
Originariamente Scritto da
alext5
Parliamo degli anni 88-89-90-91 (poi non entravo più nel kart) Il primo kart fu un 100 parilla, pagato 100.000 lire, un residuato bellico ma andava, lo rimisi in ordine ed andai in pista, dopo qualche "sessione" saltò un fermo al pistone e si macinò tutto il motore. Lo modificai montando il motore del mio gilera rx125 distrutto in un incidente, montando trapiantando e costruendo quanto occorreva (radiatore, comando cambio e frizione, pignone, corona, scarico, etc.) Ci girai un paio di volte ma era troppo sbilanciato e non frenava.
Poi il "grande passo": un tony con motore TM K2 raffreddato ad aria, aspirazione al cilindro non lamellare, 2.300.000 lire sudate, girava come un pazzo, mio nipote invece aveva un 100 PCR testarossa, entrambi acquistati usati, ci siamo divertiti tantissimo e con pochi soldi (quando c'erano).
Noi arrivavamo in pista, kart a terra, benzina e via a girare, gli altri si smenavano a cambiare gomme, pasticche, assetti, cambiavano guanti, scarpine, casco noi eravamo in pista, un jeans e una maglietta.
Gli altri grippavano per sfidare le carburazioni magre in cerca di prestazioni, noi invece sfidavamo i motori a digerire le carburazioni grasse, certo uscivamo meno forte ma arrivavamo anche alla curva successiva, qualche altro no
Ricordo che allora con 50.000 lire riuscivo a girare un pomeriggio (benzina per l'auto, benzina al kart e nolo pista) e non sempre si poteva fare.
Una bella parentesi della mia vita motoristica, grazie di avermela fatta ricordare.
PS: non c'era la v-power e gli arricchitori non facevano per noi
