Secondo me Piaggio aveva la presunzione di piegare il mercato, dirottando la clientela potenziale (target) del PX sui modelli automatici.
Così non è stato: il target di clientela del PX solo in una minima parte si è rassegnato a convertirsi all'acquisto di una vespa automatica. Il resto si è orientato verso il mercato dell'usato, verso il nuovo LML, oppure ha rinunciato all'acquisto di uno scooter.
di fatto Piaggio ha rinunciato volontariamente ad una fetta di mercato, regalandolo agli indiani.
Strategia demenziale: se è vero che i costi di produzione di una Vespa PX sono elevati, a causa della componentistica dedicata ed all'alto tasso di manodopera (px di fatto è un prodotto artigianale), è altresì vero che il progetto è collaudato, i costi di sviluppo sono stati ammortizzati decenni fa e comunque il mercato accetta un costo di acquisto elevato: gli ultimi PX si vendevano come il pane anche a 4.000 euro. Quasi si vendono a quella cifra da usati.
comunque io sostengo sempre la mia tesi, visto che alle teorie economiche non ci si può opporre: se c'è domanda, l'offerta si crea automaticamente.
Piaggio deve solo decidere se partecipare o stare fuori, non può piegare il mercato, non può decidere cosa i clienti vogliono. Se i clienti vogliono una cosa e sono disposti a spendere per averla, prima o poi esce qualcuno dal cilindro ad offrire ciò che viene richiesto ed a raccogliere i soldi.