Ciao Manu. Mi hai inviato un PM invitandomi a controllare ora i numeri di telaio della vespa. Sinceramente, non so come classificare il tuo PM. Non c'era alcun bisogno che me lo inviassi, bastava rispondere sul tuo stesso post. Ora pubblichi una foto della parte in cui è stampigliato il n° di telaio con la vernice asportata. Io, ho solo detto che nella foto in cui si vedeva la vespa completa, non si vedeva alcuna traccia del n° di telaio. Dopo, pubblichi un'altra foto in cui si vedono dei pezzi di 90 S.S. appena verniciati. Beh, di sicuro il parafango non è lo stesso della foto in cui io asserisco che il parafango npon è della 90 S.S.. Effettivamente, quello della foto con i pezzi smontati è un parafango di 90 S.S. e rimane solo da stabilire se sia di lamiera o di vetroresina, sai com'è in foto tutto ciò non è possibile. E poi, c'è un particolare ancora più strano: il bauletto che si vede nella foto con i pezzi smontati è una pessima copia di bauletto di 90 S.S., diverso da quello che si vede nella foto della vespa completa. C'è poi il supporto su cui poggia la ruota di scorta, sempre nella foto dei pezzi smontati. Questo pezzo, sembra verniciato? Come mai? Ancora una cosa: da quello che mi risulta, nessun 90 S.S. è stato prodotto nella colorazione bianca, che era una prerogativa del 50 S.S.. Le colorazioni dei 90 S.S. era tre: due tipi di rosso ed il blu pavone. Sempre stando a quello che mi risulta, e quì cozzerò contro quanto dice il tuo certificato d'origina, mi pare mooolto strano che nel 1966, un mezzo, costruito in appena 5.300 (arrotondato per difetto) esemplari, con inizio numerazione da 1001, e con inizio costruzione nel 1965, abbia come n° di telaio 5800 (arrotondato). Se permetti, tutto questo, mi fa un attimino dubitare della liceità di questa vespa. Ora, trai tu le conclusioni.