Per esempio, se ascoltiamo l'uccellino di cui parla il buon Largo, il mio portafogli nota subito che:

Sicuramente il motore sarà totalmente italiano e quindi niente a che vedere con il lamellare made in LML.

Il motore 2T a 4 marce manuali sarà omologato Euro 3, ma scordatevi costosi sistemi ad iniezione stile Aprilia, sonde Lambda o centraline elettroniche a microprocessore per il controllo del flusso nel carburatore...si è lavorato esclusivamente sulla conformazione di cilindro e carburatore. Il nuovo cilindro durante i test ha accusato problemi di surriscaldamento, tanto che si è reso necessario trovare una ghisa speciale (questa volta si indiana, i migliori produttori mondiali attualmente di questo materiale) per trovare l'affidabilità. Si è anche pesantemente intervenuti sul carburatore per ottenere l'emissione minima per rientrare nei parametri richiesti. Addirittura chi mi ha passato queste info mi ha detto che con questi interventi si riuscirebbe ad arrivare ad avere facilmente l'omologazione a Euro 5!
Tutto questo, tranne il proclama dell'euro5 (che metto insieme all'affidabilità della marmitta Kat del mio euro2, diventata inefficiente ben prima di passare la prima revisione...) mi dice che la "nuova" px piaggio sarà:
- arretrata come l'ammissione a valvola rotante;
- euro3 come la Star;
- probabilmente facile a surriscaldarsi e quindi inaffidabile o comunque delicata;
- probabilmente non compatibile con la marea di ricambi aftermarket che invece vanno bene per la Star;
- "solo" 125 e 150, ossia poco performante non solo a confronto coi frullini, ma anche con le vecchie "sorelle" e forse pure con la contemporanea "cugina" indiana (di cui dovrebbe uscire il 200 4T);
- "solo" 2T, mentre l'"indiana" c'è anche 4T (e se non avessi la mia l'avrei già comprata, coi suoi 40Km/litro).

Originalità e tendenza li lascio a chi li vuole. A me serve una vespa che sia pratica, economica e affidabile come una vespa. E l'indiana lo è.