riprocessamento di Sellafield. La densità massima di radionuclidi dello iodio consentita viene superata di oltre tre volte.
17 febbraio 1993 - Barsebaeck (Danimarca). Uno dei reattori della centrale di Barsebaeck viene temporaneamente fermato a causa della fuoriuscita accidentale di vapore radioattivo.
Aprile 1993 – Siberia (Russia). Un incendio nel complesso chimico di Tomsk-7 colpisce un serbatoio di uranio. Risultano contaminati circa 1.000 ettari di terreno. La nube radioattiva si dirige verso zone disabitate.
23 marzo 1994 – Biblis (Germania). Centrale nucleare di Biblis: una falla nel circuito primario di un reattore fa uscire liquido altamente contaminato.
28 giugno 1994 – Petropavlosk (Russia). Fuga di materiale radioattivo nella baia di Seldevaia a causa della rottura di un deposito a Petropavlosk.
1995 Germania. L'Alta Corte tedesca decide che la licenza di attività concessa alla stazione di Mülheim-Kärlich è illegale, a causa della mancata considerazione, in fase di concessione, del rischio di terremoto nella zona.
Settembre 1995 – Kola (Mare di Barents). L’energia elettrica della centrale di Kola viene staccata per morosità e vanno fuori uso i sistemi di raffreddamento. Incidente solo sfiorato, grazie all’intervento del comandante della base.
Novembre 1995 – Cernobyl (Ucraina) (scala Ines 3). Un’avaria al sistema di raffreddamento del reattore n.1 di Cernobyl causa un incidente nel quale la radioattività si disperde e contamina gli operai impegnati nella manutenzione.
8 dicembre 1995 – Monju (Giappone). Due tonnellate di sodio liquido e altro materiale radioattivo fuoriescono dal reattore nucleare prototipo di Monju nella prefettura di Fukui a causa di un malfunzionamento al sistema di raffreddamento. L’impianto è costituito da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci FBR.
Febbraio 1996 – Dimitrovgrad (Federazione Russa). Un addetto causa la rottura della valvola di sicurezza di uno dei reattori del centro di ricerche atomiche di Dimitrovgrad. Fuoriesce una nube radioattiva contenente soprattutto radionuclidi di manganese.
1997 Germania. Un treno trasportante liquido nucleare deraglia di fronte alla stazione di Kruemmel.
Marzo 1997 – Tokaimura (Giappone). Un incendio e un’esplosione nel reattore nucleare nell’impianto di ritrattamento nucleare di Tokaimura contamina almeno 35 operai.
Giugno 1997 – Arzamas (Russia). Un incidente nel centro ricerche di Arzamas porta i materiali radioattivi sull’orlo di una reazione a catena. Si sviluppa una nube radioattiva a seguito della quale muore il responsabile dell’esperimento.
Luglio 1997 – La Hague (Francia). Il comune di Amburgo denuncia presenza di radioattività nell’acqua scaricata nella Manica dall’impianto di trattamento francese di La Hague. La Francia smentisce, ma il presidente della Commissione di controllo si dimette.
Settembre 1997 – Urali (Russia). Sugli Urali si scontrano un trattore e un camion che trasporta isotopi radioattivi. Da due container fuoriesce liquido pericoloso contenente iridio 192 e cobalto 60. Nell’area la radioattività sviluppata è 25 volte superiore al limite consentito.
1 maggio 1998 – Catena delle Alpi. Le autorità di controllo francesi scoprono elevati livelli di contaminazione da cesio 137 sulle Alpi, causati dal passaggio di rottami ferrosi provenienti dall’Europa dell’Est.
1999, 8 Gennaio, Francia. Centrale di Cruas Meysse, 65 persone evacuate dopo che si sono accese le luci d’allarme radioattivo.
1999, 11 Marzo, Francia. Centrale del Tricastin, un contaminato.
1999, 16 Giugno, Russia. Centrale di Seversk, 2 contaminati per fuga radioattiva.
1999, 23 Giugno, Ucraina. Centrale di Rivno, principio incendio.
1999, 4 Luglio, Ucraina. Centrale di Zaporozhie (Ucraina), bloccato un reattore per precauzione.
1999, 12 Luglio, Giappone. Centrale Tsuruga, bloccato reattore per una perdita acqua.
1999, 17 Luglio, Ucraina. Centrale di Cernobyl, 3 operai contaminati.
30 settembre 1999 - Tokaimura (Giappone) (scala Ines 4). Un incidente in una fabbrica di combustibile nucleare attiva una reazione a catena incontrollata. Viene accertato che si tratta di un errore umano: due operai hanno trattato materiali radioattivi in contenitori non idonei. Tre persone muoiono all’istante, mentre altre 439, di cui 119 in modo grave, vengono esposte alle radiazioni. Vengono ricoverati in 600 ed evacuati 320mila abitanti della zona.
1999, 2 Ottobre, Ucraina. Centrale di Khmelitskaya, blocco del reattore per malfunzionamento.
4 ottobre 1999 – Wolsong (Corea del Sud). Una fuoriuscita di acqua pesante durante lavori di manutenzione della Centrale di Wolsong causa l’esposizione alle radiazioni di 22 operai impiegati presso l’impianto.
5 ottobre 1999 – Centrale di Loviisa (Finlandia). Viene segnalata una perdita di idrogeno nell’impianto di Loviisa, sulla costa Finlandese. Secondo i tecnici della centrale c’è stato un pericolo di incendio e perdite. La situazione, secondo gli addetti, è rimasta comunque sotto controllo.
8 ottobre 1999 - Rokkasho (Giappone). Una piccola quantità di materiale radioattivo fuoriesce da un deposito di scorie a Rokkasho, nella prefettura giapponese di Aomori. Le radiazioni provengono da due fusti arrivati dalla centrale nucleare di Ekushima.
20 ottobre 1999 – Superphenix (Francia). Un incidente tecnico ritarda lo smantellamento del reattore a neutroni rapidi Superphenix di Creys-Malville (Isere), nel Sud-Ovest della Francia. Nell’operazione di scarico del reattore un inconveniente tecnico a una puleggia per l’estrazione delle cartucce di combustibile arresta la fase di scarico del materiale radioattivo.
18 novembre 1999 – Torness (Scozia). Un Tornado della Raf in esercitazione precipita in mare di fronte alla centrale nucleare di Torness in Scozia a meno di ottocento metri dall’impianto. Un grave incidente è sfiorato per un soffio.
1999, 27 ottobre, USA. "I bambini statunitensi residenti vicino le centrali nucleari di New York, New Jersey e Florida hanno nei denti un "radioisotopo" (lo stronzio 90) che li espone ad un rischio tumore molto alto". Così Ernest Sternglass, professore di radiologia all'università di Pittsburgh ha esordito nell'ultima conferenza stampa del progetto no-profit di "radioprotezione e salute pubblica". Lo sconcertante risultato è stato ottenuto dai ricercatori statunitensi che hanno analizzato 515 bambini residenti negli Stati di New York, New Jersey e Florida. I livelli di radioattività rilevata nei campioni, raccolti dal 1979 al 1992, erano molto vicini a quelli osservati a metà degli anni '50 quando Stati Uniti e Unione Sovietica, in piena guerra fredda, si dilettavano negli esperimenti con le armi invisibili. Secondo i responsabili del progetto i livelli di radioattività dovevano invece essere scesi intorno allo zero. "Se gli esperimenti nucleari sia di superficie, sia sotterranei sono effettivamente terminati, i primi sospetti cadono sui reattori nucleari e sui relativi incidenti", ha detto Sternglass, che ha aggiunto: "II mondo è troppo piccolo per gli incidenti nucleari". I responsabili del progetto attribuiscono parte di questa radioattività al disastro avvenuto nel 1979 a Three Mile Island e a quello di Chernobyl nel 1986. Ci sono documenti federali che testimoniano la fuga nucleare dal reattore di Suffolk (New York) nei primi anni '80.
13 dicembre 1999 – Zaporozhe (Ucraina). Il primo dei sei reattori nucleari della centrale ucraina di Zaporozhe viene fermato per il malfunzionamento dei uno dei segnalatori di eccessiva pressione.
5 gennaio 2000 – Blayais (Francia) (scala Ines 2). Una tempesta provoca un incidente alla centrale di Blayais, nella Gironda, dove due dei quattro reattori vengono fermati. L’acqua invade alcuni locali della centrale: danneggiati pompe e circuiti importanti
27 gennaio 2000 – Giappone. Un incidente a una installazione per il riprocessamento dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione 15 volte superiori alla norma in un raggio di circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano che almeno 21 persone sono state esposte alle radiazioni.
15 febbraio 2000 – Indian Point (USA). Una piccola quantità di vapore radioattivo fuoriesce dal reattore Indian Point 2 vicino alla cittadina di Buchanan sul fiume Hudson, località a circa 70 chilometri da New York. La perdita di gas radioattivo costringe la società che gestisce l’impianto a chiudere la centrale e a dichiarare lo stato di allerta. La perdita è di circa mezzo metro cubo di vapori radioattivi.
2000, 16 giugno. Germania. Gradualmente, ma senza esitazioni, la Germania metterà al bando l'energia nucleare. Una dopo l'altra, nell'arco di 32 anni, le 19 centrali nucleari tuttora attive sul suolo tedesco saranno chiuse. Sui tempi dello smantellamento si è raggiunto un compromesso: il governo chiedeva 30 anni, gli industriali 35, se ne impiegheranno 32 per ogni stabilimento. Il primo che chiuderà sarà il più vecchio: la centrale di Obrigheim, aperta nel 1968, si spegnerà nel 2001. L'ultima, invece, nel 2021, sarà quella di Neckarwestheim-II, nel Baden-Wuerttemberg, che produce 1.269 Megawatt. Inoltre entro il luglio 2005 sarà proibito il trattamento delle scorie nucleari. Al momento le centrali nucleari tedesche producono il 33,5 per cento del fabbisogno energetico nazionale.
2001 Germania. Esplosione di una parte dell'impianto di Brunsbuettel.
10 aprile 2003 – Paks (Ungheria) (scala Ines 3). L’unità numero 2 del sito nucleare di Paks (costituito da quattro reattori è l’unico in Ungheria a 115 chilometri da Budapest) subisce il surriscaldamento e la distruzione di trenta barre di combustibile altamente radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura il pericolo diun’esplosione nucleare, limitata ma incontrollata con gravi conseguenze per l’area intorno a Paks.
17 ottobre 2003 – Arcipelago de La Maddalena (Italia). Sfiorato incidente nucleare: il sottomarino americano Hartford s’incaglia nella Secca dei Monaci a poche miglia dalla base di La Maddalena dove solo l’abilità del comandante riesce a portare in porto il mezzo avariato. Il licenziamento di alcuni militari induce a pensare che il rischio corso non sia stato risibile.
9 agosto 2004 – Mihama (Giappone). Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a ovest di Tokyo, una falla provoca la fuoriuscita di vapore ad alta pressione che raggiunge i 270 gradi provoca quattro morti tra gli operai. Altri sette lavoratori vengono ricoverati in fin di vita. E’ l’incidente più tragico nella storia nucleare del Giappone. La centrale viene chiusa.
9 agosto 2004 – Shimane (Giappone). Scoppia un incendio nel settore di smaltimento delle scorie in una centrale nella prefettura di Shimane.
9 agosto 2004 – Ekushima-Daini (Giappone). L’impianto viene fermato per una perdita d’acqua dal generatore.
Aprile 2005 – Sellafield (Gran Bretagna). Viene denunciata la fuoriuscita di oltre 83mila litri di liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una crepatura nelle condotte e di una serie di errori tecnici.
Maggio 2006 – Laboratori Enea di Casaccia (Italia). Fuoriuscita di plutonio, ammessa solo quattro mesi dopo, che ha contaminato sei persone addette allo smantellamento degli impianti.
Maggio 2006 – Mihama (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.
26 luglio 2006 – Oskarshamn (Svezia) (scala Ines 2). Corto circuito nell’impianto elettrico della centrale a 250 chilometri a sud di Stoccolma per cui due dei quattro generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta.
7 ottobre 2006 – Kozlodui (Bulgaria). Viene intercettato un livello di radioattività venti volte superiore ai limiti consentiti e le verifiche portano a scoprire una falla in una tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere l’accaduto e di minimizzarlo nel rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia Atomica
28 giugno 2007 – Kruemmel (Germania). Scoppia un incendio nella centrale nucleare di Krummel, nel nord della Germania vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In pochi mesi si verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell’Ambiente, l’impianto di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali. Stando ai piani di uscita dal nucleare, fissati in una legge del 2002, il reattore dovrebbe essere spento al più tardi nel 2015.
16 luglio 2007 – Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene chiusa in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto, ma precisa che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: “è stato più forte di quello per cui la centrale era stata progettata”. Il terremoto provoca un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.
4 GIUGNO 2008 - Krsko ( Slovenia) Alle ore 17.38 ora italiana il sistema d’allerta dell’Ecurie (European Community Urgent Radiological Information Exchange) ha ricevuto un’informativa dalla Slovenia su un incidente alla centrale nucleare di Krsko, 130 km in linea d’aria da Trieste. La comunicazione è stata trasmessa a tutti i 27 Stati membri dell’Unione
Le prime notizie sembrano relativamente rassicuranti: pare non via sia stata una fuoriuscita di sostanze radioattive dalla centrale. Sono state attivate le procedure di spegnimento del reattore, dopodiché sarà possibile, secondo un portavoce della Nek, la società che gestisce la centrale, verificare le cause dell’incidente.Quello che non è rassicurante è il silenzio informativo delle tv: praticamente su tutte le principali testate sul web la notizia campeggiava giustamente in prima pagina, ma in tv niente, niente alla lettera. Nessun programma è stato interrotto, nessuno ha pensato di aprire una finestra informativa. Neppure Emilio Fede che, quando non fa il propagandista, come giornalista sa il fatto suo e di solito su avvenimenti del genere ci si butta a pesce, bruciando spesso la concorrenza con ottime dirette. Eppure la notizia era ghiotta, ghiottissima, senonaltro in termini di ascolti. Ma in tv sono rimasti tutti zitti. Sarà forse perché il governo Berlusconi ha deciso di rilanciare il nucleare in grande stile, e questa notizia sarebbe stata una grandissima “seccatura”?
Del resto non è la prima volta che la centrale slovena di Krsko è al centro di polemiche per la sua pericolosità: già nel 2005 la parlamentare dei verdi Luana Zanella aveva presentato una interrogazione piuttosto inquietante. Le conseguenze in caso di fall-out radioattivo alla centrale di Krsko sarebbero drammatiche: la nube radioattiva potrebbe raggiungere Trieste in sole due ore e, complessivamente, sarebbero colpite circa 30 milioni di persone di cui circa 5 milioni a rischio di vita immediato (dati forniti dall’associazione “Amici della Terra”).
07-07-2008 PARIGI - L'Autorità per la sicurezza nucleare francese ha chiesto in mattinata a Socatri, società satellite del colosso energetico Areva, di sospendere l'attività del suo sito di trattamento nella centrale nucleare di Tricastin, nel sud della Francia, e di prendere "misure
immediate di messa in sicurezza". Dagli impianti di Socatri, a Tricastin, si era verificata lunedì scorso una fuoriuscita di acque contenenti uranio, con parziale riversamento nei fiumi circostanti.
TIMORI ECOLOGISTI MA AUTORITA' RASSICURANO - DOPO INCIDENTE AREVA SOTTO ACCUSA
Mentre l'Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) diffondeva messaggi rassicuranti, gia' nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste francesi erano sul piede di guerra dopo la fuoriuscita accidentale di acque di scarico contenenti uranio dalla centrale nucleare di Tricastin
in due fiumi vicini. L' associazione ecologista 'Uscire dal nucleare' accusa Areva, azienda proprietaria del sito, "di aver trattenuto deliberatamente informazioni e di fatto, aver messo volontariamente in pericolo la popolazione", e ha annunciato una manifestazione sabato
prossimo a Parigi. Parla invece di "dimostrazione che il nucleare non è un'energia pulita" Greenpeace, che aggiunge: "Nicolas Sarkozy chiaramente omette di precisare questo genere di 'dettagli' quando annuncia in pompa magna il lancio di una nuova centrale Epr, per cui
Tricastin è uno dei siti possibili". Reazioni negative anche dalla Commissione di ricerca e d'informazione indipendente sulla radioattività, che ha annunciato che sporgerà denuncia contro le due società filiali di Areva responsabili del sito di Tricastin, Areva Cn e Socatri, rispettivametne per "la sepoltura di più di 700 tonnellate di scorie" e per "scarichi radioattivi nell'ambiente". Da parte loro, i responsabili istituzionali mandano invece messaggi rassicuranti. L'Asn ha fatto sapere che i rilievi effettuati nella falda acquifera, in tre pozzi di pompaggio appartenenti a privati e nei corsi d'acqua in cui si sono riversate le acque all'uranio non hanno riscontrato "alcun elemento anormale". Anche i tassi di radioattività rilevati nella zona,
afferma sempre l'Asn, risultano da una serie di verifiche "in costante diminuzione da ieri sera".
L'INCIDENTE
Sono state mantenute per tutta la notte di martedi' le misure di sicurezza precauzionali nei comuni intorno alla centrale nucleare di Tricastin dopo che, durante il lavaggio di una cisterna, parte di 30 metri cubi d'acqua usata, contenente 12 grammi di uranio per litro, era accidentalmente finita in due fiumi vicini. Divieto di attività nautiche, bagno e pesca lungo il Gauffiere e l'Auzon, blocco della distribuzione di acqua potabile e dei prelievi privati dai due fiumi, oltre che dell'irrigazione dei campi nelle aree interessate dalla fuoriuscita. La Commissione di ricerca e d'informazione indipendente sulla radioattività (Criirad) aveva denunciato la "mancanza di affidabilità" della centrale di Tricastin, spiegando che "il rischio sanitario è effettivamente lieve, ma questo incidente, non trascurabile, giunge in seguito a un numero crescente di altri incidenti, che mostrano un degrado della gestione delle scorie su un sito destinato invece a svilupparsi". Criticato anche il modo di dare informazioni sull'accaduto: "l'utilizzo dell'unità di misura della massa (il grammo) - ha aggiunto il Criirad - invece di quella della radioattività (il becquerel) non rende conto dell'ampiezza della fuga". La perdita, conclude la commissione, avrebbe riversato nei fiumi "uno scarico più di 100 volte superiore al limite annuale". Si è fatta sentire anche l'organizzazione 'Uscire dal nucleare', secondo la quale "é impossibile che una tale fuga, contenente uranio, non abbia conseguenze importanti sull'ambiente e sulla salute delle persone".
11-07-2008 INCENDIO NELLA CENTRALE NUCLEARE RINGHALS 11-07-2008
STOCCOLMA- Un incendio si è verificato oggi sul tetto di una turbina nella centrale nucleare di Ringhals, situata a 60 chilometri da Goteborg, nella Svezia occidentale. Secondo i responsabili dell'impianto, l'incendio è stato rapidamente spento senza che il reattore potesse costituire in alcun momento una vera minaccia."La nostra equipe di pompieri è riuscita a spegnere le fiamme in pochi minuti" ha dichiarato Gosta Larsen, portavoce della centrale. L'incendio è stato provocato dagli operai che lavoravano con alcune torce sul tetto dell'edificio e che hanno involontariamente dato fuoco allo stesso. "Non c'é stato niente di drammatico", ha aggiunto Larsen, riconoscendo però che una fitta nube di fumo ha invaso il sistema di ventilazione della turbina, facendo scattare gli allarmi anti-incendioesterni che hanno provocato l'arrivo immediato di altre squadre di pompieri locali.La centrale nucleare di Ringhals possiede quattro reattori e produce il 20% circa dell'elettricità consumata in Svezia.
16-07-2008 FALDA CONTAMINATA NEI PRESSI DELLA CENTRALE DI TRICASTIN
10 giorni dopo la fuoriuscita da un impianto di acque usate contenenti 8,2 grammi al litro di uranio naturale. Il problema stavolta non sono però le acque auperficiali dei fiumi Gaffiere e Lauzon, in cui secondo i dati dell'Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn) c'é una "diminuzione regolare del livello di uranio", ma 4 punti di prelievo d'acqua in
profondità, falde freatiche e pozzi privati, in cui la concentrazione di uranio supera la soglia massima fissata dall'Organizzazione mondiale della sanità di 15 microgrammi per litro.
18/07/2008Fuoriuscite di acque contaminate 18-07-2008 Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, "senza impatto sull'ambiente", sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto stamane l'Autorithy francese per la sicurezza nucleare.
21/07/2008 Francia, nuova fuga radioattiva: 15 operai contaminati 21-07-2008Quindici operai dell'impianto nucleare di Saint Alban, nella regione dell'Isere (sud della Francia), sono stati contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Lo riferisce Electricité de France (Edf), l'azienda elettrica francese. «Gli operai sono stati leggermente contaminati nel corso di un intervento di manutenzione su un cantiere dell'unità produttiva numero due», ha indicato un responsabile della direzione. L'incidente non è stato classificato dall'Agenzia di sicurezza nucleare.
23/07/2008NUCLEARE: FRANCIA, 100 OPERAI LEGGERMENTE CONTAMINATI 23-07-2008 PARIGI - Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati ''leggermente'' oggi da elementi fuorusciti da una
tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione di EDF.
29/07/2008 allarme a Tricastin 29-07-2008 GRENOBLE Nuovo allarme alla centrale
nucleare di Tricastin a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Un centinaio di impiegati sono stati sgomberati dall’impianto a causa dell’allarme lanciato dopo una nuova fuoruscita di polvere radioattiva dal reattore No4.
02/08/2008 Nucleare: forse fuga da nave Usa 02-08-2008Acqua potenzialmente radioattiva puo' essere fuoriuscita da un sommergibile nucleare americano in navigazione nel Pacifico per mesi.Lo ha reso noto in serata la CNN, riportando fondi ufficiali della Marina. La perdita e' stata scoperta mentre il sommergibile nucleare, il Houston (che aveva navigato tra Guam, le Hawaii ed il Giappone), era in un porto delle Hawaii per la manutenzione.
06/08/2008 incidente in francia a tricastin 06-08-2008 Tricastin, nel sud della Francia, fa parlare di sé quest'estate per un incidente, anzi un'anomalia: a luglio - ma si è saputo solo oggi - ci sarebbero state troppe emissioni di scorie di carbonio 14 alla fabbrica Socatri (Areva)
sul sito in cui già quattro volte è scattato l'allarme. Lo ha annunciato l'ASN, Autorità di sicurezza nucleare. Si tratterebbe, in realtà, della prima anomalia in ordine temporale, essendo stata
appurata il 4 luglio, durante il trattamento delle scorie. In quella fase, stando all'ASN, ci sarebbe stato "un superamento, per il mese di giugno, del limite di rifiuti gassosi mensili di carbonio 14".
21/08/2008 Pierrelatte, fuoriuscita di uranio PARIGI, 23 AGO - Una piccola fuoriuscita di uranio e' stata scoperta due giorni fa nei pressi della centrale nucleare di Pierrelatte, nel sud della Francia. La fuoriuscita e' stata rilevata da alcuni operai a lavoro su una canalizzazione interrata delle reti di acque della societa' Comurhex che non era piu' utilizzata. La prefettura del dipartimento Drome ha parlato di ''un impatto ambientale marginale'', dopo una ispezione dei tecnici dell' authority per la sicurezza nucleare. 24/08/2008incidente nucleare a Vandellos SpagnaMADRID, 24 AGO - L'impianto nucleare Vandellos II in Catalogna, nel nord-est della Spagna, e' stato fermato per un incendio, che e' stato domato. Secondo le autorita' spagnole 'alle 08:49 un incendio e' divampato nel generatore elettrico, e alle 10:30 e' stato completamente spento. Tutti i sistemi di sicurezza dell'impianto hanno funzionato come previsto, e ora la centrale e' ferma e in condizioni stabili'. L'impianto e' stato costruito nel 1980, la sua autorizzazione scade nel 2010. 26/08/2008 Fleurus, Fuga radioattiva verificatasi in un istituto che produce radioisotopi per uso medico a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri a sud di Bruxelles, nella zona di Charleroi. L'incidente risale allo scorso fine settimana, ma solo ora le autorità competenti hanno deciso di avvertire la popolazione. Per le vie della cittadina di Fleurus - circa 20 mila abitanti -, per iniziativa del sindaco, auto della polizia con altoparlanti hanno diffuso appelli alla prudenza, raccomandando agli abitanti, che vivono entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dove è avvenuta la fuga, di non consumare la frutta e la verdura dei loro giardini, né di bere l'acqua piovana o il latte delle loro fattorie fino ad un nuovo ordine. , l'incidente era stato classificato al livello 3 (guasto grave) della scala internazionale Ines, che comprende 7 livelli
24/09/2008 CHERBOURG (F) - Un incidente nucleare di "livello 1" su una scala internazionale da 0 a 7, con un "versamento di materiale", è avvenuto all'interno di un impianto per il riprocessamento del combustibile atomico a La Hague, nella regione della Normandia, nel nord-ovest della Francia. Lo rende noto il gruppo nucleare Areva che gestisce l'impianto, aggiungendo che l'incidente "non ha avuto alcuna conseguenza sul personale né sull'ambiente".
L'incidente, fa sapere l'Areva, è avvenuto il 24 settembre scorso. comunicato il 10/10/2008
La società in un comunicato scrive che l'incidente è "accaduto durante il riempimento di un contenitore di plutonio" ed è consistito nello "straripamento del contenitore". "Il materiale (fuoriuscito) è rimasto confinato all'interno del perimetro all'interno del quale si svolgeva l'operazione. I lavori di riempimento è stata interrotta e il materiale (fuoriuscito) è stato recuperato", scrive Areva.
Si tratta del quarto incidente di livello 1 registrato nello stesso stabilimento dall'inizio del 2008.
06/11/2009 PARIGI, 6 NOV - Un incidente si e' verificato nella centrale nucleare francese di Tricastin, durante la ricarica di una parte delle barre di uranio. Le operazioni di manutenzione al reattore numero 2 della centrale sono state quindi sospese. Il gruppo Edf spiega che l'edificio che ospita il reattore 'e' stato bloccato per motivi di prevenzione e e' stata disposta una vigilanza continua. La direzione della centrale propone di classificare l'evento al livello 1' su una scala da 0 a 7.
Washington, 22 nov 2009. - Una fuga radioattiva nella famigerata centrale nucleare di Three Mile Islan, teatro nel 1979 del peggiore incidente negli Usa, ha esposto 20 dipendenti a un "basso livello" di contaminazione. Lo riferisce il sito web del New York Daily News secondo cui l'operaio piu' colpito ha ricevuto una dose di 16 millirem, mentre il limite annuo non considerato pericoloso e' pari a 2.000 millirem. L'incidente si e' verificato alla 16 locali di sabato nel primo reattore.
Alcuni lavoratori stavano tagliando delle condutture nell'impianto in Pennsylvania e' risuonato l'allarme facendo evacuare i 150 lavoratori presenti. All'esterno dell'impianto non si e' registrata al momento alcuna contaminazione. Il 29 marzo 1979 la parziale fusione del nocciolo del secondo reattore causo' la fuoriuscita di 13 milioni di curie che pero' non causarono alcuna vittima. L'incidente blocco' la costruzione di nuove centrali negli Usa
Kaiga ( INDIA), 29 nov 2009
Le autorità indiane hanno aperto un’indagine sulla fuoriuscita di una sostanza radioattiva nell’acqua potabile in un impianto di energia nucleare nel sud del paese. In particolare si sta cercando di capire come un perdita di tritio che ha inquinato l’acqua potabile, si sia potuta verificare nell’impianto di Kaiga (450 km da Bangalore), dopo che almeno 55 operai hanno dovuto essere trattati in ospedale per eccessiva esposizione alle radiazioni. L’impianto di Kaiga è considerato ad “alta sicurezza” e le autorità indiane pensano che la perdita potrebbe essere stata “causata deliberatamente”. La fuoriuscita di materiale radioattivo, hanno specificato gli inquirenti, non ha interessato né l’ambiente né la popolazione della zona.
www.vespanuoro.it/ capoindiano
Fabris credo basti...
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"Casco in testa ben allacciato... Luci accese anche di giorno... E prudenza... Sempre!"
Credo che Vespista46 abbia ragione....fabris fermati che è meglio......
YouTube - "MAMMALITALIANI " - APRES LA CLASSE OFFICIAL VIDEO HD 1080
Vorrei poter bere un caffè Quarta su questa terra e non un caffè Lavazza in paradiso.....
Se fosse così avresti dovuto rivotare ad esempio quello sul divorzio almeno un paio di volte.
Guarda che non sono come gli yoghurt, non hanno una scadenza, visto che i referendum abrogativi nel nostro ordinamento una volta approvati diventano legge ordinaria dello stato.
Come tale una legge può essere cambiata solo dal parlamento oppure abrogata da un'altro referendum.
Io + che politica penso che parliamo civilmente di educazione civica, che c'è di male.
Comunque visto che qui non è consigliabile parlare di questi argomenti e neanche citarli chi vuole informarsi ad esempio può cercare "Centrale Nucleare del Garigliano,un mostro che genera mostri" in youtube e vedere anche le puntate di Report e i video di Grillo che sono sempre molto interessanti.
Ciao Gioweb
Liberarsi dalla dipendenza energitica che abbiamo nei confronti di paesi con politiche estremiste è strategico e solo questo basterebbe a giustificarlo, oltre al fatto che i costi non subiscono le fluttuazioni e le speculazioni dei combustibili fossili. Il prezzo del petrolio continua a salire a ritmi veritiginosi e non è esploso negli ultimi mesi solo per questioni di congiuntura economica mondiale.
Inoltre i costi del nucleare sono in parte compensati dall'indotto che esso genera.
D'accordissimo su questo.
Mi sono informato meglio.....hai ragione tu (ricordavo male) nei cotenuti, ma io nella sostanza....il referendum ha sempre validità, salvo che il parlamento vari una nuova legge, che il cittadino può abrogare con un nuovo referendum.......il cane che si mozzica la coda.....
Vorrei poter bere un caffè Quarta su questa terra e non un caffè Lavazza in paradiso.....
SECONDO ME, meglio essere dipendenti dalla Francia (tanto lo siamo già) che da paesi estremisti mediorientali.
Si, come il petrolio doveva finire negli anni 70...
Se il fabbisogno energetico totale italiano provenisse da energia nucleare, le scorie annue non riciclabili procapite starebbero in una tazzina da caffè, una quantità facilmente gestibile (cit. Franco Battaglia).
Cosa intendi? Le scorie? Si possono stoccare e dimenticare.
Comunque non sono il paladino del nucleare pulito e senza conseguenze. Tutto ha dei contro, anche, e soprattutto, il consumo di combustibili fossili.
La gestione dell'intero nostro ciclo economico di consumi si basa su non cicli. Stiamo rovinando il pianeta e lasciando una pesante eredità alle future generazioni.
Il problema non è il nucleare, qualunque scelta porta in un vicolo cieco.
Questi sono i consumi domestici.
Cosa vuol dire servire una famiglia? Accendere le luci ed avere la corrente per la tv il ferro da stiro e la lavatrice? E poi siamo a posto?
Noi non consumiamo solo l'energia domestica, consumiamo l'energia necessaria a fabbricare i prodotti che consumiamo, consumiamo l'energia per i trasporti, l'energia dell'infrastruttura pubblica e così via.
I consumi domestici sono solo una piccola frazione di ciò che consumiamo.
Come ho già scritto, per andare a pari con i consumi procapite, servono 200 m2 di pannelli a testa. E si tratta di una media che conta anche gli abitanti dei paesi sottosviluppati, che consumano una frazione di ciò che serve a noi.
Una famiglia occidentale di 4 persone avrebbe bisogno secondo me di almeno 2.000 m2 di pannelli (senza fonte, supposizione personale). Se tutti gli abitanti della terra consumassero lo stesso, di sicuro una famiglia di 4 persone avrebbe bisogno di 800 m2 di pannelli. I numeri non mentono: si conosce il consumo umano e la produttività dei pannelli fotovoltaici, c'è poco da interpretare.
io penso che la scelta più ragionevole siano le energie rinnovabili prodotte in loco in impianti mini sparsi sui tetti di case indipendenti e sui capannoni industriali (quindi senza occupare suolo coltivabile). Escludendo le grandi città che sono probblematiche per questioni di spazio il minieolico dove c'è vento e il fotovoltaico casalingo, impiantato sui tetti di migliaia di abbitazioni darebbe un contributo notevole ovviamente ottimizzando i consumi e gli stili di vita. Questo porterebbe anche migliaia posti di lavoro specializzati in giro per la nazione.
EDIT
Il solo nucleare da solo non basta, come non basta il ssolo idroelettrico ecc. ecc. bisogna variare possibbilmente aggiungendo quote di energie rinnovabbili dove possibbile.
http://www.ecologiae.com/volkswagen-...-in-casa/8833/
Motore a metano da installare in migliaia di cantine che in caso di necessità viene attivato in remoto dalla compagnia elettrica per dare energia alla rete.
Ciao Gioweb
L'incidente di Cernobyl è stata una tragedia di una gravità immane, non l'ho mai negato.
Proprio questo è il problema: tu definisci quelle foto come "foto di Cernobyl".
Questo è un problema in termini. La tua affermazione contiene un pregiudizio in sè, capisci cosa voglio dire?
I documentari che hai visto per me non sono attendibili. Io ho passato mesi a Kiev e conosco personalmente tante famiglie, che abitano anche in villaggi a nord di Kiev, proprio al confine con la zona interdetta. Non conosco nessun deforme.
Ho visto qualche persona disabile per strada, ma come ne ho visti a Parigi, Londra, Milano o a Roma.
Gravi deformità come quelle in foto difficilmente permettono la vita. Generalmente i bambini con quelle gravi malformazioni muoiono presto o comunque non sono in grado di camminare per strada e rimangono chiusi negli istituti, lontano dagli occhi della gente comune. Oppure, nei paesi occidentali come il nostro, dove esiste da anni la diagnosi prenatale, non nascono nemmeno e rimangono vittime dell'aborto.
Io credo che la dipendenza da qualsiasi paese sia insostenibile, visto che i governi e i regimi cambiano e la dipendenza rimane....
Poi il problema delle scorie non è solo nel quantitativo disponibile ma nei danni che anche pochi "grammi" possono generare....
escluso il solito problema della sismicità del paese in cui viviamo, differente dal resto e dal fatto che l'energia prodotta dall'atomo è in disuso oramai perchè superata in tutto il mondo, Europa e America compresa.
Chi si avvicina all'atomo sono i paesi in via di sviluppo, il cui principio è il PIL e non la vita, che è sacrificabile (vedi Cina e Iran).
Comunque visto che la Finlandia ha abbandonato la costruzione della centrale nucleare perchè dopo tre anni ha valutato insostenibile il costo di realizzazione e antieconomico continuare, perchè non valorizzare anche noi gli errori e le riflessioni di altri?
Io non voglio essere dipendente da nessuno, mussulmano o cattolico che sia. I cattolici dell'ultimo millennio hanno ben poco da invidiare ai mussulmani odierni in termini di ferocia e violenza...
Comunque resto dell'idea che il principale problema sia da un lato limitare i consumi/eccessi e sprechi, dall'altro trovare realmente fonti sostenibili e sopratutto proprietarie.
Chi ci dice che la Francia, che ha il maggior numero di immigrati extracomunitari d'europa, non elegga un presidente mediorientale? In GB hanno nominato il primo ministro mussulmano che si è presentato a Downing Street in sari. Credo che quello sia il miglio tributo alla globalizzazione del mondo.
PX forever, GTS for every day.
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Io ho riportato dei numeri ed ho dimostrato che le rinnovabili non possono essere la soluzione al fabbisogno energetico umano.
Probabilmente in tanti non sanno interpretare i numeri e si ostinano a sognare senza portare argomentazioni alle proprie affermazioni.
Gioweb, le rinnovabili sono importanti e da sfruttare, senza dubbio, ma che percentuale dell'energia necessaria al nostro fabbisogno credi possa essere generata? Dammi un numero. Poi sottrai questo numero a 100 e poi dimmi come generare l'energia necessaria alla percentuale rimanente.
Dimmi anche, se puoi, anche quanta energia è necessaria a produrre, manutenere e smaltire gli impianti fotovoltaici esauriti.
Sul nucleare possiamo discutere, forse potrebbe essere la scelta più sbagliata e leggo con attenzione le opinioni altrui sperando di trovare qualcosa che mi apra la mente.
Tuttavia ostinarsi a pensare che la soluzione ai problemi energetici siano dei pannelli sui tetti mi sembra una posizione un po' ottusa, permettimi.
Senza offesa eh