Mi sono letto tutta la discussione, ho aspettato un po' ad intervenire. Ho letto cose giuste e meno giuste, ho imparato cose che non sapevo e sono d'accordo con alcuni e meno d'accordo con altri, come e' giusto che sia.

Io non sono contrario al nucleare. Dire "no al nucleare" portando come motivazione il disastro di Cernobyl e' un po' come dire "no agli aerei" ricordando la tragedia di Ustica. E dietro la tragedia di Ustica ci sono forse piu' scheletri nell'armadio che non nel caso di Cernobyl.
Cernobyl e' stata una tragedia immane, non vi sono dubbi. Che poi sia stata e sia tuttora fortemente strumentalizzata non lo metto in dubbio. Esiste pero' un'abbondante trattazione in letteratura scientifica sull'effetto terribile delle radiazioni ionizzanti.

Rispetto ai tempi di Cernobyl sono cambiate tante cose. E sono d'accordo con chi dice che le centrali in Francia non sono meno pericolose di un'eventuale centrale costruita in Italia.
Riguardo alla pericolosita' faccio notare che in pochi fanno il conto delle vittime e dei danni ambientali provocati da centrali a carbone, termoelettriche, pozzi petroliferi e quant'altro.

Io non sono contrario al nucleare, dicevo. Mi preoccupa di piu' il discorso della costruzione di centrali nella terra degli appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati.

Io sono contrario al nucleare ora. Al tempo del referendum l'Italia era in prima linea per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di reazioni controllate, senza contare l'indiscussa capacita' ingegneristica nostrana. Non biasimo chi voto' "no" al referendum, forse in quella situazione l'avrei fatto anch'io.
Dire pero' "si al nucleare" adesso vuol dire avere una centrale fra 10 anni, ed essere, come sempre, in ritardo di 20 anni rispetto agli altri. Per non perdere il traino io dirotterei gli enormi investimenti che verranno dirottati sul nucleare (che, comunque non vanno d'accordo coi tagli all'Universita' e alla ricerca) su ricerca e sviluppo di energie rinnovabili.

Quando si dice "energie rinnovabili" non si intende solo solare. Sono d'accordo sul fatto che non si puo' vivere di solo solare. Ma e' di poco fa un articolo su Scientific American (appena lo trovo lo posto) in cui si lodava un piccolo impianto eolico a largo delle coste pugliesi per qualita' ed efficienza costruttiva.

Carlo Rubbia e' un fisico italiano Premio Nobel per la fisica. Con la sua scoperta del W +/- e Z0, bosoni responsabili dell'interazione debole, ha rivoluzionato la fisica delle interazioni fondamentali, unificando il concetto di interazione elettromagnetica e debole. Questo per dire che e' un genio assoluto.
Questo signore aveva iniziato un interessantissimo progetto con l'italiana ENEA. Questo signore venne licenziato dall'ENEA e ora sta portando avanti un progetto analogo sul solare termodinamico in Spagna, raggiungendo obiettivi impensabili.