Sarò sempre un po' "alternativo" rispetto ai pensieri della maggioranza, tuttavia parlo da single "incallito" () che non si è mai affannato a doversi "per forza" accompagnare da una ragazza...
Ho sempre pensato che coi sentimenti non si gioca, visto che sono una parte preziosa di noi: ai tempi del liceo non mi pesava sentirmi un "dispari" quando uscivo con gli amici, quasi tutti "accoppiati", perchè mi dicevo che l'innamoramento è un qualcosa che accade quando i tempi sono quelli giusti per me. E così è, ed è sempre stato.
Forzarsi a scacciare via il chiodo con un altro non ha senso (siamo persone, non oggetti!), anche perchè finché non vado a fondo nell'analizzare e correggere tutti gli elementi della relazione affettiva, che ho in corso oppure che è terminata, rischio di lasciare della "polvere sotto il tappeto", con la probabilità che gli stessi errori si ripetano in futuro (se non curo la carie dal dentista, l'analgesico m'illude di essere guarito!), visto che in un rapporto di coppia le responsabilità sono sempre da entrambe le parti.
Scrivi, più o meno, che avevi "abbandonato te stesso"... donarsi all'altro non significa "annichilirsi", magari per un amore verso l'altra persona che dal suo versante magari è diventata invece una pretesa di essere (sempre) soddisfatta nelle richieste che ti faceva (di narcisisti in giro non ce ne sono pochissimi...).
Sotto, sotto, quella sorta di "odio" che ti è nato, mi sembra un segnale di un passato sbilanciamento...
Adesso, per "compensare", ti stai riappropriando del tempo perduto... Per il futuro, quando accadrà (senza mai forzare: le eventuali "storie" ti possono "gonfiare lo stomaco" ma non ti saziano, non ti appagano definitivamente!), dialogate "spietatamente" mettendovi alla prova, investite sulla reciprocità, non date mai nulla per scontato e conservatevi i giusti spazi propri (ad esempio quelli dei passatempi che l'altro rispetta pur non condividendoli insieme), insieme a quelli comuni.
In bocca al lupo!![]()