Forse non mi sono spiegato, il BE1 è stato il primo emulsionatore adottato nei primi carburatori SI poi è stato fabbricato il BE2 che ovviamente è diverso e ha caratteristiche diverse dal precedente BE1 e così via.
L'emulsionatore interviene facendo passare l'aria proveniente dal freno aria verso il polverizzatore insieme alla benza proveniente dal getto del max.
Il principio è che più i fori sono in alto e grandi rispetto a quelli in basso (verso il getto del max) e più si smagrisce alle medie aperture. Ma questo è contrario rispetto a quello che in realtà succede nella pratica.
Un BE5 ha dei fori più piccoli in alto rispetto a quelli che ha un BE3 ma è risaputo che il BE3 è più grasso del BE5 e all'ora? E all'ora credo che l'emulsionatore interaisca sinergicamente con il freno aria e il getto del max e non è detto che un gatto max più grande dia per forza una carburazione più grassa. faccio un esempi pratico da me sperimentato.
montando un 160/BE3/135 ero più grasso rispetto all'attuale 190/BE3/145. Una volta provai anche a modificare un BE3 allargando i fori in alto e quelli in mezzo a un diametro superiore di quelli presenti in un BE5 e notai che la carburazione alle medie divenne più grassa. In sostanza se l'emulsionatore non respira e non butta fuori aria da emulsionare alla benza proveniente dal getto del max la carburazione smagrisce diminuendo la portata dell'emulsione benza aria verso il polverizzatore che la dovrebbe stabilizzare verso il venturi.
Altro dato da considerare è il livello della benza nel pozzetto che se diminuisce (alti regimi) libera i fori in alto facendo passare aria libera smagrendo. ecco perche i fori sono disposti lungo la lunghezza dell'emulsionatore, per interagire asseconda del regime del motore. i fori in basso in un BE3 sono più piccoli perche devono intervenire poco per evitare eccessivi smagrimenti agli alti regimi (pieno gas) dato che i fori in alto sono completametne libieri e sufficienti per garantire la giusta quantità daria all'afflusso dell'emulsione al polverizzatore.
Nessuno poi parla mai del polverizzatore del SI che è un altro elemento importante.
In realtà lasciando per assodato che un SI non possa dare prestazioni di un PH... VH.... ma se avessimo la possibilità di avere a disposizione varietà di getti, polverizzatori, emulsionatori, ghiglittine per fare prove potremo realizzare carburazioni degne di tale nome anche con un SI.
ah ! la ghigliottina non è da sottovalutare. Le varie ghigliottine cambiano per l'unghiatura/e nella parte inferiore. Ciasono anche senza unghiatura. LA presenza o meno di queste lavoraizoni permettono l'afflusso di aria addizionale a quella che transita dal venturi verso l'asopirazione. Questo per centellinare la carburazione in determinate aperture dove magari questa poterebbe risultare grassa. In realtà l'unghiatura/e nei motori elaborati spesso e volentieri sono deleterie dato che vanno a smagrire troppo alle piccole aperture. In situaizoni particolari, ma frequenti tipo andature di 80km/h a pelo gas su falsopiano, si potrebbero avere pericolosi smagrimenti causati proprio dalla portata aggiuntiva di aria proveniente dal sotto della ghigliottina attraverso l'unghiatura.
Per quanto sopra detto io ho chiuso il condotto che porta l'aria all'unghiatura ottenedo si una carburaizone grassoccia alle piccole aperture ma altrettanto precauzionale quando a velocità dio crociera si viaggia ad 1/4 di gas.
Questa è una mia analisi assolutamente personale e discutibile.
Gli esperti potranno ovviamente correggere il tiro, smenmtire, avvalorare.
A presto
Andrea