La Special Revival ha una storia abbastanza nota, e si tratta di mezzi rigettati dal mercato Giapponese dopo degli "incidenti" burocratici, rivenduti in Italia dopo una selezione e con eventuali lavori di ricondizionamento. Più che una campagna di 'condizionamento' fu un un sapiente atto di opportunismo, volgendo a proprio favore una situazione fallimentare.
Da qui a pensare che 16 anni di Vespe automatiche trovino una spiegazione nel "coltivare" un desiderio di Vespa "classica", mi pare un salto arduo. Tant'è che bene o male chi vuole la Vespa classica molto difficilmente ripiega sulle nuove. A mio modo di vedere - non voglio insegnare a nessuno il proprio mestiere, mi limito ad osservare senza voler fantasticare più di tanto -con le automatiche la Piaggio ha messo in atto un'altra mossa piuttosto opportunistica, sfruttando un marchio ed un'idea di mezzo, incarnandola con pezzi di mezzi ben diversi. Vestendo, in sostanza, gli scooter che produceva a metà anni '90 con una livrea "vespistica".
A ben vedere, a me pare che Piaggio non abbia voluto indurre una rinnovata attenzione per la Vespa, ma piuttosto ha sfruttato il rinnovato interesse per la Vespa. Da questo punto di vista, una mossa di marketing ineccepibile che ha portato dei frutti. Ma che, del resto, non ha convinto tutti... perchè il marketing da solo non può farlo.
Infatti non critico le mosse del marketing Piaggio; di certo non apprezzo il fatto che si sia lavorato solo su quel fronte, è quella la scelta sbagliata. E' la scelta di puntare tutto sulle automatiche, senza mettere in moto il settore progettazione per curare un altro prodotto che il mercato chiede.
A chi dice che 2500 sono pochi per la Piaggio, vorrei far notare che sono la metà delle Vespe automatiche 125-150, quindi numeri non così infinitamente piccoli come si pensa. Per un mezzo - la LML - che porta un marchio sconosciuto ai più, non è per nulla una cosa da poco. Se tanto mi dà tanto, col marchio Piaggio le Star avrebbero avuto numeri sensibilmente più alti, contando sulla popolarità del marchio, su una rete di vendita capillare e sulla pubblicità indiretta che una storia lunga decenni può garantire.