sì ma appunto la legge prevedeva il censimento dei terreni percorsi dal fuoco.
Senza censimento al catasto, è impossibile applicarla, ovviamente.
Una volta censito il terreno bruciato non può avere diversa destinazione per almeno 10 anni.
Ci vorrebbe un censimento (in mancanza: multe ai responsabili del comune inadempiente. Multe dal loro portafoglio, non dagli introiti, sennò è troppo facile), e poi anche: l'obbligo di ripristinare il verde (cazzo, scaviamo per centinaia di metri sotto terra e mi vengono a raccontare che al terreno una volta bruciato non si può fare niente.. ma per piacere!!!Costa? Paghiamo lo stesso noi.) sul bruciato e...
un sacco di senso civico.
Ecco, per quello non c'è legge...
Ma approfittare dell'improvviso bisogno di selvatico dei turisti?
Dai, i campi lavoro, avete presente?

Ecco, li mettiamo a pattugliare i boschi.
Aria buona, scarpe pesanti, e al ritorno in città interessanti polpacci.

a Trento ci abbiamo provato...
Oddio, diciamo che qualcuno era veramente capace..
altri...
li si andava a prendere che si perdevano più o meno a giorni alterni.
Che i più affidabili, ovviamente, sono i cacciatori.
Con tutti i loro difetti (personalmente non li odio), sanno cosa fare e dove andare.

O no?